lunedì 9 maggio 2016

Ecco la mummia egiziana piena di tatuaggi


Altro che gli hipster di oggi.
 I tatuaggi appena scoperti su una mummia egiziana di sesso femminile sono stati eseguiti più di 3mila anni fa: lo ha appena spiegato, nel corso del meeting annuale della American Association of Physical Anthropologist, Anne Austin, bioarcheologa della Stanford University in California, la scienziata che per prima ha notato gli strani disegni sul corpo della donna.






Si tratta, come spiegano sul blog di Nature, dei primi tatuaggi (tra quelli rinvenuti su un corpo mummificato) che rappresentano oggetti reali, tra cui fiori di loto, mucche e scimmie. La maggior parte dei tatuaggi rinvenuti finora, invece, rappresentavano per lo più motivi di punti o linee.
 Il disegno che spicca di più, tra tutti, è quello che rappresenta i cosiddetti wadjet eyes, un paio di occhi che si ritiene siano simbolo di protezione contro il male e che sono tatuati su collo, spalle e schiena della mummia. 
“Da qualsiasi angolazione guardiate questa donna”, ha spiegato Austin, “potete vedere due occhi divini che vi osservano”.
 La scienziata ha notato i tatuaggi lavorando per il French Institute of Oriental Archaeology, mentre sottoponeva la mummia a scansioni con luce infrarossa.
 Per la precisione, la mummia ospita più di 30 tatuaggi, tutti di profondo significato religioso. 
Le mucche, per esempio, sono associate al culto della dea Hator, una delle più importanti dell’antico Egitto.
 Tra l’altro, la pratica non deve essere stata semplicissima: “L’applicazione dei tatuaggi”, conclude Austin, “ha richiesto di sicuro molto tempo ed è stata, in diverse parti del corpo, molto dolorosa”. 

 Fonte: wired.it

Spiaggia nera di Sandcut: a Vancouver un posto veramente suggestivo


Quando la natura si mette d’impegno, riesce a realizzare veramente dei capolavori. 
Purtroppo, però, spesso gli uomini non riescono ad apprezzare e godere a pieno di quelle che sono semplicemente delle opere d’arte naturali. Posti nei quali il fascino si mescola ad alcune particolarità caratteristiche di un determinato luogo. 

La spiaggia di Sandcut è certamente uno fra questi. Sita a Vancouver, in Canada, offre infatti un doppio spettacolo a chi si trova a visitare questo territorio dal grande charme: sabbia nera come la pece, accompagnata a una cascata che dalle scogliere circostanti si getta direttamente nell’oceano. 
Un’atmosfera veramente particolare in un paesaggio quasi sovrannaturale. 

La spiaggia nera di Sandcut non è molto frequentata, anche in considerazione del fatto che i vicini Stati Uniti offrono dei luoghi di villeggiatura molto gettonati e che spesso vengono presi d’assalto dai turisti, però, a quanti decidono di visitarla si presenta veramente un piccolo grande capolavoro.




 Trovare una spiaggia nera è già di per sé raro, ma se poi a questo si abbina la cascata che cade a strapiombo direttamente nell’oceano, ecco trasformata una rarità in una meraviglia da ammirare, preservare e custodire.