martedì 11 febbraio 2020

Le Grotte di Elephanta in India


Le Grotte di Elephanta si trovano su una piccola lingua di terra lunga meno di 2 chilometri, un’isola nel Mar Arabico, a pochi chilometri da Mumbai sulla costa occidentale dell’India. 
 Il nome dell’isola è cambiato varie volte nel corso dei secoli. Se anticamente si chiamava Puri o Purika in seguito prese quello di Gharapuri (Città delle grotte). 

Con il dominio portoghese l’isola assunse il nome attuale di Elephanta per la presenza di una enorme statua oggi conservata nel giardino del Museo Bhau Daji Lad di Mumbai (Dr. Bhau Daji Lad Mumbai City Museum).


Le grotte dell’isola Elephanta furono costruite probabilmente tra il V e l’VIII secolo d.C. 
Gli studiosi hanno tuttavia ancora molti dubbi su chi furono i costruttori di queste imponenti costruzioni. L’attribuzione propende verso i Chalukyas (o Chaluykae) o i Kalacuri.


 Due grotte sono buddiste mentre le altre cinque sono indù le cui statue e rilievi sono dedicati a Brama, Vishnu e Shiva.


 Proprio la grotta principale è universalmente famosa per le sue sculture dedicate alla gloria di Shiva, che viene esaltata in vari modi. 

La grotta è composta da un mandapa (una sala con pilastri usata per i riti pubblici pubblici) a pianta quadrata i cui lati misurano circa 27 m. Il turista, come i credenti dello Shivaismo, hanno modo di ammirare anche due grandi pannelli intagliati che rappresentano, a sinistra, Shiva Yogisvara (Maestro di Yoga) e, a destra, Shiva Nataraja (Re della Danza).

 L’architettura è una parte di grande importanza per conoscere la storia e la cultura dell’India. Ci sono più di 1.500 strutture scolpite in tutto il paese, più che in qualsiasi altra parte del mondo. Le Grotte di Elephanta (grotte dell’Elefante) sono solo una piccola parte della straordinaria architettura rupestre dell’India, come i templi scavati ad Ajanta. 


 La grotta di Elephanta è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1987.









Fonte: caffebook.it