venerdì 29 maggio 2015

Il soldato semplice Wojtek


Il cane Stubby, negli anni del primo conflitto mondiale, è stato il simbolo per gli Stati Uniti della fedeltà degli animali, precipitati a loro insaputa e loro malgrado in assalti alla baionetta tra i reticolati e i bombardamenti. 
Eric Baratay, storico francese, ha stimato in quasi undici milioni di cavalli, muli e asini, 200.000 piccioni e volatili e 100.000 cani gli animali “arruolati” tra gli eserciti alleati e degli Imperi Centrali durante la Grande Guerra: più della metà di loro vennero uccisi negli anni dal 1914 al 1918.

 Anche nel secondo conflitto mondiale cani, muli, cavalli, piccioni viaggiatori furono utilizzati come portaordini, addetti al traino di pezzi di artiglieria e munizioni, vettovagliamento e viveri, ma anche di carretti e slitte carichi di soldati morti e feriti. 
Ma, durante la campagna d’Italia nelle fasi salienti dell’offensiva verso Montecassino, un quadrupede divenne il simbolo della 22ª Compagnia Rifornimento del 2° Corpo polacco del Generale Wladislaw Anders: Wojtek, un orso bruno siriano. 

Nato presumibilmente a cavallo tra gli anni 1941 e 1942, appena cucciolo venne trovato da un ragazzo a Hamadan, in Iran, che lo scambiò con qualche scatoletta di carne con i soldati polacchi presenti nell’area, impegnati a fianco dell’esercito inglese in Medio Oriente prima di essere schierati in Italia.


A fianco dei soldati di Varsavia, attraversò l’Iraq, la Siria, la Palestina e l’Egitto: da qui, aggregato il 2° Corpo del Generale Anders all’8ª Armata britannica, venne ufficialmente arruolato con il grado di “soldato semplice” nell’esercito polacco ed elencato tra gli organici della 22ª Compagnia Rifornimento: per evitare che durante le battaglie e le offensive fosse ferito o ucciso, due soldati, Henryk Zacharewicz e Dymitr Szawlugo, furono incaricati di fargli da “guardie del corpo”.
 E fu proprio nelle fasi più concitate della battaglia di Montecassino, che l’orso Wojtek servì fedelmente, e possiamo dire con assoluta abnegazione e sprezzo del pericolo, quale addetto ai rifornimenti delle batterie di artiglieria, trasportando numerose casse di proiettili.

 Vista la sua popolarità tra i soldati, il Generale Anders autorizzò, quale emblema ufficiale della 22ª Compagnia un orso che trasportava un grosso proiettile di cannone.


Al termine della Seconda Guerra Mondiale, trasportato il 2° Corpo in Inghiletera, la 22ª Compagnia venne trasferita in Scozia, in attesa della smobilitazione, Wojtek divenne intanto popolare anche tra la popolazione locale e quando, il 15 novembre 1947, il reparto polacco venne smobilitato, l’orso-soldato venne portato allo zoo di Edimburgo. 
Qui, però, nonostante fosse l’attrazione principale per grandi e piccini, non riuscì ad abituarsi alla vita in cattività. 
In più occasioni, quando gli ex appartenenti alla 22ª Compagnia si recavano allo zoo a fargli una visita, Wojtek era solito elevarsi sulle zampe posteriori e salutare militarmente i suoi vecchi commilitoni. Morì nel dicembre 1963, all’età di ventidue anni.






Fonte: segretidellastoria.wordpress.com

A Londra arrivano le corsie preferenziali per le anatre


Anche le anatre hanno le loro corsie preferenziali.
 Lungo le trafficate e storiche stradine che costeggiano gli argini di canali e fiumi di Galles e Inghilterra, ciclisti, pedoni e anatre da tempo si contendono lo spazio.
 Per questo la Canal and River Trust sta cercando di incoraggiare tutti a essere più rispettosi della fauna selvatica.
 Ecco perché sono nate le corsie per le anatre: per evidenziare la presenza degli animali lungo le vie di Londra, Birmingham o Manchester. 
Costruite ai tempi della rivoluzione industriale, le alzaie sono ora più famose che mai, frequentate da escursionisti, ciclisti, diportisti, pescatori e corridori. 
Solo lo scorso anno ci sono state oltre 400 milioni di visite. Questo successo porta con sé anche dei problemi legati all'affollamento. 
Da qui è nata la campagna dell'organizzazione, che invita i visitatori ad aiutare a proteggere l'atmosfera speciale che ha reso questi spazi così popolari.
 Tra le misure intraprese, ci sono miglioramenti delle stradine, della segnaletica e delle regole di comportamento per i visitatori. E ora anche le corsie 'preferenziali' per le anatre.

 Gli animali, in stile davvero 'british', sembrano averlo capito e rispettano lo spazio a loro assegnato, almeno a giudicare dalle foto.


Richard Parry, a capo della Canal and River Trus, spiega: 
"Per molte persone le nostre alzaie sono gli spazi verdi più preziosi, antidoti al frenetico ritmo e allo stress del mondo moderno, luoghi dove rilassarsi e distendersi. Sono luoghi 'slow', che offrono pace e tranquillità nei centri delle città più trafficate". 
E con le corsie preferenziali per le anatre la pace sarà per tutti, anche per gli animali che lungo questi canali ci vivono. 
Non resta che sperare di vederle prima o poi anche da noi.
 Per ora sembra fantascienza, visto che lungo i fiumi delle nostre città spesso non funzionano neanche le ciclabili, quando ci sono. 

 Roberta Ragni

Il lato oscuro della bioluminescenza


Le acque del fiume Derwent in Tasmania (Australia) hanno avuto negli ultimi giorni una notevole popolarità social. 
Il motivo lo vedete qui sopra: le loro acque hanno ospitato una inusuale fioritura di Noctiluca scintillans, un dinoflagellato (ossia un organismo unicellulare munito di flagello) bioluminescente anche noto come "fuoco di mare".
 Di giorno questa forma gelatinosa di fitoplancton tinge le acque di fiumi e mari di un colore rosso acceso; di notte, se disturbato dalla scia di una barca o da un banco di pesci, "accende" di bagliori azzurri il suo habitat, grazie a un sistema di proteine presente nel suo citoplasma che produce una reazione luminosa. 
Il fenomeno è stato osservato su alcuni tratti di spiaggia vicino all'estuario del fiume, ad Hobart.




Centinaia di persone sono accorse alle acque di questo fiume per celebrare la fioritura della Noctiluca in una sorta di naturale "festival della luce". 
Ma la sua presenza, avvertono gli esperti, non è un fatto del tutto positivo. 
Per Anthony Richardson del CSIRO (l'Agenzia federale per la ricerca scientifica in Australia), il fenomeno è un "effetto dei cambiamenti climatici".
 Fino al 1994 non era mai stata attestata la presenza di Noctiluca in Tasmania, ma il global warming ha rafforzato la corrente orientale australiana, che spinge grandi masse d'acqua calda a sud, verso lo stato insulare. E le calde acque oceaniche offrono alla Noctiluca l'habitat ideale per sopravvivere.




Ma c'è di più. 
Questo organismo a metà tra il regno vegetale e quello animale è un vorace divoratore di diatomee, il principale cibo del krill, i piccoli crostacei che compongono lo zooplancton di cui si nutrono grandi animali oceanici come mante e balene. 
Grandi fioriture di Noctiluca possono quindi finire per affamare altri anelli della catena alimentare. 
 Quando muore, poi, la Noctiluca rilascia in acqua tossiche nuvole di ammoniaca che finiscono per avvelenare gli stock ittici locali. 

Insomma uno spettacolo affascinante, ma a caro prezzo.

 Fonte: http://www.focus.it