giovedì 11 settembre 2014


Oggi non pubblicheremo più nulla.

LA CIVILTA' DI UN POPOLO SI MISURA DAL MODO IN CUI TRATTA GLI ANIMALI



L'orsa Daniza è stata catturata, ma non è sopravvissuta alla narcosi che è stata effettuata.
A dare la notizia della morte dell'animale è stata la Provincia di Trento in un comunicato. L'orsa, 19 anni, era arrivata in Trentino nel 2000, nell'ambito di un progetto di ripopolazione dell'area. Daniza è l'orso che a Ferragosto, in presenza dei propri cuccioli, aveva "ferito" un uomo nei boschi del Trentino.
Dopo l'accaduto la Provincia di Trento aveva, prima deciso di uccidere l'orsa e poi di catturarla.
Per salvare Daniza si erano mobilitate le associazione animalista, Lav in testa che, saputo del decesso, ha comunicato: «È stata un'esecuzione annunciata, adesso responsabili paghino».
«In ottemperanza all'ordinanza che prevedeva la cattura dell'orsa Daniza - è stato scritto nel comunicato ufficiale della Provincia di Trento -, dopo quasi un mese di monitoraggio intensivo, la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire, in sicurezza, con la telenarcosi. L'intervento della squadra di cattura ha consentito di addormentare l'orsa, che tuttavia non è sopravvissuta». Nella nota è stato aggiunto:
«È stato possibile catturare con la medesima modalità, per poi prontamente liberarlo anche uno dei due cuccioli, che è stato dotato di marca auricolare per assicurarle il costante monitoraggio. A tal fine sul posto è già operativa la squadra d'emergenza».
La Provincia ha spiegato che dell'episodio sono già stati informati il ministero dell'Ambiente, l'Ispra e l'Autorità giudiziaria. Sul corpo di Daniza sarà effettuata in giornata l'autopsia, per stabilire con certezza le cause del decesso e scoprire se è stata letale la dose di sonnifero o se l'orsa soffriva di qualche altra patologia.
Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha "già inviato alla Provincia di Trento la richiesta di una relazione sull'accaduto" in relazione alla morte della orsa Daniza "per chiarire la dinamica dei fatti e chiedendo misure affinché episodi come questo non si ripetano più". "La morte di un'esemplare di un orso - afferma Galletti - è sempre una sconfitta. Ora pensiamo a seguire e tutelare i due cuccioli". 
Daniza era un'orsa che il ministero seguiva da anni essendo una delle prime inserite nel progetto di ripopolamento. "Ma a questo punto - rileva il ministro - fermi restando i chiarimenti da acquisire sulla morte dell'orsa, mi preme la sorte dei due cuccioli, uno dei quali non è stato ancora munito di radiocollare. 
Vanno seguiti e protetti per garantirne il costante benessere e consentire loro di diventare adulti".
Ad avviso del ministro, "vanno adottate le migliori soluzioni per l'intera popolazione di orsi di Trentino, Veneto, Lombardia e Friuli. Facciamo in modo che quanto accaduto - conclude Galletti - ci serva da insegnamento per il futuro". Il Corpo Forestale dello Stato di iniziativa ha aperto un'indagine dopo la morte dell'orsa Daniza ipotizzando i reati di maltrattamento di animali e uccisione senza motivo reale dell'animale. Già in agosto la Forestale aveva espresso forte preoccupazione per la sopravvivenza dei cuccioli dell'orsa Daniza nel caso appunto fosse stata catturata. Lo ricorda la stessa Forestale in una nota, precisando di averne informato in una lettera il direttore Protezione natura del ministero dell'Ambiente e il presidente dell'Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra). Il dirigente esprimeva tutta "la preoccupazione del Cfs per la sorte dei cuccioli dell'orsa Daniza in caso venisse catturata e posta in cattività". "Non è la prima volta che Daniza ha avuto un'anestesia perché avendo il radiocollare è già stata sottoposta a questo tipo di operazione, e quindi non ci spieghiamo esattamente cosa possa essere successo". Lo afferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, precisando che "anche nel caso l'orsa fosse stata catturata con una trappola sarebbe stata stata sottoposta ad anestesia". "L'ordinanza di cattura l'abbiamo eseguita con grande prudenza e circospezione, soprattutto perchè naturalmente catturare un'orsa con due cuccioli ci obbligava a creare le condizioni perché i due cuccioli possano da noi essere seguiti ed aiutati nel loro percorso di crescita. Sul posto c'è già una squadra che si sta occupando di questo", aggiunge Rossi secondo il quale "dal punto di vista emotivo questa disgrazia evocherà passioni e critiche, ma noi ci siamo mossi in totale aderenza ai protocolli giuridici e medici". "C'è un grande dispiacere per le sorti di un animale - prosegue Rossi - ma c'è anche la necessità di garantire un percorso di proseguimento del progetto Life Ursus, un progetto in cui crediamo ma che quando assume una dimensione di esemplari così importante (ne sono nati 75) deve poter avere anche le possibilità di essere gestito anche quando ci sono questo tipo di problemi".

il grande ferito afferma :

"Sulla morte dell'orsa Daniza non voglio dire niente, dovete capire il mio stato d'animo, ormai da tempo ricevo continue minacce su internet". Così commenta la morte dell'orsa Daniele Maturi, il raccoglitore di funghi di Pinzolo che il giorno di ferragosto fu aggredito e ferito dal plantigrado nei boschi sopra il paese.

In seguito a questo episodio la Provincia autonoma di Trento emanò un'ordinanza per la cattura di Daniza cui seguì la protesta di alcuni gruppi di animalisti sfociata in varie manifestazioni fra cui l'occupazione della sede della Provincia a Trento e un corteo a Pinzolo. Nel corso di quest'ultima manifestazione si erano verificati momenti di tensione con un gruppo di abitanti favorevoli alla cattura dell'orso e solidali con il loro compaesano aggredito, accusato da alcuni animalisti di avere ingigantito l'episodio dell'incontro con l'orso. Accuse che l'uomo ha sempre respinto difendendo la versione dei fatti subito fornita. "Noi del ministero abbiamo sempre lavorato esprimendoci con la posizione del Corpo forestale dello Stato che, in tempi non sospetti, ha evidenziato la delicatezza del tema". Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, al termine di una riunione della cabina di regia con le Regioni sull'Expo, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla morte dell'orsa Daniza. "Avevamo posto la questione agli enti locali interessati - ha proseguito il ministro - mi spiace che l'epilogo sia stato questo".

Chiunque sia interessato a congraturarsi e fare i complimenti ai "mandanti" dell'uccisione dell'orsa #daniza può farlo scrivendo a questo indirizzo mail all'attenzione dell'assessore Michele Dallapiccola : " ass.aft@provincia.tn.it " oppure scivendo direttamente al Presidente della Provincia per l'avvallo di questa fantastica iniziativa! Ugo Rossi " presidente@provincia.tn.it " Tutti a casa. Come si fa a sbagliare.
Io ci aggiungo anche i complimenti a quel .......(.indefinibile) che ha creato l'occasione per questa atrocità : ne avrà ricavato soldi e notorietà
Ma non si sfugge al Karma, spero che il suo abbia gli occhi (spalancati)

Richiami vivi, il Senato approva il testo che ne consente ancora l’utilizzo nella caccia



Con 22 voti a favore e 18 contrari, le Commissioni Ambiente e Industria del Senato, in seduta comune, hanno approvato il testo del Governo che consente ancora la cattura e l’utilizzo dei piccoli uccelli migratori come richiami vivi, nonostante le richieste contrarie dell’Europa e delle centinaia di migliaia di cittadini italiani indignati Richiami vivi, il Senato approva il testo che ne consente ancora l’utilizzo nella caccia Gli associazioni animaliste: «Una pagina penosa. I
l peggior biglietto da visita per l’inizio del semestre italiano in Europa. Condanna comunitaria vicina con relativa multa
Con 22 voti a favore e 18 contrari, le Commissioni Ambiente e Industria del Senato, in seduta comune, «hanno approvato il testo del Governo che consente ancora la cattura e l’utilizzo dei piccoli uccelli migratori come richiami vivi, nonostante le richieste contrarie dell’Europa e delle centinaia di migliaia di cittadini che in queste settimane hanno sottoscritto le petizioni e testimoniato la loro indignazione a Governo e politica».
Determinante, denunciano le associazioni ambientaliste in una nota, «il cambio di posizione del Governo, che cedendo alle pressioni dei senatori filo venatori, ha in extremis modificato il testo originale del decreto 91 che prevedeva il divieto di cattura e la limitazione della detenzione dei richiami vivi». Le associazioni Animalisti italiani, Cabs, Enpa, Lac, Lav, Lipu-birdlife Italia, Oipa e Wwf Italia parlano di «una delle pagine più penose degli ultimi anni”. «Determinante, inoltre, il voto dei senatori del Pd, che con le encomiabili eccezioni di Laura Puppato e Monica Cirinnà, hanno votato compatti, su indicazione di partito, a sostegno di una delle pratiche più violente e subdole a danno degli uccelli selvatici». Contrari inoltre M5S e Sel «Si tratta di una delle pagine più penose degli ultimi anni, sotto il profilo del buon governo, della considerazione della natura, del riguardo ai cittadini italiani e del rispetto per le regole comunitarie - dichiarano le associazioni - Il Presidente Renzi e il Governo italiano entrano in Europa, per il semestre di Presidenza, con l’eredità di una procedura di infrazione aggravata, un deferimento alla Corte di Giustizia che da ieri è più vicino e con il fardello vergognoso della tortura legalizzata a milioni di piccoli uccelli migratori». «Tuttavia non è finita qui. Lavoreremo senza un attimo di sosta perché l’Europa punisca duramente l’arroganza italiana e la barbarie dei richiami vivi sparisca definitivamente dalla storia del nostro Paese».
(Fonte: Adnkronos)