venerdì 16 dicembre 2016
I Re Magi vennero guidati da un eccezionale allineamento di pianeti
La famosa stella cometa di Natale, che avrebbe guidato i Re Magi dall’Oriente a rendere omaggio a Gesù appena nato, in realtà non era presente nel cielo, ma fu un eccezionale allineamento di pianeti ad indirizzarli, fatto che si verificò il 6 a.C.
Il primo a teorizzarlo fu Keplero, e dopo di lui diversi astronomi hanno lavorato su questa tesi.
L’ultimo è Grant Matthews, astrofisico dell’università di Notre Dame, che ha presentato le sue conclusioni in una conferenza nello stesso ateneo.
Studiando i dati storici, astronomici e biblici, Matthews è arrivato alla conclusione che l’evento che guidò i Magi, sacerdoti zoroastriani dell’antica Persia, fu una congiunzione di pianeti estremamente rara, avvenuta nel 6 a.C. e da allora mai più osservata in cielo.
C’erano il Sole, Giove, la Luna e Saturno nella costellazione dell’Ariete, Venere nella vicina costellazione dei Pesci, e Marte e Mercurio dalla parte opposta del cielo nel Toro.
In quell’epoca, l’equinozio di primavera era in Ariete.
Un evento simbolico per chi era un esperto di astronomia, come i Magi.
La presenza di Giove e la Luna infatti indicava la nascita di un grande personaggio mentre Saturno era un simbolo di vita, così come la presenza dell’Ariete nell’equinozio di primavera, che stava a indicare l’inizio della primavera.
”I Magi devono aver visto questa congiunzione a est, riconoscendo il simbolo di una nascita regale di Giudea”, rileva Matthews. I dati indicano inoltre che ”la nascita di Gesù non avvenne a dicembre – aggiunge Vito Polcaro, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica – ma prima, entro l’autunno, quando i pastori dormivano ancora all’aperto”.
Fonte: www.ansa.it