giovedì 28 maggio 2015
L'inquietante aeroporto di Denver
Si tratta di uno degli aeroporti mondiali più grandi e più importanti del mondo, eppure qualcosa di sinistro inquieta coloro che sono costretti a fare scalo tra un volo e l’altro.
A lasciare perplessi i passeggeri sono gli oscuri murales che decorano l’aeroporto e gli evidenti simboli massonici sparsi per tutto l’edificio.
Inoltre, il blogger Simon Owens parla di corridoi che non portano da nessuna parte, segnali che si indicano a vicenda e controlli di sicurezza che sembrano svanire nel nulla quando ci si avvicina.
In verità, sin dalla sua costruzione, l’aeroporto è stato al centro di numerose teorie cospirative circa il suo vero scopo, tanto che l’ex governatore del Minnesota, Jesse Ventura, pensa che sia stato costruito sopra una gigantesca rete di gallerie che formano una base segreta per i funzionari del governo in caso di ‘evento apocalittico’. Altri, invece, sostengono che l’enorme rete di galleria sia una sorta di campo di rieducazione e di annientamento degli indesiderabili che servirà per il consolidamento finale del Nuovo Ordine Mondiale.
Ad ogni modo, come afferma Owens, chi passa per l’aeroporto di Denver avverte che c’è qualcosa di sbagliato in questa megastruttura: qualcuno l’ha definita la ‘Cattedrale degli Illuminati’, piena si simboli occulti e riferimenti alle società segrete.
Ciò che colpisce in maniera più diretta è la struttura in sé, la ‘Pietra Angolare Massonica’, il ‘Cavallo dell’Apocalisse’ e gli inquietanti murales dipinti da Leo Tanguma.
Vediamole nel dettaglio.
Il Denver International Airport (DIA) è l’aeroporto più grande degli Stati Uniti costato la bellezza di 4,8 miliardi di dollari.
Tutto ciò che riguarda questa strana struttura aeroportuale è stato meticolosamente pianificato e tutto è lì per un motivo.
Le opere d’arte che dovrebbero abbellire la struttura non sono un’accozzaglia di strani disegni realizzata da persone con cattivo gusto, ma una collezione coerente di immagini simboliche che riflettono la filosofia, le credenze e gli obiettivi dell’èlite illuminata globale.
La stessa struttura ha sollevato numerosi interrogativi sul vero scopo della sua costruzione.
L’aeroporto è stato costruito nel 1995 su un’area di 140 chilometri quadrati!
Nonostante Denver già avesse un aeroporto perfettamente efficiente (Stapleton), si decise di costruire lo stesso la grande struttura e di chiudere quella esistente, così da evitare qualsiasi tipo di concorrenza.
Il fatto strano è che il nuovo aeroporto ha un numero minore di varchi e di piste rispetto a quante ne aveva Stapleton, eppure la superficie del nuovo aeroporto è decisamente più grande; tant’è vero che buona parte dell’area risulta inutilizzata.
La motivazione ufficiale è che lo spazio in eccesso può essere utilizzato nel caso di un’espansione futura.
Il costo iniziale della bestia era di 1,7 miliardi di dollari, ma alla fine, il costo complessivo dell’opera è lievitato fino a 4,8 miliardi di dollari, una cifra oscenamente fuori budget.
Secondo i media statunitensi, quello di Denver è “uno degli aeroporti più scomodi d’America” ed è impossibile incontrare un cittadino americano che sia contento, o almeno non furioso, di quanto costruito.
Pare che l’aeroporto sia stato realizzato in una zona fortemente ventosa, tanto da venir spesso chiuso al traffico aereo o a da ritardare spesso i voli.
Eppure, l’aeroporto doveva essere costruito proprio lì.
Alcuni maligni dicono che la ragione per cui è stato costruito senza nessuna interruzione, nessun risparmio e con tempi tanto lunghi, è perché l’aeroporto, in realtà, è la parte visibile di una gigantesca base sotterranea segreta.
Gli stessi maligni segnalano una serie di stranezze che autorizzerebbero a pensare al peggio: anche se la zona di costruzione è sostanzialmente piatta, dal sito sono stati asportati più di 110 milioni di metri cubi di terra (circa un terzo della quantità che fu rimossa per la creazione del Canale di Panama), molto più di quanto era necessario: da qui nasce il sospetto delle costruzioni sotterranee; l’aeroporto dispone di una rete in fibra ottica per le comunicazioni lunga 8500 chilometri di cavi (per fare alcuni confronti: il Nilo è lungo 6671 chilometri; la distanza tra la costa orientale e quella occidentale degli Stati Uniti è pari a 4800 chilometri); il sistema di rifornimento è in grado di pompare 3800 litri di carburante al minuto, attraverso una rete di pompe lunga 28 chilometri; l’aeroporto custodisce 6 serbatoi di carburante con una capacità ciascuno di circa 10 milioni di litri, tanto da far esclamare a qualcuno: ‘chi mai potrà avere bisogno di tanto carburante?’; il progetto originale ha previsto la costruzione di numerosi tunnel sotterranei nei quali possono viaggiare agevolmente dei camion e anche la possibilità di costruire un sistema interno metropolitano; la maggior parte dei tunnel al momento non è utilizzata.
L’insieme di questi dati fa pensare a qualcuno che questa gigantesca struttura può essere molto di più di un normale aeroporto commerciale.
Si tratta di una ‘cittadella’ capace di gestire un grandissimo numero di persone e veicoli, portando alcuni osservatori a pensare che possa essere utilizzata come rifugio in caso di cataclisma di proporzioni globali.
In questo senso, anche la posizione geografica sembra essere perfetta in caso di mareggiata distruttiva: ad ovest è protetto dalle mastodontiche ‘Montagne Rocciose’, una catena montuosa lunga 4800 chilometri, con la vetta più alta rappresentata dal Monte Elbert, guarda caso proprio in Colorado, che tocca i 440o metri sul livello del mare; mentre ad est la costa è abbastanza distante da non destare preoccupazione.
Secondo altri, l’aeroporto potrebbe essere utilizzato come ‘Campo di Rieducazione’ in vista del Nuovo Ordine Mondiale.
Certo, è impossibile dimostrare queste affermazioni, ma il ricco simbolismo presente nell’aeroporto non fa che alimentare il sospetto.
Innanzitutto bisogna segnalare la presenza di quella che può essere definita la ‘Pietra Angolare’ dell’Aeroporto, cioè la prima pietra simbolica su cui si è costruita tutta la struttura.
Essa si trova in quella che viene definita la ‘Grande Sala’ dell’aeroporto (termine che, guarda caso, viene utilizzato anche in ambito massonico per riferirsi alla loro sala riunioni).
Il simbolo della Massoneria fa bella mostra di sé sulla pietra, nel rispetto della tradizione massonica che vuole tale simbolo inciso sulla pietra angolare dei nuovi e grandi progetti, come la costruzione della capitale degli Stati Uniti e la Casa Bianca.
Dalla pietra parte un braccio di acciaio sul quale è montata una targa che sembra scritta in braille.
Sulla pietra è citata una fantomatica “New World Airport Commission” e poi è spiegato che la pietra è a sigillo di una ‘capsula del tempo’ che contiene messaggi per i cittadini del Colorado e che non potrà essere aperta prima del 2094.
Inoltre, l’aspetto forse più inquietante di tutti, è la strana targa posata sul pavimento dell’atrio dell’Aeroporto con uno strano simbolo contenente la sigla Au-Ag.
Le due sillabe possono avere un doppio significato: indicare i simboli chimici dell’oro (Au) e dell’argento (Ag), oppure essere la sigla dell’antigene di superficie dell’epatite B, anche conosciuto come antigene Australia (HbsAg).
Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che il Nuovo Ordine Mondiale possa prendere inizio proprio a seguito di una disastrosa pandemia che decimerà la popolazione mondiale.
Sarà una manipolazione genetica di questo antigene a scatenare la pandemia?
Ad accogliere i viaggiatori che si accingono a varcare i cancelli dell’aeroporto di Denver troneggia un enorme statua di un cavallo blu con gli occhi infuocati alta quasi 10 metri.
Impressionano le evidenti venature che emergono dal suo corpo e gli occhi demoniaci che mandano bagliori rossi, altamente inquietanti soprattutto di notte.
I teorici della cospirazione non hanno dubbi nel collegare il Cavallo Blu a quello descritto nel libro dell’Apocalisse nella Bibbia:
E vidi: ecco, un cavallo verde.
Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano. Fu dato loro potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra. (Apocalisse 6,8)
In altre parole, il cavallo rappresenta la morte che raggiungerà circa un quarto della popolazione terrestre, con le guerre, le carestie e le malattie.
Sembra un simbolismo piuttosto forte per chi si accinge a prendere un aereo, soprattutto per le famiglie.
Comunque, chi ha visto il cavallo da vicino lo definisce ‘terrificante’!
Sono quattro i murales dipinti da Leo Tanguma che dovrebbero abbellire l’aeroporto di Denver e rappresentare, secondo l’intenzione dell’autore o di chi ha commissionato le opere, pace, armonia e natura.
Eppure, chiunque osserva i dipinti si rende conto di trovarsi innanzi a delle immagini che mettono inquietudine per gli eventi che rappresentano, facendo pensare di trovarsi di fronte a descrizioni di eventi terribili che potrebbero succedere sul nostro pianeta, quasi come se fossero delle profezie.
Ci sono riferimenti sociali e politici specifici e altri dettagli occulti che sembrano prospettare l’avvento del famigerato Nuovo Ordine Mondiale.
Ma vediamo i murales nel dettaglio:
1) “In Pace e Armonia con la Natura”
Come riporta il sito ufficiale dell’aeroporto, il nome del dipinto è ‘In Peace and Harmony with Nature‘.
Davvero?
Eppure il dipinto rappresenta una scena terribile: al centro ci sono dei bambini tristi per l’estinzione delle specie animali e vegetali (a sinistra ci sono balene e tartarughe morenti, al centro un leopardo e a destra la testa di un bufalo come trofeo).
Alcuni degli animali sono conservati in teche di vetro, quasi come se in futuro sarà possibile osservarli solo in un museo di storia passata.
Sullo sfondo si nota una foresta in fiamme e ancora più indietro si vede una città avvolta da una mortifera foschia verde, simbolo dell’inquinamento.
Uno dei bambini tiene in mano una tavoletta Maya raffigurante la fine della civiltà.
Il dipinto poi mostra tre persone defunte di diverse etnie: una donna africana, una nativa americana e una europea.
Si prospetta la scomparsa di queste etnie?
La ragazza sulla destra tiene in mano una Bibbia e ha su di sé la stella di Davide a sei punte, il simbolo usato dai nazisti per identificare gli ebrei.
Sembra voler simboleggiare la scomparsa della religione giudeo-cristiana.
Uno degli obiettivi della massoneria, da sempre, è quella di eliminare le religioni, in particolare quella giudeo-cristiana.
2) Invocazione della Pace
Tutti i bambini del mondo desiderano la pace e in nome della futura pace mondiale l’elite è disposta a tutto.
Infatti, nel murales i bambini portano le armi avvolte nelle bandiere delle proprie nazioni al centro del quadro, dove giace una figura inquietante di un militare addormentato.
La ‘potenza militare’ assopita dopo la Seconda Guerra Mondiale, sta ora per svegliarsi in nome della pace mondiale e dell’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale: saranno i popoli stessi ad invocare l’uso delle armi per risolvere i problemi della Terra.
Importante notare l’arcobaleno che comincia in questo murales e termina in quello successivo.
3) Maschere antigas
Il mostro si è svegliato: il terzo Murales è più inquietante di quello precedente.
Un’imponente sagoma militare sovrasta il centro del dipinto. Sembra un militare nazista con una maschera antigas.
Nelle mani ha un fucile e una scimitarra (simbolo usato molto spesso nella simbologia massonica) con la quale sembra colpire la colomba, simbolo della pace per eccellenza.
Sulla sinistra del quadro c’è una lunga fila di genitori che piangono per la morte dei loro figlioletti.
E’ veramente atroce questo dipinto e non si comprende dove sia il messaggio salvifico o di speranza.
Si trova innanzi all’ingresso principale del più grande aeroporto d’America: la figura militare è grande e invincibile, situata al centro dell’azione.
Ha riacquistato i poteri che aveva perduto dopo la Seconda Guerra Mondiale: è di nuovo in piena forza e si sta aprendo la strada per la prossima tappa del Nuovo Ordine Mondiale.
I bambini morti sui mattoni non mostrano segni di violenza: sono semplicemente senza vita, scivolati nel sonno eterno attraverso una qualche arma chimica a gas (per questo il militare è protetto).
In basso a destra è visibile una lettera con le parole scritte da Hama Herchenberg, un ragazzino di 14 anni morto il 18 dicembre 1943 nel campo di concentramento di Auschiwiz (come scritto nella parte inferiore della lettera). E’ decisamente inquietante tutto ciò…
4) Nuova pace e armonia con la natura
Il murales descrive il tempo nuovo dopo il ‘massacro’: ecco la nuova umanità che celebra felice il Nuovo Ordine Mondiale: tutti si rivolgono in venerazione verso la ‘pianta incandescente’ al centro del dipinto, simbolo della unica cultura dominante, dell’unica religione disponibile e dell’unica forma di alimentazione geneticamente modificata: qui siamo a cavallo tra la genetica e la magia!
Per fare un riassunto di quello che vogliono rappresentare i murales:
1) la situazione attuale richiede l’attuazione di provvedimenti seri per sconfiggere inquinamento, estinzione e morte;
2) le popolazioni chiedono l’intervento dei governi ‘illuminati’ per rendere il mondo più vivibile;
3) l’elite prende in mano la situazione per risolvere i problemi che essa stessa ha creato (ma questo nessuno lo deve sapere): un quarto della popolazione sarà cancellata e verrà instaurato il Nuovo Ordine Mondiale;
4) i piani sono riusciti: l’armonia dell’elite e instaurata e in nome dell’uniformismo di massa, si celebra l’avvento dell’Era degli Illuminati.
5) L’ultimo obbrobrio
In ultimo, in aeroporto è presente questo dipinto che è davvero difficile da interpretare.
Ha in sé qualcosa di … alieno!
Cosa sono quelle piccole facce che si trovano in alto?
Gli alieni ci guardano dallo spazio?
L’èlite al potere è in combutta con una specie aliena che tiene sotto scacco la specie umana?
Difficile a dirsi, dato che non si riesce a reperire nessuna informazione sull’opera.
Cosa pensare dell’aeroporto di Denver?
Le immagini che abbiamo mostrato non sono semplicemente da archiviare nell’ambito della teoria del complotto, ma sono la celebrazione di un modo di intendere la società, la vita e le persone di un gruppo elitario che governa occultamente i destini del mondo. La loro filosofia è espressa un questo ‘tempio massonico degli illuminati’ che attualmente funge da aeroporto.
Così spiegava Alex Christopher, uno degli autori più prolifici e meglio informati sul Nuovo Ordine Mondiale:
“Tutto il simbolismo dell’Aeroporto Internazionale di Denver esprime chiaramente che si tratta di un centro fondamentale per il futuro controllo del mondo.
E’ pieno zeppo di simboli massonici ed è tutto molto spaventoso. Un signore di nome Al Bielek, coinvolto in alcuni progetti governativi molto insoliti, mi ha rivelato che la zona di Denver sarà il centro di controllo occidentale del Nuovo Ordine Mondiale”.
Fonte : ilnavigatorecurioso.it