venerdì 13 maggio 2016
Da Hong Pao: il tè più prezioso dell’oro
Una tazza di tè Da Hong Pao può arrivare a costare fino a 9000 euro.
Non c’è da rimanere sorpresi, visto che un solo grammo ne vale 1300.
Il valore di mercato di questo preziosissimo prodotto è giustificato però dalla sua storia e dal valore che ancora oggi ricopre nella cultura orientale.
La sua storia è affascinante e affonda le radici nelle Wuyi Mountains, in Cina.
È qui che 1600 anni la la tradizione del tè è cominciata: una tradizione che sarebbe stata portata avanti ancora a lungo, diventando il simbolo di un’intera civiltà.
È qui, come dicevamo, che nasce il Da Hong Pao.
Cerchiamo di conoscerne la storia e soprattutto di capire il motivo del suo presso così esorbitante.
Si tratta di un tè dalle proprietà mistiche molto caro all’antica dinastia dei Ming, in quanto la leggenda narra che riuscì a guarire la madre dell’Imperatore da una grave malattia.
Il sovrano fu così grato e riconoscente a queste piante che fece adibire un telo rosso di una stoffa preziosissima a coperta per l’inverno, così da non renderle vulnerabili al freddo: proprio a questa curiosa vicenda il Da Hong Pao deve il suo nome, che significa “grande vestito rosso”.
Ancora oggi, quelle stesse piante sopravvivono, sono però pochissime, se ne contano soltanto sei.
Le loro preziosissime foglie sono destinate in parte al Presidente, mentre le rimanenti possono essere acquistate all’asta, all’incredibile prezzo di cui abbiamo parlato.
Ci sono in commercio delle varianti, decisamente meno costose, che arrivano a costare anche 10 euro al chilo, ma le foglie utilizzate non sono certamente quelle provenienti dagli alberi dei Ming. Queste ultime sono infatti inimitabili e impossibili da replicare, tanto che neanche una spedizione inglese di metà ‘800, organizzata al fine di portare in Inghilterra il pregiato tè, ebbe alcun risultato.
E senza risultati sono anche stati i tentativi di ripiantare gli alberi miracolosi, che sono sempre rimasti soltanto sei.
Particolare è anche il cerimoniale di inizio raccolta, tra fine aprile e inizio maggio, detto “apertura della montagna”, che prevede la distribuzione di un sacchetto rosso con alcune monete ai raccoglitori, fieri di svolgere un compito così importante.
Fonte: meteoweb.eu