martedì 21 gennaio 2020

Il misterioso lingotto d'oro degli Aztechi


Ora c'è la conferma della scienza: un lingotto d'oro, trovato nel 1981 a Città del Messico, era in realtà parte del tesoro azteco trafugato e saccheggiato da Hernan Cortes e dai conquistatori spagnoli circa 500 anni fa.

 È il risultato di una serie di studi realizzati dall'INAH (Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico).

 Il lingotto d'oro, del peso di 1,93 chilogrammi, venne scoperto a una profondità di circa 4 metri durante gli scavi per la costruzione di una banca, nel cuore della capitale messicana. 
 Da dove provenisse quel lingotto è stato un mistero per quasi 40 anni. 
 Ora, grazie anche a particolari "radiografie" realizzate dall'INAH, c'è la ragionevole convinzione che l'oggetto sia stato perso durante il frettoloso ritiro degli spagnoli, nel corso di quella che è passata alla storia come "Notte Triste". 
 Parliamo della notte del 30 giugno 1520, quando gli Aztechi si decisero a cacciare gli invasori spagnoli dalla loro capitale, Tenochtitlan, dopo che questi avevano massacrato nobili e sacerdoti, per derubarli di un ricco tesoro.

Gli spagnoli allora tentarono di fuggire portando al seguito anche il tesoro azteco, incluso il lingotto d'oro in questione. Ma lo persero durante la fuga: in 500 anni, si tratta della prima testimonianza diretta di quell'evento.
 La prova che quel lingotto risalga agli Aztechi deriva dall'analisi della sua composizione: 76,2 per cento di oro, il 20,8 per cento di argento e il 3,0 per cento di rame (con piccoli scarti).
 Si tratta della "combinazione" tipica proprio degli oggetti prodotti dagli "argentieri" di Montezuma, ultimo imperatore azteco. 

 Fonte: focus.it