martedì 23 febbraio 2016

La valle delle farfalle


La Valle di Petaloudes si trova sul versante occidentale dell’isola di Rodi, ed è famosa in tutta la Grecia perché nel suo parco è possibile osservare nei mesi estivi migliaia di farfalle della specie Panaria Quadripunctaria.
 La parola Petaloudes – infatti – in greco significa “farfalle”, e per questo curioso fenomeno la valle è da tempo oggetto di studio da parte di entomologi e naturalisti di tutto il mondo.
 Essa è attraversata dal fiume Pelecano, le cui acque rendono particolarmente umida la zona dando vita ad un ecosistema idoneo all’evaporazione delle resine, che secondo gli studiosi sarebbero all’origine dell’arrivo delle belle farfalle giallo/arancio/marrone verso la valle.








 

Un habitat raro ma non incontaminato, la presenza dei turisti ha causato, infatti, una diminuzione del numero delle farfalle. 
 La raccomandazione fatta dalle guardie forestali è quella di lasciar riposare questi insetti per evitare che consumino troppe energie e non riescano ad arrivare all'accoppiamento e alla deposizione di uova, tra fine agosto e i primi di settembre. 
 Anche battere le mani, fischiare o correre può disturbare le farfalle costringendole a volare via dal loro luogo di riposo. 
Nella valle esse non si nutrono ma si servono solo delle riserve accumulate, per questo uno spostamento non programmato va a sconvolgere il loro ciclo vitale.
 In questo periodo, infatti, la maggior parte delle femmine vola via, a volte anche per più di 25 km, per deporre le uova in luoghi bui e sicuri.
 I bozzoli si schiudono poi in primavera e nel periodo estivo, ritornano alla Petaloudes Valley, riproponendo lo spettacolo naturale. 

Fonte: zingarate.com/wanderlustt
          greenme.it

Perché New York è chiamata anche La grande Mela?


Il fascino di New York, estesa metropoli americana, è legata anche ad alcune particolarità, quale per esempio il soprannome che le si attribuisce spesso: New York come Big Apple, grande Mela. 
Altri preferiscono chiamarla la città che non dorme mai, oppure Liberty City, Gotham City, la capitale del mondo, ecc. 
Noi ci soffermeremo a capire qual è l’origine dell’espressione “La grande mela” utilizzata dai più per indicare le strade di New York. 

La motivazione che oggi si dà dell’espressione “Grande Mela” è che questa sia la forma dei cinque grandi distretti che compongono New York, con il “torsolo” centrale rappresentato da Manhattan. Pur essendo la più diffusa e accreditata, tale ipotesi piuttosto moderna presta il fianco ad altre più antiche e leggendarie, e in quanto tali più curiose e affascinanti. 
Alcune fonti ci riportano al 1909, quando lo scrittore Edward S. Martin nel libro “The Wayfaver in New York” paragona il territorio di New York ad un albero di melo con la radici piantate nella valle del Mississippi e il frutto a New York. 

Lo scrittore e giornalista cui va il merito di aver riportato il termine “Big Apple” su un giornale è stato John Fitzgerald. 
Nell’articolo da lui scritto sul “Morning Telegraph” di New York si legge infatti: “Around the Big Apple”, riferito al “fruttuoso” circuito in cui corrono i cavalli e il relativo guadagno realizzato da chi scommette sulle corse dell’ippodromo di New York.
 Il termine “grande mela” era utilizzato dagli stallieri dell’ippodromo con il significato di “grande ricompensa” quando ci si metteva in viaggio per partecipare alle corse con un purosangue particolarmente talentuoso. 

Un’altra ipotesi dell’origine del termine “la grande mela” è più spiccatamente artistica, e fa riferimento ad alcuni musicisti jazz. Tra la fine degli anni ’20 e gli inizi degli anni ’30 molti di loro si trasferirono a New York per fare musica e chiamarono New York la grande mela per indicare il successo legato a questa città.
 Tanto è vero che, quando dovevano esibirsi lontano dalla metropoli erano soliti affermare che si suonava “sui rami”, a differenza di New York che era invece la Grande Mela.

 Nel 1971 una grande campagna pubblicitaria, con l’intento di riportare in auge la città di New York messa in ombra dalla fame di essere una metropoli violenta, pericolosa e piena di criminali, rispolvera l’espressione “Grande Mela” con l’immagine associata di alcune mele rosse e invitanti.
 Per tutti, da allora, New York è “Big Apple”




 Fonte: .biografieonline.it