venerdì 1 aprile 2016

Giappone: la casa sull’albero più alta del Paese, ecco Kusukusu


Una casa per chi non soffre di vertigini e ama vivere a stretto contatto con la natura. Si chiama Kusukusu ed è la casa sull’albero più alta di tutto il Giappone, costruita ad un’altezza di 22 metri su una vecchia pianta.
 L’abitazione per emozioni forti si trova all’interno di un lussuoso hotel chiamato Risonare Atami Resort, a Shizuoka ed è il risultato della collaborazione tra il designer Takashi Kbayashi e lo studio Hiroshi Nakamura NAP Architects.




Una casa immersa nella natura e costruita in legno, ma dotata di tutti i comfort di una moderna abitazione, apprezzatissima dai turisti che visitano il Giappone, molti dei quali vogliono provare l’ebbrezza di dormire su un albero.
 Alla base della costruzione è stata realizzata, dopo accurate tecniche di scansione 3D e studi approfonditi, una struttura portante in acciaio, che non ha in alcun modo interferito con lo sviluppo dell’albero secolare, una canfora di oltre 300 anni ed alta oltre 22 metri.
 Insomma una casa divenuta un vero must per ogni amante della natura. 

 Fonte: http://scienzenotizie.it/

L'altra Via della Seta, tra le montagne del Tibet


La leggendaria Via della Seta - l'intricato complesso di vie di terra e d'acqua percorse dalle carovane commerciali che collegavano la Cina a Roma, l'Oriente all'Occidente, si arricchisce di una "terza dimensione".
 I reperti trovati in un'antica tomba nell'altopiano tibetano sembrerebbero dimostrare che questo corridoio commerciale si snodava anche sulle alture del Tibet, inerpicandosi su di esse e non aggirandole, come più volte speculato.


La tomba di 1800 anni fa è stata rinvenuta nel 2005 da alcuni monaci nel distretto di Ngari, Tibet, 4,3 km sopra il livello del mare. 
Gli scavi archeologici, iniziati nel 2012, hanno portato alla luce al suo interno manufatti provenienti dall'antica Cina, come una maschera in oro, vasellame in ceramica e sete preziose con la scritta wang hou (re, principe) ricamata in caratteri cinesi.


Ma la prova più stringente della provenienza geografica dei reperti è descritta in un articolo pubblicato su Scientific Reports. 
Nella tomba gli archebotanici dell'Accademia Cinese delle Scienze hanno trovato anche i resti di quelli che parrebbero germogli di tè. La presenza di questa bevanda in Tibet è documentata dal 700 d.C., ma questi sembrebbero più antichi di quattro o cinque secoli.


 Le analisi chimiche dei reperti hanno individuato tracce di caffeina e teanina, sostanze contenute nelle piante di tè; inoltre, i residui sarebbero riconducibili a una varietà di tè dello Yunnan (Cina), la stessa rinvenuta anche in una tomba cinese della dinastia Han, di 2100 anni fa. 
 Quel tè trovato in Tibet sembra provenire a tutti gli effetti dalla Cina: anche 1800 anni fa, le montagne non dovevano quindi rappresentare un ostacolo invalicabile per i commerci via terra. 

 Fonte: focus.it