mercoledì 13 dicembre 2017

Nel cuore del deserto, c’è un lago a mezzaluna che sembra un dipinto


È un luogo sorprendente, Yueyaquan. Somiglia quasi ad un miraggio. 
In Cina, nel Deserto del Gobi – il più grande deserto d’Asia, a metà tra la Mongolia del sud e il nord della Cina – è un’oasi costruita attorno un lago a forma di mezzaluna, il Crescent Lake.

 Si trova nel cuore della provincia del Gansu  e il suo fascino corre indietro nel tempo: fu costruita al tempo della dinastia Qing e ancora oggi, grazie all’intervento umano che – nel 2006 – ha evitato che le acque del lago si prosciugassero, continua a stupire i viaggiatori che si spingono fino a qui.


Nonostante negli anni il lago si sia visto ridurre le sue dimensioni, ora la desertificazione parrebbe essersi fermata: le dimensioni si sono assestate sui 50 metri di lunghezza, e su una profondità di cinque metri.

 In realtà, sebbene sia circondata dalle dune del deserto, i centri abitati da qui non distano molto: ad appena 6 chilometri troviamo Dunhuang, il cui nome significa “faro scintillante, e che si trovo lungo la celebre Via della Seta. 

Sembra davvero uscita da una cartolina, con la sabbia dorata che la circonda e quel lago che somiglia ad uno spicchio di luna.
 Sulle sue rive si trova una vegetazione rigogliosa e, accanto a loro, una serie di pagode in legno dallo stile tradizionale che oggi sono diventate una vera e propria attrazione turistica, punto di partenza per le escursioni in cammello nel cuore del Gobi.


Ma come fa un lago a sopravvivere da oltre 2000 anni nel mezzo del deserto?
 Probabilmente, la ragione sta nella sua bassa altitudine, mentre la sua particolare conformazione e posizione potrebbe essere il motivo per cui la spiaggia circostante non sia mai entrata nel lago. Circondata da alte montagne, questa zona ha un clima arido, estremamente caldo in estate e freddo in inverno.
 La pioggia cade in piccole quantità ed evapora subito, motivo per cui l’area è prevalentemente desertica. 

Eppure, da secoli e secoli, quel lago a forma di luna sopravvive…



Fonte: siviaggia.it