giovedì 22 ottobre 2015

Il Datura stramonium, chiamato Moon Flower o anche fiore del diavolo o fiore delle streghe


Conosciuto fin dai tempi degli Aztechi, lo Stramonio era utilizzato in molte culture come pianta necessaria per la divinazione.
 Lo stregone, dopo aver ingerito foglie o semi triturati, cadeva in uno stato di trance durante il quale veniva posseduto dagli spiriti. Al risveglio, poteva annunciare a tutta la popolazione i messaggi che gli erano stati svelati durante il sonno allucinatorio.

 Durante riti di iniziazione, lo stramonio era utilizzato come mezzo per ottenere visioni della vita futura dei ragazzi che passavano dalla giovinezza alla vita adulta.

 In alcuni riti notturni africani, lo stramonio veniva fatto ingerire a ragazze filatrici di cotone, che riuscivano poi a essere sedate solo da un battitore di tamburo che le induceva a ballare una danza liberatoria. 

 Presso alcune popolazioni indiane, parti della piana venivano considerate fondamentali, mischiate ad altri ingredienti, per la preparazione di un potente afrodisiaco che veniva utilizzato per amplificare ed accelerare il piacere femminile.



Originario secondo alcune fonti del Messico, lo stramonio (Datura Stramoium, famiglia delle Solanacee, la stessa della Mandragola) è una pianta molto diffusa, più abbondante nelle regioni tropicali e rarissima in quelle artiche.
 Introdotta probabilmente in europa nella seconda metà del XVI secolo, in Italia cresce spontaneamente in quasi tutte le regioni, lungo le strade di campagna o in zone incolte.


Lo stramonio è una pianta erbacea a ciclo annuale. 
 Il fusto glabro, alto anche fino ad un metro, è ramoso e biforcato, con grandi foglie lobate di color verde brillante.
 Il frutto, capsula globosa simile a una noce per dimensione e forma ma ricoperta di spine, contiene al suo interno numerosi semi rugosi e reniformi che, verso ottobre, vengono liberati verso l'alto.
 I fiori di forma tubolare, ermafroditi, sono presenti da giugno all'autunno nelle zone terminali dei rami e composti da 5 petali pieghettati e acumitati, di colore bianco con eventuali sfumature violastre.
 Di aspetto avizzito durante il giorno, i petali mostrano la loro bellezza aprendosi nelle ore notturne ma rilasciano un penetrante odore sgradevole che attira le farfalle notturne.




Nonostante la pianta appartenga alla stessa famiglia di patata, pomodoro e melanzana, a causa degli alcaloidi contenuti (atropina, scopolamina e iosciamina), fiori, semi e foglie sono altamente tossici se ingeriti. 
Spesso parti della pianta vengono essiccate e utilizzate sotto forma di tisana, fumate oppure ingerite per indurre stati allucinatori, ma la soglia tra questi e problemi molto più seri seri è piccola, a causa della varietà di concentrazione delle sostanze attive presenti nelle varie parti.
 Gli effetti collaterali si manifestano dopo circa 30-45 minuti dall'ingestione, i più comuni sono: secchezza delle fauci, prurito della pelle, ipersensibilità verso la luce degli occhi e dilatazione, a volte estrema e di lunga durata, delle pupille. 
Altre reazioni comuni, nella fase più critica dell'avvelenamento, sono: crisi di panico, capogiri e vertigini, eccitazione, delirio, comportamento aggressivo, difficoltà a urinare, ipotermia, follia, delirio, allucinazioni e, nei casi più gravi, depressione dei centri bulbari,ipotensione e coma.
 La durata degli effetti ha tempi molto variabili a seconda della quantità di sostanza ingerita e variano da alcune ore a 5-10 giorni. Negli avvelenamenti più gravi, la morte solitamente sopraggiunge per paralisi dell'apparato respiratorio.

 Fonte: www.latelanera.com

Deserto dei Pinnacoli, Australia: straordinarie rocce calcaree nel Nambung National Park


Le grandi città australiane di Sydney, Melbourne, Adelaide e Perth, che si trovano sempre tra i primi posti delle graduatorie indicanti la qualità della vita; sono dei moderni centri urbani rispettosi, però, della natura e dell’individuo… delle “metropoli a misura d’uomo” in cui ai tranquilli panorami metropolitani si aggiungono straordinari scenari naturali. 

Uno di questi è situato a circa 15 km dalla città di Cervantes, nel Western Australia, a circa 2 ore e mezza da Perth. 
Si tratta del Deserto dei Pinnacoli (Pinnacles Desert), nel Nambung National Park…un deserto particolarissimo che offre scorci unici ed accattivanti. 
Esso, infatti, non è costituito solo da sabbia, ma da migliaia di rocce calcaree affusolate di varie dimensioni che assomigliano ai pinnacoli delle chiese gotiche. 

Queste spettacolari formazioni naturali, alcune dall’aspetto frastagliato e tagliente, altre più piatte, che animano un luogo apparentemente vasto, arido, privo di vita, risalgono a 30.000 anni fa circa, quando il mare, ritirandosi, depositò le strutture calcaree degli organismi viventi. 
I processi erosivi hanno creato colonne ricoperte di sabbia che col tempo, sono state scoperte dai venti costieri.
 Le immense distese di dune sabbiose ricoperte di bush (la “macchia australiana”), simili a dorsi di balena, sono costellate da rocce appuntite, che si ergono così straordinariamente da sembrare piantate dall’uomo. 

I pinnacoli, rimasti sconosciuti alla maggior parte degli Australiani fino a quando l’area, nel 1960, venne aggiunta al Parco Nazionale di Nambung, ospitano oggi oltre 250.000 visitatori all’anno, lasciandoli a bocca aperta con gli incredibili giochi di luci e ombre che disegnano forme surreali.
 Le formazioni calcaree possono essere visitate sia in macchina che a piedi, attraverso un percorso circolare ben definito. Il momento migliore per visitarle è al tramonto o alle prime luci del mattino, mentre il periodo è quello compreso tra agosto e ottobre, quando le giornate sono miti ed i fiori selvatici iniziano a sbocciare. 

Il Deserto dei Pinnacoli, in cui il vento fa da protagonista, scalpellando le variegate forme rocciose, è uno dei posti più affascinanti al mondo da visitare almeno una volta nella vita.








Fonte: meteoweb.eu