martedì 5 luglio 2016

Le meraviglie sommerse di Panarea


Localizzati quattro relitti romani del I e II secolo d.C. con centinaia di reperti intatti.
 Divieto di immersione, pesca e ancoraggio. Ma ci sono anche i danni causati da pesca a strascico. 

Il mare attorno a Panarea, la più piccola delle isole Eolie che in estate attira vip e personaggi dello spettacolo, è sempre più meta degli archeologi marini e subacquei di alto fondale. 
Nel profondo blu, compreso tra gli 80 e i 170 metri sul versante che guarda gli scogli di Basiluzzo e Lisca Bianca, nel 2010 gli archeologi siciliani della Soprintendenza del mare hanno localizzato e fotografato quattro spettacolari relitti di epoca romana (I e II secolo) carichi di centinaia di anfore intatte, che giacciono adagiate sul fondo. 
Erano navi commerciali romane di medie dimensioni, adibite al trasporto di grano, vino e garum (una salsa di pesce molto apprezzata all'epoca) che, troppo cariche, verosimilmente imbarcando acqua fecero naufragio inabissandosi lungo la trafficatissima rotta tirrenica tra la Sicilia e la costa meridionale italiana. 

Nelle prossime settimane gli archeologi della Regione, che hanno localizzato con esattezza i carichi e iniziato la mappatura del sito tra il 2009 e il 2011 grazie all'impiego del Rov (Remotely Operated Vehicle) insieme all'équipe americana della Fondazione Aurora Trust, si preparano a tornare sui fondali.
 Obiettivo, continuare a studiare i reperti, grazie all'intervento dei sub esperti in immersioni di alto fondale che utilizzano le sofisticate tecniche di rebreather.
 E iniziare a progettare una strategia di controllo con le telecamere di profondità.




La questione dei furti clandestini di reperti, per i mari siciliani, è una piaga antica. 
Sul relitto a 85 metri, oltre a danni alle anfore ridotte in cocci, sono state rilevate tracce di alterazioni, forse cavi d'acciaio utilizzati per un tentativo di furto, secondo quanto rilevato negli anni passati dagli esperti della regione.
 "Il progetto Archeorete, partito alle Eolie nel 2009, continuerà anche quest'estate", spiega il soprintendente del Mare della Sicilia, l'archeologo Sebastiano Tusa. 
"Tra fine luglio e inizio agosto ritorneremo a lavorare sul relitto Panarea III, il più bello, quello che ha già restituito un altare portatile, su cui sono incise tre lettere che consentono di individuarne la proprietà, e i vasi cilindrici adibiti al trasporto del miele. 
L'alta profondità a cui giacciono i reperti costituisce un buon deterrente contro i furti", continua il Soprintendente. 
"Pensiamo che non sia affatto facile trafugare materiali a 100 metri sott'acqua e che la rete di informatori, primi tra tutti i diving locali, che abbiamo attivato negli anni è sempre efficace". 

Sui siti, intanto, sono state apposte ordinanze di divieto di immersione, pesca e ancoraggio, su cui vigilano le forze dell'ordine, Carabinieri e Capitaneria di Porto. 
Il pericolo maggiore però è costituito dalle reti a strascico con i loro congegni metallici che, al passaggio, distruggono le anfore nella parte summitale. 
"Per evitare questo scempio l'unica arma è sensibilizzare le marinerie costiere di Messina e Reggio Calabria che si spingono sino a queste acque", conclude Tusa. 
"Stiamo inoltre pensando a un bando per un progetto internazionale per realizzare la rete di telecontrollo per proteggere l'area, con un sistema simile a quello già sperimentato sui relitti delle isole Egadi, a Levanzo e Favignana". 

 Fonte: http://www.corriere.it/

L'azzurro Crater Lake, il lago più profondo degli Stati Uniti


I grandi laghi degli States sono famosi in tutto il mondo, ma molti ignorano che in essi si trova anche il nono lago più profondo del pianeta: l’azzurro Crater Lake, che occupa una caldera estinta nel cuore del Crater Lake National Park, noto, tra l’altro, per i suoi paesaggi lunari di pomice e cenere e gli imponenti pinnacoli di roccia, frutto dell’erosione di antichi siti eruttivi. 
Il parco, istituito il 22 maggio 1902 dal presidente Theodore Roosevelt, raccoglie una media di 500 mila visitatori l’anno, offrendo tanti divertenti modi per trascorrere le vacanze : in inverno, sci di fondo, in estate gite in barca, escursioni e tour panoramici di tutto il lago, praticando la pesca al salmone e alla trota iridea. 
Visto dall’alto, il Crater Lake sembra un vulcano che presenta, al posto della lava incandescente, una vasta distesa d’acqua.


Situato nella regione centro-meridionale dell’Oregon, sulla cresta della Cascade Mountain Range, a 100 km ad est dell’Oceano Pacifico e a 110 km dal confine con la California, con una superficie di 53 km quadrati e una profondità massima di 594 metri, il Crater Lake è il lago più profondo degli Stati Uniti, lasciando a bocca aperta per l’eccezionale limpidezza dell’acqua e il suo incredibile colore blu intenso, paragonato da alcuni all’inchiostro. 
La sua particolarità sta proprio nell’essersi formato nella caldera di un vulcano spento, il Monte Mazama, ed è sovrastato da muri di roccia alti fino a 700 metri.

 La caldera è una forte depressione che si forma su un edificio vulcanico in seguito ad una forte esplosione. 
Con la perdita di pressione, la camera magmatica si svuota, riempendosi progressivamente di acqua piovana. 
Pur non essendoci fiumi che convogliano dentro il lago, l’evaporazione è compensata dalle abbondanti piogge e dallo scioglimento delle nevi, che permettono il rinnovamento dell’acqua ogni 250 anni.
 Si tratta di un luogo spettacolare in cui si respira l’aria più pulita della Nazione, passeggiando lungo i sentieri immersi nella tranquillità della natura, con uno scenario di boschi di cicuta, abeti rossi, pini, caratterizzati da un ecosistema attivo, popolato da orsi neri, linci, aquile e falchi.


Un’interessante leggenda racconta che quando i primi visitatori di Crater Lake lo fotografarono per poi mandare le foto a sviluppare., la Kodak offrì di rimborsare il costo dello sviluppo, ritenendo che il blu del lago fosse così innaturale che non poteva che trattarsi di un errore nel processo di stampa. 
In realtà, è proprio quel colore, unico al mondo, ad attrarre ogni anno milioni di visitatori. La straordinaria profondità del lago Crater conferisce un colore così azzurro limpido da essere considerato unico al mondo.
 Godersi il Crater Lake dalla sponda ovest, vicino al punto d’osservazione Watchman, ammirando in tutta la sua maestosità la punta del cono vulcanico (Wizard Island) che emerge dalle acque limpide, è un’esperienza impressionante.
 Da altri punti d’osservazione potrete scorgere Phantom Ship, altro picco vulcanico che, durante i periodi di nebbia o poca luce, dà veramente l’impressione di essere un vascello fantasma. 
Secondo molti viaggiatori, il Crater Lake regala i panorami più suggestivi nei periodi in cui è ricoperto di neve, quando la sua visione mette letteralmente in soggezione!


Fonte: meteoweb.eu