venerdì 25 aprile 2014
E' la stagione delle processionarie : facciamo attenzione ai nostri cani
Se non celassero un pericolo mortale per i cani, attenderemmo senza troppa attenzione che da bruchi diventino farfalle.
La processionaria è infatti un lepidottero che dopo lo stato di larva diventa crisalide e poi farfalla.
Prima di ciò, però, può diventare letale per i cani.
In questo periodo infatti la maggior parte delle uova si è già dischiusa ed il pericolo per gli amici a quattro zampe diventa reale e imminente.
La processionaria infatti cammina “in processione” e può attirare l’attenzione dei cani che si approssimano per giocarci con le zampe e con il muso. Ed è qui che risiede il pericolo, perché il bruco ha il corpo ricoperto di peli urticanti che se entrano in contatto con la lingua dell’animale provocano una violenta reazione infiammatoria che danneggia il cavo orale e, in misura minore, esofago e polmoni. Il cane potrebbe vedersi ingrossare la lingua al punto tale da portarlo al soffocamento.
Il tessuto cellulare potrebbe distruggersi al punto tale da portare ad un processo di necrosi della lingua e alla perdita di alcune sue parti.
I sintomi sono intensa salivazione, perdita di vivacità, inappetenza, vomito, diarrea anche emorragica e febbre.
Dal momento che il processo infiammatorio cresce nel giro di pochi minuti, il soccorso deve essere immediato e si basa sulla rimozione dell’agente infiammante e su una soluzione di acqua e bicarbonato da far bere in quantità maggiore possibile.
Nel caso in cui il nostro amico dovesse rifiutare di bere spontaneamente, è possibile utilizzare una siringa senza ago carica della soluzione, in modo tale da poter essere spruzzata all’interno del cavo orale anche a bocca chiusa (spruzzando l’acqua sotto alle labbra ai lati della bocca).
Se disponibile al momento dell’infiammazione, è possibile usare anche cortisone per fermare il gonfiore ed evitare lo shock anafilattico.
A ciò si devono aggiungere antibiotici per contrastare la diffusione batterica.
In ogni caso, prestato il primo soccorso è necessario portare il cane in una clinica veterinaria.
Fonte : http://scienze.fanpage.it
L'energia è il tutto
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Non c'è un'altra via.
Questa non è filosofia.
Questa è fisica.
Albert Einstein
EURO SI O NO
Ormai sempre più persone iniziano a sostenere che bisogna uscire dall'euro.
Pian piano sta crollando quel muro di gomma che è stato innalzato dai dogmi della nuova disciplina feudale monetarista che da sempre sostiene in maniera molto miope e radicata, che un'eventuale uscita dall'euro comporterebbe il collasso assoluto, facendo leva su del vergognoso e criminale terrorismo psicologico.
Anche le più rigide cattedre accademiche si spaccano in due.
Chi vede l'euro come un buon progetto, ma mal strutturato (o un buon progetto con un'Italia mal strutturata internamente) e chi invece vede nel progetto euro un progetto sempre ben strutturato, ma non per i bene dei paesi europei, ma per il bene di un cartello oligarchico di speculatori dell'alta finanza che hanno tutto l'interesse a distruggere nazioni come la nostra per incrementare i loro affari.
Si evince da entrambe le posizione che l'euro non è certo un vantaggio per noi
Dinanzi a ciò bisogna fare una breve considerazione: e informare su cosa significhi realmente uscire dall'euro ritornando ad una moneta sovrana.
Anche da parte di molti anti-euro c'è una confusione abissale su tale tema.
Nessuno dice che se oggi usciamo dall'euro e ritorniamo a battere moneta, domani la crisi finisce e l'Italia ritorna ad essere il paese delle meraviglie.
Sarebbe sciocco pensarlo e stupido sostenerlo.
Innanzitutto uscire dall'euro non è così semplice come si crede e richiederà l'intervento di un gruppo di esperti qualificati in grado di guidare l'Italia fuori da questo incubo economico.
Molti pensano che abbandonare l’Eurozona e ritornare alla Lira significhi semplicemente dire all'Ue che noi oggi molliamo l'euro e che da domani torniamo a battere una nostra moneta sovrana.
Non è così.
Uscire dall'euro significa rompere drasticamente gli obblighi italiani firmati e ratificati dai traditori della Patria che hanno consegnato "legalmente" e "giuridicamente" la nostra penisola all'Europa dei tecnocrati dell'eurozona.
Sul discorso del cambio, come ha detto l'economista Borghi pochi giorni fa in tv, basterebbe fare un passaggio concordato di 1 a 1. Ciò non comporterebbe grandi cambiamenti sotto quel punto di vista.
Per questo riguarda il resto, uscire dall'eurozona significherà fare default in euro togliendo la capacità all'Italia di ottenere qualsiasi tipo di prestito in euro. Il debito che avevamo in euro verrà riconvertito in nuove lire che inizialmente grazie al default varranno molto poco, portando il debito ad un drastico aumento.
La Germania inizierà i ricatti sul piano commerciale, molti ritireranno i propri investimenti e via dicendo.
Successivamente bisognerà rinegoziare i crediti con i privati convincendoli a prendere ciò che passa il convento; e anche in quella situazione non sarà una passeggiata.
Le banche italiane ne risentiranno trascinandosi dietro quelle europee e tanto altro.
Quindi chi come me sostiene che bisogna uscire dall'euro, deve sapere che tale scelta avrà delle conseguenze sull'economia italiana non indifferenti (ma pur sempre meno dannose delle politiche di austerità).
Successivamente però, cosa succede? Innanzitutto chi dice che con una nuova valuta non saremo più in grado di acquistare materie prime, deve sapere che le materie prime sono acquistabili con qualsiasi valuta al mondo. E normalmente in dollari.
Chi invece sostiene che ritornando alla lira saremo divorati dall'inflazione, documenta di non conoscere l'inflazione perché:
1° Il pericolo inflattivo in una moneta sovrana è facilmente controllabile mediante la tassazione e altre 1000 manovre.
2° la svalutazione non c'entra nulla con l'inflazione
3° l'inflazione può nascere da shock esogeni o dovuti alla domanda. La moneta sovrana non c'entra nulla con l'inflazione, se questa viene utilizzata con criterio.
A parte questo, successivamente succederà che i mercati, non essendo legati ad alcuna corrente morale e ideologica, capiranno che l’Italia avrà di nuovo una sua moneta sovrana e che quindi avrà recuperato la capacità di poter garantire pagamenti puntuali sui propri Titoli di Stato senza bisogno di dipendere da nessuno.
Il debito italiano che si era mutato in lire e che era salito alle stelle non conterà più, visto che saremo sempre in grado di onorarlo.
I creditori scottati dal precedente default, sapranno che non ci sarà più alcun rischio nell'investire sulle nuove Lire, visto che saranno sempre onorate.
Ciò riporterà la fiducia dei mercati portando i tassi delle nuove lire a scendere drasticamente ridando ossigeno all'economia italiana che da anni veniva soffocata dall'eurozona.
Di conseguenza gli stessi mercati vedranno che l'Italia, grazie alla sua nuova lira sovrana, sarà ritornata a spendere a deficit che non è mai stato un male per una nazione sovrana, anzi, il contrario; proprio come non è mai stato un male il debito pubblico.
Tale condizione riporterà la capacità dell'Italia di investire per nuove infrastrutture, per il patrimonio artistico, per la modernizzazione, per la sanità, per l'istruzione, per la creazione di posti di lavoro per i disoccupati etc, incentivando di nuovo anche la capacità di investire, produrre, risparmiare e via dicendo, riportando denaro nelle riserve delle ex banche che erano state bastonate. Vedendo tutto ciò, i mercati, che non sono stupidi, inizieranno a guardare la nostra penisola con grande interesse, portandoli a voler investire su di noi comprando nuovi titoli che, con la nuova lira, saranno sempre onorati.
Quindi chi sostiene che uscire dall'euro non è possibile, deve sapere che uscire dall'euro si può; e chi sostiene che bisogna uscire dall'euro, deve sapere che tale scelta avrà delle ripercussioni a breve termine.
Un breve periodo in cui bisognerà "stringere la cinghia"; ma questa volta NON per il bene dell'europa delle banche, ma per il bene dell'Italia, ritornando ad essere il paese che nonostante l'uscita della 2° guerra mondiale è diventata dal nulla la 4° potenza economica al mondo.
Abracadabra
Il termine “magico” più usato di sempre, soprattutto nei giochi per bambini, è «Abracadabra».
Questa formula, stando alle ricerche di moltissimi studiosi, deriverebbe da un antichissimo culto iranico vicino allo gnosticismo ove veniva venerata un’entità solare chiamata Abraxas (Ἀβρασάξ). Secondo alcune correnti della demonologia cristiana Abraxas sarebbe uno dei demoni più potenti dell’Inferno; viene raffigurato con testa di gallo, corpo di donna e serpenti al posto degli arti inferiori
Jellyfish lake: il lago delle meduse (Palau)
Il Lago delle Meduse si trova sull’isola di Eli Malk nella repubblica di Palau.
Ventimila anni fa queste meduse furono intrappolate in un bacino naturale dell’isola quando l’oceano si ritirò.
Per migliaia di anni senza che i predatori le cacciassero, queste meduse sono evolute in una nuova specie e hanno perso le loro capacità urticanti non dovendosi più difendere da eventuali aggressori. Queste meduse oggi sono innocue per l’uomo, ma persone con una pelle particolarmente sensibile potrebbero provare dolore venendo in contatto con loro.
Chi e’ allergico dovrebbe comunque indossare una muta o degli abiti protettivi.
Queste affascinanti creature sopravvivono in una relazione simbiotica con delle alghe che vivono al loro interno.
Durante la notte, le meduse scendono nelle profondità del lago dove le alghe si nutrono.
Durante il giorno le meduse tornano in superficie seguendo il sole attraverso il lago in una migrazione di massa.
Attraverso la fotosintesi le alghe convertono l’energia del sole in zuccheri di cui si nutrono le meduse.
Non e’ possibile fare immersioni nel lago perché lo strato nutritivo, da 15 metri di profondità in poi, contiene solfuro di idrogeno altamente tossico per le persone.
Se un sub dovesse scendere in questo strato, le tossine potrebbero entrare nel corpo attraverso la pelle e questa esposizione potrebbe essere letale.
In ogni modo, lo snorkeling e’ assolutamente sicuro e se un giorno ti dovessi trovare a Palau, dovresti andare in questo posto speciale. L’esperienza di nuotare tra milioni di meduse e’ un po’ surreale e Palau e’ l’unico posto al mondo in cui lo puoi fare.
Miyajima, l'isola dei cervi che ormai muoiono di fame
Quando si arriva nella bellissima isola sacra giapponese di Miyajima, a poco meno di un'ora di aliscafo da Hiroshima, i primi a dare il benvenuto sono i cervi, che qui sono liberi di circolare.
Sono considerati messaggeri degli Dei e ormai sono talmente addomesticati da chiedere con simpatica insistenza cibo ai turisti. Ma ad oggi sono in grave pericolo: i cervi di Miyajima stanno morendo di fame.
Sopravvissuti negli ultimi decenni anche, e soprattutto, grazie a cracker e altri alimenti forniti dalla gente del posto e dai visitatori, oggi non possono più essere nutriti: nel tentativo di ridurre la loro popolazione, il governo ha deciso di vietare l'alimentazione da parte dell'uomo.
I funzionari della città di Hatsukaichi hanno approvato una legge nel 2008, con lo scopo di riportare gli animali nel loro stato naturale, facendoli tornare selvatici e riducendoli di numero. Ma il problema è che ormai i cervi non sono più in grado di badare a se stessi in un ambiente forestale.
A peggiorare le cose, c'è anche la mancanza di vegetazione.
Insomma, gli animali sacri e intoccabili non possono più nutrirsi.
Totalmente abituati a essere nutriti dagli esseri umani e privi di piante, si sono rivolti alla spazzatura come loro principale fonte di sostentamento.
A volte arrivano a mangiare perfino sassi e sacchetti di plastica.
Sono così disperati che divorano qualsiasi cosa - abbigliamento, cinghie delle macchine fotografice, biglietti, mappe e passaporti.
Gli attivisti per i diritti degli animali in tutto il Giappone stanno cercando di ottenere giustizia e un trattamento più compassionevole per queste bellissime creature. Hanno raccolto anche le firme, ma la città ha respinto tutte le petizioni.
Alcuni veterinari si sono offerti per sterilizzare o castrare gli animali gratis, ma i funzionari hanno fatto orecchie da mercante a ogni tipo di suggerimento.
L'isola dei cervi non è più un paradiso.
Tratto da : http://greenme.it