venerdì 16 marzo 2018

A Dubai arriva la motocicletta drone per la polizia


Da oggi pattugliare le strade di Dubai sarà ancora più facile. La polizia della città ha infatti ricevuto in dotazione una hoverbike, una vera e propria motocicletta drone che consentirà agli agenti di volare e atterrare direttamente dal cielo. 
E così dopo la Bugatti Veyron in grado di toccare i 408 chilometri orari, le forze dell’ordine di Dubai guardano ancora più al futuro con una ‘pattuglia volante’ che permetterà loro di spostarsi più rapidamente. 
Del resto le caratteristiche dell’hoverbike parlano chiaro: questo mezzo può raggiungere i cinque metri di altezza, ha un’autonomia di 25 minuti e può sopportare carichi fino a 300 kg.




Un’innovazione tecnologica di tutto rispetto per spostarsi agilmente nel cielo della capitale di uno dei sette emirati degli Emirati Arabi. Da non dimenticare che, oltre all’hoverbike e alla Bugatti Veyron, il parco macchine della polizia di Dubai vanta tra le altre anche un’edizione limitata dell’Aston Martin One-77, una Ferrari FF ed una Lamborghini Aventador.
 Del resto la città è tra le più ricche ed evolute al mondo dal punto di vista tecnologico e questo non rende certo la vita facile ai malviventi che, con la motocicletta drone, avranno serie difficoltà a far perdere le proprie tracce. 


Fonte: scienzenotizie.it

Trieste. Il Castello di Miramare


Progettato dall'architetto viennese Carl Junker e voluto dall'arciduca d'Austria e imperatore del Messico Ferdinando Massimiliano d'Asburgo per risiedervi con la consorte Carlotta del Belgio, il Castello di Miramare, la cui realizzazione cominciò nel 1856, è il risultato della combinazione di diversi stili fusi armoniosamente fra loro, dal gotico al medievale e il rinascimentale. 

 Le sue inconfondibili torri bianche che si specchiano nell'acqua, le mura che hanno ospitato celebri personaggi come Sissi, l'imperatrice d'Austria, e gli arredi originali dell'epoca realizzati dagli artigiani Franz e Julius Hofmann, ne fanno una meta unica ed affascinante.

 Il piano terra, adibito ad appartamenti privati, era meno sontuoso e più intimo, mentre il primo piano, di rappresentanza, era fastosamente ornato con stemmi imperiali e tappezzerie rosse. 
L'ala sinistra di questo piano subirà poi delle modifiche ad opera del duca Amedeo d'Aosta che apporterà funzionali ammodernamenti per stabilirsi qui, dove soggiornerà per circa 7 anni. 

 Il Castello comprende oltre 20 stanze. Le più interessanti sono la Sala Novara, lo studio di Massimiliano d'Asburgo che riproduce una porzione di poppa della Novara, la nave utilizzata dall'arciduca per i suoi spostamenti con la flotta austriaca; la Biblioteca, che comprende oltre 7.000 volumi ottocenteschi di storia, geografia, letteratura, arte e botanica; la Sala della Musica, dove si esercitava Carlotta del Belgio e la Sala Storica, cosiddetta perché affrescata da Cesare Dell'Acqua con episodi della storia di Grignano.






Particolarmente suggestive la Sala delle Udienze, sfarzosamente decorata con un gioco di specchi e ori che, dal soffitto, si riflettono nel pavimento di legno e la Sala del Trono che, dedicata alla celebrazione della dinastia di Massimiliano d'Asburgo, è la stanza più grande del castello, con il soffitto decorato a capriate lignee.




Il vasto Parco che circonda il Castello si estende su una superficie di 22 ettari e comprende pregiate specie botaniche, molte delle quali scelte dallo stesso Massimiliano nei suoi viaggi per il mondo. A sentieri e laghetti si alternano aiuole, serre con vetrate, un giardino all'italiana ed un boschetto.
 Da segnalare le sculture, la "casetta svizzera" nei pressi del Lago dei Cigni, la Cappella di San Canciano con il crocifisso realizzato con il legno della Novara, ed il piazzale con i cannoni, dono di Leopoldo I, re del Belgio.










Il complesso comprende anche le Scuderie, che oggi ospitano esposizioni temporanee ed il Castelletto che si affaccia sul porticciolo di Grignano e che, tra il 1866 e il 1867, ospitò Carlotta del Belgio colpita dai primi segni di squilibrio mentale dopo l'uccisione del marito in Messico.


Il Castelletto riproduce con proporzioni ridotte gli esterni della residenza principale ed è oggi sede della Direzione della Riserva Naturale Marina di Miramare.

 Fonte: italiaparchi.it