domenica 8 dicembre 2013
Collana Romanov
Questa è la collana presentata dalla casa Fabergé,creata ispirandosi ad un disegno d'archivio datato 1885 di Agathon Fabergé (1862-1895)fratello di Carl Fabergé,orafo della corte imperiale russa,che fra il 1885 ed il 1917,realizzò le celebri uova di Pasqua in oro e preziosi e altri splendidi gioielli su ordine di Alessandro III(padre dell'ultimo zar Nicola).
Un omaggio alla fastosa corte di Russia e all'ultima famiglia imperiale. Per la creazione di questo gioiello sono stati necessari 16 mesi di lavoro d'atelier,2.225 pietre preziose,tra cui uno smeraldo centrale di 30,65 carati. Naturalmente non poteva che essere chiamata :Romanov.
Nell'agosto del 1894,tutta la Corte,il corpo diplomatico e la famiglia imperiale sono riuniti al palazzo d'Inverno per una cerimonia eccezionale. Lo zar Alessandro III sposa la figlia maggiore,la gran-duchessa Xénia,ad uno dei suoi lontani cugini,il gran-duca Alessandro Mihailovitch. Per le sue nozze ,la giovane sposa ha ricevuto una dote d'un lusso ineguagliabile.
Fra i tantissimi gioielli però spiccano proprio gli smeraldi,pietra portafortuna dei Romanov.
La parure,composta dalla collana,il diadema e la spilla pendente,sono state montate con pietre favolose e l'insieme viene valutato circa 200.000 rubli.
Questi gioielli,come quasi tutti i gioielli imperiali,sarebbero spariti in seguito,nella tempesta della rivoluzione d'Ottobre.
La maison Fabergè,dopo la caduta della famiglia imperiale,lascerà la Russia per un lungo esilio.Carl Fabergé morirà a Losanna nel 1920.
Il nome Fabergé rinasce dalle sue ceneri con l'acquisto della maison da parte di un gruppo di investitori nel 2009.
La collana sopra è il primo pezzo direttamente legato alle sue origini. Sotto possiamo vedere invece il disegno d'archivio del 1885 a cui si ispira.
Dalla Boldrini fa anticamera anche un premio Nobel: è accaduto alla leader birmana Aung San Suu Kyi
Per la prima volta in visita ufficiale in Italia, (in ottobre) la presidente della Lega nazionale per la democrazia birmana è stata lasciata ad attendere su un divanetto vicino all'ufficio della presidente della Camera, che si intratteneva con i suoi collaboratori. Un esempio della maleducazione del potere italico?
Sì, come del resto l'incontro successivo del premio Nobel con i deputati, rimasto semi deserto
Non capita tutti i giorni di vedere un premio Nobel per la pace fare anticamera al piano nobile di Montecitorio, fuori dallo studio della presidente Laura Boldrini.
E’ successo ieri pomeriggio ad Aung San Suu Kyi, giunta per la prima volta in Italia in visita ufficiale.
Più d’uno dei presenti nel salottino attiguo alla stanza presidenziale ha percepito come quegli interminabili minuti diventassero, secondo dopo secondo, sempre più lunghi e imbarazzanti.
Al punto che perfino una figura sobria ed elegante come la leader della Lega nazionale per la democrazia birmana, tra una parola e l’altra alla sua traduttrice, non ha saputo resistere alla tentazione di dare un’occhiatina all’orologio, così, tanto per controllare che alla base di quell’attesa imprevista non vi fosse un anticipo sulla tabella di marcia nell’arrivo alla Camera dei Deputati.
Addirittura ci si sarebbe potuto aspettare che la stessa presidente scendesse ad attenderla all’ingresso principale di Montecitorio. Fosse stato un presidente della Camera uomo a ricevere così un’ospite donna, qualcuno avrebbe tirato in ballo anche il galateo. Ma tant’è.
Nell’attesa è stato anche ipotizzato che Boldrini fosse impegnata in un precedente incontro andato per le lunghe, ma la curiosità di vedere chi mai ci fosse di tanto importante nella sua stanza da indurla a far attendere Aung San Suu Kyi è stata sostituita dallo sbalordimento quando dalla porta lignea del suo studio la terza carica dello stato è uscita accompagnata solo dai suoi stretti collaboratori.
Fatte uscire telecamere e taccuini per un faccia a faccia di venti minuti, Boldrini ha poi accompagnato la leader dell’opposizione birmana al regime dei militari nella sala Aldo Moro, dove ad attenderla c’era l’appuntamento con le domande di una delegazione di deputati interessati ad incontrarla.
Non moltissimi in realtà, in ogni caso meno di quelli che il cerimoniale della Camera aveva stimato sarebbero intervenuti,
visto che delle 24 sedie preparate per ospitare i parlamentari almeno un quarto sono rimaste vuote
di Telesio Malaspina - L'Espresso
Incontri con i grandi della terra
Con il Dalai Lama
Con il presidente degli stati Uniti d'America
Con il principe Carlo d'Inghiterra
Col Re del Belgio
Ricevuta da Papa Francesco
Ma la "signora" boldrini è certamente più importante di questi capi di stato
La libertà
Mi considerano pazzo perché non voglio vendere i miei giorni in cambio di oro.
E io considero pazzi loro perché pensano che i miei giorni abbiano un prezzo.
Khalil Gibran
Questa è Burma
Ed ecco ergersi all'orizzonte un mistero dorato, una splendida luccicante meraviglia che fiammeggiava sotto il sole, con una forma che non era quella di una cupola musulmana né di una guglia di un tempio hindu. "Quella è la vecchia Swedagon", disse il mio compagno di viaggio. La cupola dorata, disse: "Questa è Burma, e sarà diversa da ogni altra terra che tu possa aver conosciuto" (Rudyard Kipling, Lettere dall'Est).
Disteso tra il Laos e la Thailandia a est ed il Bangladesh a ovest, con l’India e la Cina al confine settentrionale, il Golfo del Bengala e il mar delle Andamane al limite meridionale del paese, il Myanmar è un paese per la maggior parte ancora completamente libero da tutte le contaminazioni della tecnologia occidentale.
Chiamato anche "Il Paese delle Mille Pagode" e "La Terra Dorata" è ricco di tradizioni e cultura della più autentica filosofia buddista.
Molte sono le cose da visitare in Myanmar, fra cui la stupefacente Shwedagon Paya a Yangon, l’ultima capitale del paese Mandalay, adagiata sull’imponente fiume Ayeyarwady; le antiche e monumentali capitali di Ava Amarapura e Sagaing; l’imponente zedi di Mingun. La spettacolare valle dei templi di Bagan, Patrimonio Mondiale Unesco: non vi è posto al mondo che possa eguagliare per bellezza i 40 Kmq di terreno punteggiati da migliaia e migliaia di templi.
Ovunque si guardi vi sono stupa e templi.
Solo pochi complessi architettonici religiosi possono competere con tanta bellezza quali l’indiana Khajuraho, la messicana Palenque, la guatemalteca Tikal e la cambogiana Angkor.
Nello splendido contesto naturale del Lago Inle si puo' soggiornare nell'atmosfera serena e rilassante che gli Intha hanno creato, fra palafitte sull'acqua, orti e giardini galleggianti e mercati del pesce, monasteri e gatti addestrati a saltare dentro i cerchi.
Tutti raggiungibili sulla caratteristiche imbarcazioni spinte con movimento "ad anca".
Poi c'è un mare dove la natura è ancora padrona incontrastata sia sulle spiagge che nel profondo dei fondali marini.
Tanto offre al viaggiatore questo paese unico che non ha eguali nel Sud Est asiatico. Ma, al di là della sua bellezza, il popolo è la vera risorsa: socievole, disponibile, sempre pronto a regalare un sorriso, autentico.
La tempesta esagonale (e psichedelica) al polo nord di Saturno
La sonda Cassini ha realizzato un'animazione in falsi colori e ad alta risoluzione della corrente a getto a forma di poligono,
nota come esagono di Saturno.
Il 2013 sarà ricordato come un anno denso di immagini spettacolari del pianeta degli anelli.
Dopo la foto che ritrae Saturno insieme alla Terra, visibile come un puntino di appena un pixel, la sonda Cassini ha catturato un'incredibile animazione ad alta risoluzione della corrente a getto nota come esagono di Saturno, un complesso schema nuvoloso collocato al polo nord del pianeta.
Una gigantesca tavolozza
La colossale tempesta - solo l'occhio della quale misura 2 mila chilometri, metà della lunghezza dell'Australia - fu osservata per la prima volta dalla missione Voyager, ed è stata oggetto di attente analisi da parte della sonda Cassini. Da tempo gli scienziati provano a capire a cosa debba la sua forma a poligono: forse - ma è solo un'ipotesi - al modo in cui le correnti interagiscono con l'atmosfera di Saturno.
Che indica le differenti particelle di gas all'interno della formazione nuvolosa
di: Elisabetta Intini - Focus. it
Qualche idea per il pane di Natale
Pasta di pane
Forbici
Colorante alimentare rosso
Un uovo
Due olive nere
Tagliate le striscette e arrotolatele anche sovrapponendole a parte preparate il cappellino dandogli la forma coloratelo e ponetelo sulla faccia spennellate con il bianco d'uovo
Lasciatelo lievitare mezz'oretta coperto da un vanovaccio e infornate a 180° circa per 20min circa
Pane a forma di stella
Pasta di pane
Coloranti alimentari verde e rosso
4/5 pistacchi sgusciati
Bianco d'uovo
Formate delle pagnottine monodose con la rimanente pasta stendetela col mattarello e formate le foglie della stella
Lasciate lievitar
Infornate a 220 ° per 15 – 20 minuti, finchè il pane sarà dorato : quando vedrete che le foglie stanno per scurirsi, copritele con un foglio di carta d’ alluminio e proseguite la cottura .
Togliete dal forno e lasciate raffreddare, dopo di chè dipingete le foglie con i coloranti alimentari : le foglie poste alla base, cioè quelle messe per prime, verranno colorate di verde, mentre quelle applicate per ultime andranno dipinte con il colorante rosso.per attaccarle bagnate con un pennellino e un po d'acqua la pagnottina e applicate le foglie
Ponete al centro delle foglie alcuni pistacchi sgusciati, quindi, lasciate asciugare
Grissini morbidi ai mille gusti
.
Pasta di pane
Qui la vostra fantasia entra in gioco
paprica, cumino,noci,pinoli,pepe,erbette varie,semi di papavero,olive,ecc
Stendere delicatamente su un foglio di carta da forno.
Ritagliare delle strisce e avvolgerle formando dei torciglioni. rotolarle o cospargerle con gli ingredienti su citati picchettando delicatamente in modo che penetrino nella pasta in questo modo avrete grissini a molti gusti attendere circa 20 minuti e poi mettere in forno preriscaldato a 200°C, fino a quando i grissini hanno assunto una colorazione dorata (circa 20 minuti di cottura), facendoli poi raffreddare nel forno stesso.
Il risultato
Pane artistico
Pasta di pane
forbici o coltello
bianco d'uovo
fantasia e pazienza
Decorazioni
Qui la fantasia si può sbizzarire
Fate lievitare nelle salviette infarinate con la semola e ricoperte x 2 ore.
Infornate a circa 200° per 1/2 ora
NOTA BENE IL TEMPO E I GRADI DELLA COTTURA SONO INDICATIVI...dipende dal tipo di forno
Per ovviare a eventuali guai con uno spiedino infilatelo nella pasta , se esce pulito la cottura è ultimata