lunedì 27 maggio 2019

Nel 2021 riaprirà il Corridoio Vasariano


Dal 2021 il Corridoio Vasariano, ovvero i 760 metri sospesi che collegano Palazzo Pitti agli Uffizi e poi a Palazzo Vecchio, sarà aperto al pubblico, così 500mila turisti avranno la possibilità di visitare quello che viene considerato come il corridoio più famoso del mondo. I lavori costeranno 10 milioni di euro e dureranno 18 mesi per garantire la messa in sicurezza del Corridoio Vasariano, il più celebre nel panorama mondiale.


 Una volta aperto, sarà visitabile su prenotazione per un massimo di 125 persone alla volta. 
 Il corridoio potrà essere percorso in una sola e unica direzione, ovvero partendo dagli Uffizi, passando per Palazzo Pitti, fino al Giardino di Boboli e Ponte Vecchio.


 Come sappiamo, il corridoio fu ideato da Giorgio Vasari e costruito nel 1565 su volere del granduca Cosimo I de’ Medici, in occasione delle nozze del figlio Francesco insieme a Giovanna d'Austria. Ma in generale, passando sopra case e negozi, il corridoio permetteva ai granduchi di muoversi liberamente dall’allora residenza, Palazzo Pitti, fino ai palazzi del Governo, gli Uffizi e Palazzo Vecchio.


Adesso il bando di gara di Invitalia dovrà essere assegnato e subito dopo, inizieranno i lavori che costeranno 10 milioni di euro, già finanziati dal ministero e da fondi europei che garantiranno uscite di sicurezza, accessibilità per le persone disabili, illuminazione a basso consumo energetico, videosorveglianza e climatizzazione. Previsti anche interventi di consolidamento strutturale e di restauro degli interni: dagli intonaci al pavimento.


Dunque il corridoio non sarà più un percorso visitabile solo nei grandi eventi e durante le visite istituzionali e sarà pronto secondo il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, nel 2021. 

"Sarà una passeggiata democratica accessibile con vista sul cuore di Firenze", spiega Schmidt. 

 La collezione di autoritratti che era tradizionalmente in mostra sarà sostituita da una selezione di antiche statue e iscrizioni, affreschi cinquecenteschi che originariamente decoravano le pareti esterne del Corridoio. 
Nel progetto è previsto anche un nuovo ingresso, mentre al piano terra sarà allestita la biglietteria.


Un’altra novità del progetto sono i due memoriali: uno realizzato in corrispondenza di via Georgofili per vedere il punto in cui esplose l’ordigno nel 1993 e l’altro subito dopo Ponte Vecchio per ricordare la devastazione nazista del 1944.



Dominella Trunfio