mercoledì 31 maggio 2017

Il maestoso spettacolo degli Alofaaga Blowholes, le fontane esplosive di Samoa


Pur essendo grandi appena 2800 metri quadrati, le isole Samoa custodiscono alcune delle attrazioni naturali più interessanti e suggestive al mondo. E a conquistare il titolo di più spettacolari - e impetuosi - sono sicuramente gli Alofaaga Blowholes.

 Sulla costa meridionale dell'isola di Savai'i, non lontano dal villaggio di Taga, i flussi di magma hanno creato una serie di condotti di collegamento fra il mare e la scogliera lavica.
 Una roccia friabile e piatta che, con la pressione dell'acqua sottostante, tende a rompersi senza preavviso trasformandosi in una fontana con degli spruzzi che possono superare i dieci metri d'altezza.


Per semplificare, questo fenomeno è molto simile ai geyser: l'acqua che sgorga ad alta pressione però non è calda perché è la stessa dell'oceano che si è incanalata sotto la scogliera.
 Le onde oceaniche riempiono i condotti naturali per poi emergere in superficie rompendo gli strati di pietra lavica superficiale, formando un Alofaaga Blowholes.
 Insomma, un processo del tutto naturale, che può essere anche innescato: esiste infatti un «gioco pericoloso» che consiste nel buttare noci di cocco, rocce o altri oggetti nei fori già aperti dalle onde, in modo da ricreare l'esplosione. 
Il pericolo sta proprio nella forza marina che è in grado di sparare in area l'oggetto occludente che, ricadendo, potrebbe colpire in testa i presenti.






Oltre a questo, alcune zone particolarmente fragili o scivolose della costa sono state recintate, per evitare ai turisti di farsi male: cadere o rimanere incastrati in una delle «soffiature», infatti, potrebbe risultare fatale. 

Ma se si è a Samoa, non si può perdere lo spettacolo degli Alofaaga Blowholes con l'alta marea, visibile anche a centinaia di metri dalla costa.
 Per chi sceglie di ammirare lo spettacolo dal villaggio di Taga, è richiesto il pagamento di una piccola tassa. E tutti coloro che assistono a questo straordinario fenomeno per la prima volta non possono fare a meno di fare un passo indietro al momento dello spruzzo, per poi rimanere letteralmente conquistati dalla forza della natura.

 Fonte: lastampa.it

Dopo dieci anni nelle acque del lago del Parco nazionale Khao Sam Roi Yot sono tornati i i fiori di loto


Dalle acque paludose del lago tailandese si sono affacciati i fiori rosa. 
Si tratta di un importante ritorno, una fioritura tanto attesa quanto straordinaria che arriva dopo un lungo periodo di stop. 
Dieci anni, durante i quali si sono scatenate numerose polemiche sull'assenza di questo prezioso fiore. 
 Alla base infatti vi sarebbero ancora una volta l'inquinamento e lo sfruttamento delle risorse naturali.
 Negli ultimi decenni, molte zone umide del paese sono state trasformate in allevamenti di gamberetti, cambiando il delicato equilibrio di questi ecosistemi. 

 Khao Sam Roi Yot, il cui nome significa “montagna con 300 cime” è un parco nazionale che si trova nel distretto di Kui Buri. Esso comprende il più grande lago d'acqua dolce della Thailandia (98,08 kmq) protetto proprio tra le sue montagne. 
 Il parco, che dista circa 3 ore da Bangkok, è una delle più note località turistiche del paese. 
Alla notizia dello straordinario ritorno dei fiori di loto, in tanti si sono riversati lì per ammirarle lo spettacolare mare di colore rosa e rendergli omaggio.






La ricomparsa dei fiori di loto è un fatto sacro per molti credenti tailandesi.
 La pioggia, assente dopo una prolungata siccità, è tornata favorendo la fioritura. 

 Tratto da: greenme.it