giovedì 8 maggio 2014
La bellissima razza Moroseta
La Moroseta è una razza di pollo ornamentale originaria dell'Asia conosciuta e allevata in tutto il mondo.
Si tratta di una razza unica al mondo grazie a due caratteristiche eccezionali che la rendono inconfondibile: pelle nera e piumaggio serico, ovvero setoso, simile alla vista e al tatto al pelo dei mammiferi.
Le origini esatte della razza sono sconosciute, anche se vari autori e storici, tra cui Marco Polo, l'hanno menzionata nei loro scritti.
È un pollo piccolo e leggero, dotato di cinque dita e anche di ciuffo sul capo e zampe piumate.
La razza è allevata in molte varietà di colore, tra cui la Bianca è la più diffusa, e grazie al suo aspetto e al suo carattere docile ha avuto successo in tutto il mondo come animale da compagnia e volatile ornamentale.
L'esatto luogo di provenienza e la nascita della razza sono sconosciute, anche se la maggior parte delle fonti attribuiscono alla Cina la paternità, mentre altre fonti ipotizzano un'origine nel Sud-est asiatico.
Le prime fonti scritte che parlano di un pollo simile alla Moroseta risalgono ai diari di Marco Polo, il quale scrisse nel XIII secolo di aver visto dei polli con piumaggio simile a lana durante i suoi viaggi in Asia.
L'esploratore vide questi polli nel Reame di Fugiu, che corrisponde all'attuale provincia del Fujian che ha per capoluogo Fuzhou, e più precisamente nella città di Quenlinfu (oggi Jian'ou).
Così scrisse a proposito della città visitata ne Il Milione:
“E havvi belle donne, e havvi galline che non hanno penne, ma peli come gatte, e tutte nere, e fanno uova come le nostre, e sono molto buone da mangiare.” (cxxxiv Del reame di Fugiu - Il Milione)
Nel 1599 il naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi pubblicò un trattato sui polli domestici in cui parla di polli con piumaggio simile a lana e pelo identico a quello di un gatto nero.
Citando Marco Polo, Aldrovandi descrisse così queste galline: "Sono rivestite come di lana, per cui sono dette lanose, alcune sono ricoperte di peli, come quelle che si possono trovare nella città di Quelim - Quenlinfu, Kien-ning Fu - nel regno di Mangi, rivestite di peli neri come quelli di un gatto, le quali depongono come le nostrane, e danno una carne buona da mangiare." (Libro XIV - Ornithologiae tomus alter)
Aldrovandi inoltre cita anche la testimonianza diretta di Odorico da Pordenone, che vide polli simili alla Moroseta durante la sua lunga
permanenza in Cina.
Così scrisse Odorico: “Partendomi di questa terra [dall’odierna Quanzhou] venni verso oriente a una città che si chiama Fozo, che gira ben trenta miglia: Quivi sono i maggiori galli del mondo, e le galline bianche come neve: ma non ànno penne, ma lana a modo di pecore.” (Memoriale Toscano, 33)
I polli Moroseta arrivarono in Occidente grazie alla Via della seta, e inizialmente vennero commercializzate come incroci tra polli e conigli, dando il via a molti miti riguardanti la razza.
Negli Stati Uniti d'America vennero ufficialmente riconosciute nel 1874 con la pubblicazione del primo Standard of Perfection.
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo la Moroseta conquistò rapidamente le simpatie degli avicoltori di tutto il mondo, diventando una delle razze avicole ornamentali più diffuse e allevate.
Oggi la Moroseta è spesso allevata come animale da compagnia, grazie al suo carattere docile e affettuoso, e anche come balia per specie avicole più delicate.
Le femmine sono infatti ottime chiocce, capaci di sostenere più di una covata nel corso di un anno.
Gli uccelli sui fili
Un giorno il regista e musicista Jarbas Agnelli stava leggendo il giornale quando vide una foto di uccelli sui fili elettrici. Notò che le posizioni degli uccelli sembravano un pezzo di notazione musicale. Da questa sorprendete visione, Jarbas si è ispirato per comporre una canzone usando esattamente la posizione degli uccelli, trascrivendone le corrispettive note musicali: era curioso di vedere che melodia avevano "creato" i simpatici pennuti... il risultato è sorprendente!
Se è proprio vero che la matematica è presente ovunque nella natura, e che la musica E' matematica... direi che c'è qualcosa di misterioso e favoloso che regge le leggi dell'universo.
Nulla è a caso
Il punto di vista di Gino Strada.....assolutamente condivisibile
- 400 persone detengono il 40% ricchezza mondiale
- 2 miliardi di persone campano con 2 euro al giorno
- 1750 miliardi di dollari spesi in armamenti ogni anno nel mondo
- 80 miliardi/anno in Italia se si tagliano le armi e il profitto alla sanità (multinazionali chimiche e farmaceutiche)
Gli hanno chiesto di entrare in politica ....HA DETTO NO!!!!
IO LO VORREI COME PRESIDENTE A PIENI POTERI
La spettacolare fiorescenza della Tillandsia cyanea
Questa bellissima pianta perenne fa parte della famiglia delle Bromelliaceae, è una erbacea sempreverde con una grande versatilità che la rende appropriata alla vita in appartamento, ma che si può ben adattare anche all’aria aperta nelle zone a clima mite.
Il fiore è la vera particolarità di questa specie, perché oltre ad essere molto grande, è anche vivacemente colorato con tonalità dal rosa al viola.
La fioritura avviene una sola volta nel corso della vita della pianta, però ha una durata che può arrivare fino a 4 mesi.
L’involucro esterno del fiore, una volta giunto a maturazione si apre e mostra i veri fiori della pianta che sono di colore azzurro. Questa pianta ha provenienza dai climi tropicali dell’America centrale ed è solo una delle circa 500 specie che compongono la famiglia delle Bromeliaceae. Questa specie, come molte altre, presenta foglie strette e lunghe (fino a 40 cm.) e larghe circa 2,5 cm. disposte a forma di rosetta compatta, dalla quale si innalza il fusto che sostiene l’infiorescenza a spiga.
Il fiore ha una lunghezza di circa 10-15 cm, una forma ellittica e un apice tronco.
La temperatura ottimale è quella in appartamento, con un tasso di umidità abbastanza elevato, non vive a temperature inferiori ai 15°. La Tillandsia ama l’esposizione molto luminosa, ma non a contatto diretto con i raggi solari.
Durante il periodo vegetativo va annaffiata fino ad una volta al giorno, mentre in inverno le annaffiature vanno ridotte drasticamente, occorre mantenere il terreno appena umido e provvedere a frequenti spruzzature di acqua non calcarea per aumentare il grado di umidità.
La moltiplicazione della Tillandsia avviene, in primavera, staccando i polloni alla base, prodotti dopo la fioritura e mettendoli a radificare in un nuovo vaso.
In questo primo momento di radificazione, l’umidità gioca un ruolo fondamentale, deve essere mantenuta costantemente alta.
I megaliti Stele del Cervo in Mongolia
Le Stele del Cervo sono un complesso di megaliti istoriati situati in Mongolia; il nome deriva dal fatto che sulla loro superficie sono stati scolpiti dei cervi volanti. Il loro scopo e i loro creatori sono sconosciuti.
Gli archeologi hanno rinvenuto ben 500 pietre similmente istoriate in tutta la Mongolia.
Tuttavia, nelle rovine dei Cimmeri spesso sono state rinvenute pietre incise con gli stessi motivi, ed è noto che questa popolazione penetrò anche in Mongolia.
I Cimmeri del 1° millennio a.C. lasciarono un piccolo numero (circa dieci esemplari noti) di stele di pietra nello stile distintivo della cultura kurgan.
Altre quattro o cinque "Stele del Cervo" risalenti al medesimo periodo sono note nel Caucaso settentrionale.
Queste stele sono state probabilmente erette in origine dai popoli nomadi dell'età del bronzo intorno al 1.000 a.C. anche se ulteriori ricerche sembrano supportare l'ipotesi dell'origine cimmerica.
Le culture posteriori hanno spesso riutilizzato le stele nei loro tumuli funerari (noti come khirigsuurs) o per altri scopi.
Moderni vandali hanno anche contraffatto e saccheggiato le pietre.
Sulle stele, oltre alle immagini di cervi volanti, si possono notare un cerchio nella parte superiore e nella parte inferiore un coltello e cintura stilizzati; questo ha fatto supporre che i manufatti rappresentassero persone molto importanti.
Raramente, su alcune stele, si trova scolpito anche un volto nella parte superiore.
La stele più alta rinvenuta misura 4,5 metri.
Fonte : wikipedia
Cina, il meraviglioso fenomeno delle alghe blu fosforescenti
Dalla Cina arrivano queste incredibili immagini.
Ecco le alghe fosforescenti che illuminano il mare di notte.
Ecco le alghe fosforescenti che illuminano il mare di notte.
Da ogni forma di vita dipende un altra specie compresa la nostra
Ogni forma di vita fa parte di un circuito biologico naturale estremamente utile
Tutte le forme di vita esistenti in natura dipendono le une dalle altre L'esempio dei lombrichi è importante perché essi creano l'umus, che fa crescere le piante da cui nascono fiori e frutti che, a loro volta sono utili agli insetti che se ne nutrono, ma restituiscono l'impollinazione e quindi servono per la propagazione della vita, i frutti vengono mangiati anche dagli animali, che restituiscono alla terra i semi con le loro deiazioni.
L'uomo è in cima alla piramide biologica ma a differenza di tutti gli altri è solo un fruitore non rende nessun servizio alla natura.