venerdì 13 giugno 2014

I gruccioni: variopinti acrobati dei cieli


Pensate a una famiglia di uccelli la cui livrea rifletta quasi tutti i colori dell’arcobaleno.
 Quando volano possono superare alcuni degli insetti più veloci.
 Per giunta alcuni di loro sono tra le poche specie di uccelli che formano gruppi familiari i cui componenti si aiutano a vicenda nell’allevare i piccoli.
 Queste sono solo tre delle molte caratteristiche che rendono affascinanti i gruccioni. La prima cosa che richiama l’attenzione dei bird watcher, però, sono i colori sgargianti di questi uccelli. 
Molti uccelli insettivori hanno colori poco appariscenti e passano inosservati. 
I gruccioni invece hanno un eccezionale piumaggio dai colori vivaci e compiono acrobazie aeree che pochi dimenticheranno.
 Il piumaggio può essere verde, azzurro, rosso e giallo, nelle sfumature più brillanti.
 Alcune specie, come il gruccione europeo, sfoggiano tutti questi colori e altri ancora! E a una specie che vive in Australia, il gruccione ornato australiano, è stato appropriatamente dato il nome di uccello arcobaleno.
 I gruccioni vivono in molte parti di Africa, Asia, Australia ed Europa meridionale.
 Dato che è raro vederli in cattività, devono essere ammirati nel loro habitat.
 “Osservare questi uccelli temerari e vigorosi è uno spettacolo”, dichiara una pubblicazione on-line. “Poiché molte specie sono piuttosto a loro agio in presenza dell’uomo, non mancano le opportunità di scattare fotografie”. 


I gruccioni imparano a cacciare gli insetti in volo. 
Dal momento che le loro prede preferite sono insetti veloci, come api, vespe e calabroni, devono essere sia veloci che agili.
 Anche avere una vista acuta aiuta.
 Il gruccione europeo riesce a scorgere un’ape o una vespa a cento metri di distanza.
 Per catturare la preda alcuni gruccioni si lanciano in picchiata e piombano sull’insetto.
 In genere, però, preferiscono posarsi su un ramo grande e avventarsi sugli insetti che passano.
 Altre specie impiegano una tecnica ancor più sofisticata: volano prima furtivamente dietro e sotto l’insetto, dove non possono essere visti, spesso arrivando quasi a toccare il suolo. Poi accelerano leggermente, alzano la testa e con il lungo becco catturano la preda nell’aria. 


Per volare rapidamente è necessario tenere le penne sempre in buone condizioni, e il gruccione ha tutta una serie di tecniche per rimuovere i parassiti e mantenere pulito il piumaggio. 
Non si tratta di una cosa di poco conto. 
Di solito il gruccione dedica un decimo della giornata a questi “trattamenti estetici”. 
Al mattino i gruccioni si mettono al sole per riscaldarsi, e nel frattempo di solito si lisciano le piume. A quanto pare il calore del sole rende più attivi i parassiti e ne facilita l’eliminazione.
 Ad alcune specie di gruccioni piace stare al sole in gruppo e diversi di loro assumono la stessa posizione. Con il dorso esposto al sole e le ali spiegate, somigliano a un gruppo di turisti sulla spiaggia.
 Il bagno è meno frequente e di solito consiste in una breve immersione durante il volo.
 Dove non c’è acqua ai gruccioni tocca fare bagni di sabbia, dopo di che si dedicano a lisciarsi le penne e a strofinarsi. 
Questa abitudine quotidiana è il modo principale per eliminare i parassiti, che sono un problema costante per gli uccelli che scavano il loro nido nel terreno, come i gruccioni.


La maggior parte dei gruccioni sono gregari per natura.
 Nel periodo della riproduzione diverse specie si riuniscono in branchi numerosi, fino a 25.000 uccelli. 
Spesso si ritrovano lungo le rive dei fiumi, dove possono scavare facilmente i loro nidi nel terreno. 
Il fatto di nidificare in colonie numerose è una protezione supplementare contro i predatori, mentre la stretta collaborazione permette ai gruccioni di localizzare le zone dove trovare rapidamente cibo in abbondanza. 
Anche quando sono alla ricerca di cibo i gruccioni rimangono in gruppo e mantengono i contatti emettendo grida acute.
 In alcune specie, come il gruccione frontebianca, tutta la famiglia collabora nell’allevare i piccoli. Di solito gli aiutanti sono altri pulcini degli stessi genitori, e la loro collaborazione permette di allevare una quantità doppia di uccellini. 
Ai gruppi familiari di gruccioni piace particolarmente starsene appollaiati insieme. Ciascun uccello si posa così vicino all’altro da dare l’impressione che vogliano farsi una foto insieme.
 A volte parecchi uccelli si raggruppano sullo stesso ramoscello. Nelle notti fredde, questa abitudine mantiene costante il loro calore corporeo.


Di recente i gruccioni hanno cominciato a nutrirsi di locuste, specialmente nell’Africa occidentale, dove le distruttive locuste migratorie abbondano.
 Il gruccione scarlatto ha perfino cambiato il suo comportamento nel periodo riproduttivo e in quello migratorio per sfruttare questa abbondanza di cibo. 
A ogni modo i gruccioni hanno una debolezza: sono ghiotti di api, il loro cibo preferito. Perciò non sono certo gli uccelli più amati dagli apicoltori. 
D’altra parte forniscono pure un servizio utile in quanto si nutrono anche di vespe e calabroni che a loro volta vanno a caccia di api, e in autunno si nutrono delle api vecchie che potrebbero trasmettere malattie contagiose nell’alveare.

Quando catturano insetti muniti di pungiglione, come api e vespe, i gruccioni stanno attenti a non divorarli prima di avere eliminato il loro veleno. Di solito si posano su un albero e schiacciano l’addome dell’insetto contro il ramo per espellere il veleno.
 Per evitare schizzi di veleno chiudono addirittura gli occhi per qualche momento.

In Russia la miniera di sale dai colori psichedelici



Uno spettacolo per gli occhi, creato dalla Natura.
Un posto difficile da immaginare sulla Terra eppure esiste.

 

Si trova in Russia, nelle profondità della città di Ekaterinburg la grotta di sale più colorata del pianeta.



Le pareti di questa miniera di sale abbandonata sono interamente coperte da motivi psichedelici, creati dagli strati naturali di carnallite, un minerale utilizzato nella produzione di fertilizzanti vegetali.
Le tonalità vanno dal giallo al bianco e al rosso rossastro, ma a volte possono assumere sfumature di blu o addirittura essere completamente prive di colore

.

Una piccola parte delle miniere di carnallite sono in uso, ma la maggior parte dei passaggi è chiusa e off-limits al pubblico senza un permesso speciale del governo. 



Ad esplorarle è stato il fotografo Mikhail Mishainik, che ha trascorso oltre 20 ore a girovagare nel labirinto poco illuminato, a 200 metri di profondità.



Le miniere sono enormi e alcuni tratti si estendono per chilometri in larghezza e lunghezza, racconta al DailyMail il fotografo.
Un unico tunnel può essere lungo oltre 6,4 km.
“È difficile descrivere come ci si sente quando ci si trova così in profondità, si perde la cognizione del tempo e l'aria è molto secca, si ha sempre sete”.



Una meraviglia che davvero pochi hanno la possibilità e la fortuna di ammirare ma non è di certo l'unica.
In Romania, una vecchia miniera di sale, Salina Turda, è stata trasformata in un parco divertimenti 



Francesca Mancuso

Foto: DailyMail

Rifiuti spaziali: ecco la mappa di quelli in orbita attorno alla Terra

Gravity, è solo un film?
Falso!
Se è vero che le misure di sicurezza della Stazione Spaziale Internazionale sono molto elevate, lo è altrettanto il numero di rifiuti spaziali che gironzola attorno alla Terra.
Dal 1957, il lancio del primo volo spaziale, l'uomo ha iniziato a lasciare dietro di se una grande quantità di rifiuti.
Adesso è alla ricerca di un modo per ripulire il cielo, con soluzioni comunque dispendiose.



Volete vedere in tempo reale quali sono i satelliti funzionanti e quelli invece ormai diventati spazzatura?
Ormai si parla di quantità impossibili da determinare con precisione.
Orbital Objects ha provato però a localizzare tutti i satelliti, quelli attivi, quelli inattivi e quelli ormai distrutti.
Quelli funzionanti sono stati contrassegnati da un puntino verde, quelli inattivi da uno grigio e detriti spaziali sono tracciati in rosso.

Le immagini, anche a colpo d'occhio, danno subito l'idea della marea di rifiuti che orbita sopra le nostre teste. 

È stato stimato che ci sono circa 20.000 pezzi di detriti più grandi che galleggiano nella bassa orbita terrestre.
Tale rifiuti possono includere frammenti di satelliti o veicoli spaziali, veicoli spaziali non funzionanti o veicoli di lancio abbandonati.
Solo nel 2008, i detriti hanno costretto la Stazione Spaziale Internazionale a spostarsi cinque volte per mettersi al riparo dal rischio di collisioni.
È accaduto anche lo scorso marzo, quando la ISS è stata costretta a una manovra d'emergenza.
Francesca Mancuso

Università occupata dai Rom: padroni di bagni e spazi comuni .....

Il rettore magnifico  è l'organo monocratico posto al vertice di un'università.
In questa università c'è?
e se c'è che fa?????
Ragazze molestate: l’università è una dependance del campo nomadi
Foto dall’università di Roma Tre occupata dagli zingari che si sono impossessati dei bagni e degli spazi comuni













Questa è la Facoltà di Ingegneria di Roma Tre.
In realtà una appendice del campo nomadi.
Secondo le denuncia, sono stati informati il Governo, il Sindaco.
Ma nessuno fa nulla, e gli zingari hanno il pieno controllo della facoltà.
Ne utilizzano i bagni, importunando le ragazze, rubano suppellettili e girano indisturbati dentro e fuori l’ateneo.
Gli studenti, soprattutto le studentesse, sono a rischio.
C’è poi il problema igenico di individui con incidenza di TBC ed Epatite a livelli da emergenza sanitaria.
IO, MANDEREI IL CONTO A MARINO E ALLA BOLDRINI…..!!!!!



Per approfondire Leggere in questo sito l'articolo

http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/denuncia-studenti-roma-tre-vittime-nomadi-ester-palma-corriere-della-sera-1891445/