venerdì 10 marzo 2017

Il Parco nazionale di Komodo


Nelle isole di Komodo, Rinca e Flores, al centro dell'arcipelago dell'Indonesia, si trova il Parco nazionale di Komodo, nato 37 anni fa, il 6 marzo 1980, per proteggere i draghi di Komodo (Varanus komodoensis), o varani di Komodo, dall'estinzione. 

 I draghi di Komodo sono dei sauri e di fatto sono le più grandi lucertole del mondo.
 A differenza di quelle che abitano nel resto del mondo (100 volte più piccole), questi lucertoloni sono lunghi dai 2 ai 3 metri, pesano fino a 100 kg e soprattutto sono molto voraci e attaccano anche animali di grossa taglia, uomo compreso.


Il Parco nazionale di Komodo prende il nome dall’isola di Komodo, la più grande e quella con la maggior popolazione di varani del parco. 
Dal 1991 fa parte dei siti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e oltre a proteggere i circa 5.000 esemplari di varani, serve a tutelare altre specie rare di animali, tra cui squali balena, i pesci luna e le mante giganti. 
 Il Parco nazionale di Komodo comprende interamente le isole di Komodo, Padar e Rinca, oltre a 26 isole più piccole, tra cui anche Flores, nota per il ritrovamento dell'Homo Florensis. Sono tutte isole di origine vulcanica, primordiali, poco turistiche e circondate da piacevolissime cinture di spiagge.


Il Parco Nazionale di Komodo è una delle mete più ambite per gli appassionati di snorkeling. 
Le isole qui sono una manciata di gobbe che spuntano dall’oceano cristallino, ognuna circondata da un orlo di sabbia candida.

 I varani, molto aggressivi a terra, di solito non attaccano in acqua e dunque non sono pericolosi per chi fa immersioni. E chi rimane sulla terraferma, a visitare i laghi vulcanici o i villaggi sperduti, deve soltanto prestare attenzione e non mantenera almeno una distanza di 10-15 metri dai draghi di Komodo.




Ad alcuni il suo aspetto può fare tenerezza, ma il drago di Komodo è un temibile cacciatore.
 Conosciuto anche come Varano di Komodo, è la più grossa specie di lucertola esistente. Pesa in media 70 kg e può superare i 3 metri di lunghezza.
 Si tratta di un animale carnivoro che si nutre principalmente di carcasse, ma è in grado di catturare maiali, cervi e bufali indiani vivi. 
La sua lingua biforcuta è un organo vomeronasale che gli permette di localizzare le prede a grandi distanze 
 L’arma segreta del drago di Komodo è il morso, con cui inocula nella vittima un mix letale di batteri e veleno. 
Questi sauri, che mangiano quasi tutto, compresi gli esseri umani, per la caccia si camuffano e aspettano: quando la preda passa a tiro scattano e usano le potenti zampe, gli artigli affilati e i denti da squalo per avere la meglio sulla vittima.


Se anche la preda riuscisse a fuggire, basta che il drago sia riuscito a morderla per non lasciarle scampo. 
Nella saliva del lucertolone, infatti, vivono 50 ceppi di batteri che, in 1-2 giorni, avvelenano il sangue della vittima fino a ucciderla. Così i varani seguono il fuggitivo per chilometri finché i batteri non fanno il loro dovere e poi... via al banchetto!



Fonte: focus.it