mercoledì 29 marzo 2017

Cos'è il bastone della pioggia?


Anticamente sulla terra non cadeva mai pioggia, sicchè un giorno, nella laguna del cielo, un indio Kaxinawà gettò un pesce dorato in direzione dell’ uccello pescatore.
 Il volatile si lanciò sull’ inaspettata preda e, così facendo liberò il foro che con le zampe stava otturando. 
Sulla Terra piovve per la prima volta.
 Ancor oggi, prima che la pioggia cada, il cielo è pervaso da bagliori: sono i pesci dorati lanciati dall’ indio.
 E la fine pioggerellina che a volte scende indica che, per la concitata attesa del volo, l’uccello pescatore si sta equilibrando su di una zampa sola.

 Così narra la leggenda della prima pioggia che cadde sulla Terra e da allora fu tanta quella che cadde ma di tutto quello che ci piace di più di questo fenomeno metereologico è il suono, la pioggia che scroscia è forse uno dei suoni più rilassanti in assoluto.
 Per riprodurre quel suono così piacevole si può usare un bastone della pioggia, che in spagnolo è detto Palo de lluvia, questo bastone non è altro che uno strumento musicale appartenente alla categoria degli idiofoni a scuotimento e di origine cilena. 

La sua nascita si perde nei meandri del tempo, addirittura si pensa che questo bastone fu usato da Dio per far cadere sulla Terra il diluvio universale, usato dalle tribù per le cerimonie religiose propiziatorie per il raccolto o per la pioggia, le popolazioni centroamericane lo utilizzavano ance per curare le malattie del sistema nervoso, perché il suono rilassante che produce questo strumento sembrava potesse avere poteri magici.


Il bastone della pioggia si può realizzare con diversi materiali a seconda del paese in cui viene utilizzato, per esempio in Brasile è possibile trovarli realizzati in legno e vimini, mentre in Messico è più comune il bambù, e in Africa si usa una zucca di forma allungata e resa vuota al suo interno.
 Ma il Palo de lluvia originale, proveniente dal Cile e dall’Argentina del Nord, è costituito da un bastone cavo ricavato dallo scheletro ligneo della pianta morta del cactus Capado che cresce nel deserto Acatama nel nord del Cile.


Un’altra caratteristica importante di questo bastone è che le popolazioni cilene per realizzarlo utilizzavano solo ed esclusivamente le piante già morte naturalmente, il cactus utilizzato ha una vita molto lunga, di circa sessanta-settant’anni, una volta che la pianta muore la polpa si secca lasciando dietro di sé una sorta di tubo vuoto, anche le spine dello stesso sono recuperate, ed utilizzate per creare il tipico suono della pioggia. 
 Le spine venivano conficcate nel tronco cavo e una volta sigillata un’estremità, venivano inserite al suo interno delle pietruzze o dei pezzetti di conchiglie, una volta sigillata anche l’altra estremità, muovendo il bastone era possibile ascoltare il magnifico suono prodotto al suo interno.

 

Parzialmente tratto da: eticamente.net