domenica 26 gennaio 2014
Chamonix, un passo nel vuoto: la cabina in vetro a 4000 metri
Un cabina in vetro a 3842 metri di altezza: si chiama 'Un passo nel vuoto', un'installazione realizzata sulla cima dell'Aiguille du Midi, a Chamonix, alpi francesi. Vista mozzafiato e esperienza da brivido, perché si sta letteralmente sospesi sullo strapiombo. 1000 metri di vuoto tra i nostri piedi e la roccia. L'armatura di metallo e le cinque pareti di vetro sono state realizzati e testate per resistere alle basse temperature e al vento.
Il gatto Blu di Russia
La tradizione vuole che abbia fatto il proprio arrivo in Europa trasportato da marinai che partivano dalla Russia settentrionale. Non disponiamo di alcun dato certo che ci parli della sua origine, per quanto fin dal 1300 poeti scandinavi lo citino nelle proprie opere. Si tratta di norma di ringraziamenti rivolti al gatto che pare fosse il terrore dei topi di campagna.
La razza fu particolarmente cara ai Zar, tanto che Nicola I ne collezionò diversi esemplari. Gli annali ricordano di come consentisse ai gatti di dormire con i propri figli. Pare si fosse convinti che il blu di Russia fosse capace di allontanare gli spiriti cattivi.
Dotato di un caratteristico pelo color blu sfumato di grigio, a rendere famosa questa particolare razza ci pensa l'espressione del viso e della bocca che pare quasi sorrida, ricordando a detta di alcuni, il sorriso della Gioconda. La taglia del gatto è media e la testa cuneiforme, con mento spigoloso e occhi a mandorla. Questi devono essere necessariamente verdi senza alcuna ombreggiatura di giallo. Le orecchie sono larghe e sottili verso le punte, tutte coperte di un morbido e fine pelo. La coda si presenta grossa alla base e sottile verso la punta e il pelo è folto e corto.
Quando si pensa ad un gatto d'appartamento, si pensa certamente al blu russo. E' silenzioso, miagola in maniera discreta e non è mai invadente. Non ama stare all'aperto per quanto sopporti bene il freddo e non soffre la solitudine.
Socievole con i suoi simili, è capace di coabitare con altri animali domestici. Sceglie, all'interno della famiglia il proprio punto di riferimento e ne diventa la discreta ombra. Elegantissimo, il gatto non è il compagno di giochi ideale per i più piccoli.
Dotato di sottopelo, il consiglio è quello di pettinarlo almeno una volta alla settimana, non troppo energicamente per evitare che il mantello si drizzi, e di accarezzarlo con la spazzola da prima in contro pelo e poi nel verso del pelo. Per rendere il manto più lucido è consigliabile usare una pelle di daino umida.
Fonte : mille-animali
I DUE VASI - Fiaba cinese
Un'anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all'estremità di un palo che portava sulle spalle.
Uno dei vasi era perfetto, mentre l’altro aveva una crepa: alla fine della lunga camminata dal ruscello verso casa, il primo era sempre pieno d'acqua, mentre quello difettoso arrivava mezzo vuoto.
Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solamente un vaso e mezzo d'acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati, ma il povero vaso incrinato si vergognava terribilmente del proprio difetto, ed era avvilito di saper svolgere solo la metà del suo compito.
Finalmente trovò il coraggio di parlare con l’anziana donna:
"Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che tanta acqua fuoriesca lungo la strada verso la vostra casa".
La donna sorrise: "Hai notato che dal tuo lato del percorso ci sono dei fiori mentre dall’altro non ci sono?
È perché io ho sempre saputo della tua perdita, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero e ogni giorno facendo questo tragitto tu li hai innaffiati.
Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola.
Se tu non fossi come sei, non avrei mai avuto la loro bellezza a rallegrare la mia casa".
Ciascuno di noi ha dei difetti.
Ma sono proprio questi a rendere la nostra convivenza varia, interessante e degna di essere vissuta.
Devi solo essere capace di accettare ciascuno per quello che è, e vedere il meglio che c'è in lui.
PER UNA IPOTESI DI CITTADINANZA
Ovunque, nella parte ‘sviluppata’ e opulenta del pianeta, si moltiplicano i sintomi dell’allontanamento delle persone dalla politica, della crescita dell’apatia politica e del calo d’interesse per il funzionamento del processo politico.
Ma la politica democratica non può sopravvivere a lungo di fronte alla passività dei cittadini che si alimenta dell’ignoranza e dell’indifferenza politica.
Le libertà dei cittadini non sono beni acquisiti una volta per tutte, non sono al sicuro se rinchiuse in casseforti private.
Esse sono piantate e radicate in un suolo sociopolitico che richiede di essere concimato quotidianamente ed è destinato a inaridirsi e sbriciolarsi se non viene coltivato giorno dopo giorno dalle azioni informate di un pubblico competente e impegnato.
Non sono soltanto le abilità tecniche a dover essere aggiornate continuamente, non è soltanto la formazione orientata al lavoro a dover essere permanente.
Ne ha bisogno, e con urgenza ancora maggiore, anche la formazione alla cittadinanza”.
A più di quarant’anni di distanza, il messaggio profetico di don Milani e quello allarmato di Bauman si rincorrono nel senso e nella lettera.
Se il primo ci giunge come anelito e speranza di un mondo ancora in costruzione, il secondo ci colpisce con la forza greve di una sconfitta e di una disillusione.
Il pericolo che incombe è quello della perdita di un bene tanto faticosamente conquistato.
La scuola può fare qualcosa?
“La scuola serve a promuovere le abilità di tutti e di ciascuno.
E le materie, le stesse materie scolastiche, a che servono se non a migliorare l’individuo?
Con tutto il rispetto, le materie che contribuiscono a fare il programma, non varrebbero la carta in cui sono scritte se non servissero a far diventare migliori gli alunni, a formare un cittadino ‘democratico’ consapevole dei propri diritti e dei propri doveri e, soprattutto, capace di pensare agli altri”.
L’urgenza di costruire una palestra di democrazia è sentita anche a livello istituzionale.
Con la nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione” abbiamo la possibilità di dare una risposta a questa esigenza di democrazia e partecipazione.
In una nota ministeriale del 4 marzo 2009, si legge: Cos’è “Cittadinanza e Costituzione”: E’ una disciplina di studio introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado dalla legge 169 del 30/10/2008.
Si tratta di un insegnamento che, oltre ai temi classici dell’educazione civica comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i principi di una corretta competizione sportiva e i valori del volontariato, le basi dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle regole.
Perché “Cittadinanza”? Perché gli studenti sono giovani cittadini che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte ad ogni livello - da quello familiare a quello scolastico, da quello regionale a quello nazionale, da quello europeo a quello mondiale - nella vita quotidiana, nello studio e nel mondo del lavoro.
Perché “Costituzione”? Perché ogni studente dovrebbe conoscere la Costituzione, documento fondamentale della nostra democrazia e “mappa di valori” utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. La scuola come palestra di democrazia
La scuola italiana può e deve essere una palestra di democrazia.
Per questo particolare importanza sarà data alla partecipazione attiva degli studenti a tutti i livelli: dalla rappresentanza di classe a quella d’Istituto, dall’impegno nelle Consulte provinciali degli studenti a quello nelle Associazioni studentesche.
Cittadini italiani, cittadini del mondo Educare alla cittadinanza e alla Costituzione è anche l’occasione per costruire nelle nostre classi, dove sono presenti ragazze e ragazzi con provenienze, storie, tradizioni e culture diverse, delle vere comunità di vita e di lavoro, che cerchino di dare significati nuovi alla convivenza ed elaborino percorsi che costruiscano contemporaneamente identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.
Percorsi per le scuole:
Nella Scuola dell’infanzia: si dovranno trasmettere conoscenze specifiche sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo, i modi di agire corretti con i compagni, con i genitori, con gli insegnanti e con gli altri adulti.
Nella scuola primaria: si dovranno insegnare le prime nozioni sulla Costituzione e sulla convivenza, in particolare i diritti fondamentali dell’uomo, il significato delle formazioni sociali, l’importanza della tutela del paesaggio, alcune basilari nozioni di educazione stradale, la salvaguardia della salute, il valore del rispetto delle regole.
Nella scuola secondaria di primo grado: si studierà la Costituzione, con una particolare attenzione ai diritti e ai doveri del cittadino e al diritto internazionale in materia di diritti umani.
Una prima occasione concreta di approccio al tema della cittadinanza attiva potrebbe essere l’adesione al progetto dell’Amministrazione comunale relativo al Consiglio comunale dei ragazzi.
Questa esperienza di partecipazione attiva alla vita politica e amministrativa potrebbe aiutare i ragazzi, più di tante parole, a comprendere i meccanismi decisionali di una democrazia. Pensiamoci! Buon cammino a tutti noi, insieme.
di Francesco Callegari
Un paese vitale La fotografia degli italiani fatta dal Censis evidenzia due aspetti: da una parte un'energia potenziale che cerca sbocchi, dall'altra l'incapacità di trovarli.
In pratica:
"vorrei fare qualcosa ma non so cosa”. Il 59,4% degli italiani si sente vitale (addirittura il 47,7% degli over 65).
Il Paese non è spento – dice il Censis – ma disorientato, si cerca un segnale, e una regia che sembra mancare totalmente nel panorama nazionale.
Comunque c'è desiderio di recuperare i beni morali come “beni rifugio” in un contesto percepito come degradato.
Preoccupazione L'85% degli italiani si dice "preoccupato”,
il 71,2% "indignato”.
Questo malessere generalizzato non sembra ancora sfociare in una situazione esplosiva:
il 13% si dice "disperato”, una percentuale alta ma che gli esperti non considerano pericolosa.
LETTERA AL FIGLIO
Se riesci a mantenere la calma quando tutti gli altri intorno a te la stanno perdendo;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare,
o essendo calunniato non rispondere alle calunnie,
o essendo odiato non dare spazio all’odio,
senza tuttavia sembrare troppo buono,
né parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se sai pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà,
o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l’inesorabile minuto dando valore a ogni istante che passa,
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa,
e quel che più conta tu sarai un Uomo,
figlio mio!
di RUDYARD KIPLING