martedì 9 aprile 2019
Il miracolo del Natale 1914: la tregua tra tedeschi e inglesi nella Grande Guerra.
La prima guerra mondiale viene ricordata per la sua crudeltà e per le conseguenze lasciate sulle persone, fisicamente e psicologicamente, sia militari sia civili.
Iniziò nel 1914 e terminò nel 1918, lasciando sul campo nove milioni di militari e sette milioni di civili circa, oltre quello che fu un problema sociale di dimensioni impensabili legato ai mutilati di guerra.
Un conflitto di quelle proporzioni non si era mai visto prima nella storia (purtroppo sarà surclassato per numero di morti dalla Seconda Guerra Mondiale), e fu combattuta dalle coste dell’America sino alle pianure dell’Asia.
Anche in un conflitto tanto cruento, un barlume di umanità trovò spazio fra le truppe inglesi e tedesche, durante il giorno di Natale del 1914.
Durante la notte del 24 Dicembre, le truppe inglesi su moltissimi fronti e in diversi luoghi del conflitto, udirono quelle tedesche cantare in trincea, mentre accendevano piccole candele e posizionavano alcuni abeti e decorazioni lungo le linee di difesa.
I tedeschi iniziarono poi a cantare Stille Nacht (Astro nel Ciel), e a raggiungere la zona di conflitto a fuoco fra i due schieramenti, la “terra di nessuno”.
Gli inglesi, inizialmente perplessi, iniziarono a loro volta a cantare e accendere lumi, raggiungendo i propri avversari nel lembo di terreno fra le due trincee.
Il giorno seguente, i tedeschi chiamarono nuovamente i britannici ad incontrarsi nella Terra di Nessuno.
Inizialmente i soldati di Sua Maestà erano perplessi, ma poi videro i tedeschi in piedi sulle trincee, disarmati e allo scoperto.
Gli uomini gridarono che non volevano combattere, che erano stanchi e che avrebbero bevuto un po’ di birra.
Ufficialmente, soltanto un capo di stato (il Vaticano) chiese la tregua Natalizia, Papa Benedetto XV, che propose di effettuare una pausa tra i governi in guerra, supplicando: “I cannoni possano tacere almeno nella notte in cui gli angeli cantano“.
Senza ricevere ordini superiori in moltissime zone del fronte occidentale, che si estendeva dal mare del Nord alla Svizzera, soldati tedeschi e inglesi si strinsero la mano, si scambiarono doni, scattarono fotografie e si omaggiarono con cibo e souvenir.
Durante il giorno di Natale entrambi gli schieramenti poterono fruire del tempo necessario a seppellire i morti della terra di nessuno, senza il pericolo di venire uccisi a propria volta dagli avversari.
Addirittura ricordarono i caduti insieme, con funzioni religiose per i morti in battaglia.
In tante zone del fronte, inoltre, i soldati avversari iniziarono a sfidarsi non con mortali colpi di fucile o baionetta, ma con una palla da calcio, simbolo di unione e fratellanza fra schieramenti che la politica e i potenti avevano messi gli uni contro gli altri.
Secondo il Daily Mirror, che scrisse della tregua di Natale soltanto ai primi di Gennaio, un reggimento inglese aveva avuto la meglio contro uno Sassone battendo 3 a 2 gli avversari, in una sfida che non lasciò sul campo neanche una goccia di sangue.
I comandanti delle due fazioni, per evitare che la tregua si ripetesse anche nel 1915, interruppero forzatamente le comunicazioni con gli avversari durante il periodo natalizio, e così fu negli anni seguenti.
Tratto da: vanillamagazine