giovedì 17 gennaio 2019
Ritrovato in Guatemala un bagno di vapore Maya di 2500 anni fa perfettamente conservato
Pensavano fosse una tomba.
E invece era qualcosa di decisamente più allettante.
Gli archeologi polacchi hanno riportato alla luce nell'antica città Maya di Nakum, in Guatemala, un antico bagno di vapore scolpito nella roccia.
Ha oltre 2500 anni.
E qui, oltre all'antico rituale di benessere, si svolgevano anche cerimoniali religiosi.
Quando è stata trovata la prima traccia, circa cinque anni fa, «pensavamo di avere a che fare con una tomba. Ma scoprendo gradualmente le parti successive abbiamo capito che si sbagliavamo e siamo giunti alla conclusione che si trattava in realtà di un bagno di vapore», ha spiegato Wieslaw Koszkul dall'Istituto di archeologia della Jagiellonian University di Cracovia, supervisore degli scavi.
Dal sito archeologico, situato nella regione del bacino di Peten, è riemerso prima un tunnel scavato nella roccia, da cui scorreva l'acqua in eccesso creata dal vapore, e dopo pochi metri, su entrambi i lati, le scale utilizzate per entrare nel bagno: una stanza rettangolare contornata da delle panche scavate nella roccia, dove ci si sedeva per godere del trattamento.
Di fronte all'ingresso, gli archeologi hanno trovato anche una nicchia ovale nel muro: un grande focolare usato per molto tempo, come testimonia uno spesso strato di fuliggine tutt'attorno.
E nel canale di scarico, oltre alla cenere, sono stati rinvenuti anche frammenti di vasi - Nakum era la città delle ceramiche - e strumenti di ossidiana che potrebbero essere stati utilizzati dai Maya per rituali religiosi durante i bagni di vapore, per purificare corpo e anima.
Il bagno si trova nella parte settentrionale dell'antica città di Nakum, ed è circondato da rovine di templi, piramidi e palazzi residenziali dello stesso periodo o successivi.
E' stato probabilmente utilizzato per oltre quattrocento anni, dal 700 al 300 avanti Cristo dall'élite dell'epoca.
E vista la sua completezza e ottima conservazione, questa scoperta Maya viene considerata «estremamente preziosa».
Fonte: lastampa.it