giovedì 22 marzo 2018

Nelle spettacolari grotte di ghiaccio dell’Isola degli Apostoli in cui nessuno può più entrare


Un altro inverno senza grotte di ghiaccio. 
L'ultima volta che hanno aperto al pubblico era il 2014. Ma anche quest'anno nessuno potrà godere dell'incredibile spettacolo offerto dalle Mainland Caves di Apostle Island, nel Wisconsin, o anche solo raggiungerle senza camminare sotto le loro stupefacenti arcate di arenaria ricoperte di stalattiti di ghiaccio. 
 A causa dei forti venti e delle temperature miti, lo strato di giacchio che permette di raggiungere queste spettacolari grotte in inverno si è frantumato.
 Accesso vietato, quindi: non sarebbe sicuro avventurarsi in questo angolo dell'Apostle Islands National Lakeshore, dove l'acqua incontra terra e cielo creando spettacolari insenature.


Il ghiaccio delle Mainland Cave appare blu solo quando è sufficientemente consolidato: così denso che le bolle d'aria non permettono il passaggio della luce. 
Man mano che le bolle si disperdono, invece, il giaccio diventa brillante, diamantato, abbagliante. 


Il loro massimo splendore lo hanno vissuto nell'inverno fra il 2013 e il 2014. 
E' stato così freddo che uno spesso strato di ghiaccio si è formato da subito e non si è più sciolto sino a primavera, trasformando le grotte di Apostle Island in un paesaggio incantato che sembrava uscire dalle cronache di Narnia.




Da allora decine di migliaia di visitatori hanno provato a raggiungerle in questi quattro anni, ma hanno trovato sempre la strada chiusa. O meglio, sciolta. 
In questo periodo il ghiaccio non si è mai congelato abbastanza da permettere il passaggio a piedi.
 Il freddo di inizio dicembre aveva fatto ben sperare in una riapertura. Ma il vento ha soffiato via ogni speranza, lasciando a queste foto l'ultimo ricordo.


Siamo lungo la sponda settentrionale del Lago Superiore, il più grande lago d'acqua dolce del pianeta.
 D'estate queste grotte si possono raggiungere facilmente con qualsiasi tipo di imbarcazione.
 D'inverno il piccolo arcipelago si unisce alla terraferma con uno strato di ghiaccio, che solo se supera un certo spessore può essere varcato. 

 Prima del 2014, erano passati cinque anni dall'ultima apertura. Quindi la speranza è che l'anno prossimo il ciclo si ripeta, permettendo a tutti di accedere a questa incredibile meraviglia della natura.
 Ma non tutti sono così ottimisti: «Gli inverni sono sempre più miti e il giaccio non ce la fa a consolidarsi», spiega Julie Van Stappen dell'Apostle Islands National Lakeshore, e «le proiezioni climatiche ci dicono che il raggiungimento dello spessore minimo sarà sempre più raro».

 Un altro, inesorabile e irreversibile, «effetto indesiderato» del cambiamento climatico.



Fonte: lastampa.it