giovedì 3 ottobre 2013

Il Kjeragbolten


Immaginate un grande masso, incastrato tra 2 pareti di roccia verticali, sotto il masso un precipizio di quasi 1.000 metri e un fiume che scorre là sotto; e adesso immaginatevi di stare sopra il masso, e quindi anche sotto il precipizio; beh, tanta emozione, certo, impossibile per chi soffre di vertigini; questo è il Kjeragbolten, letteralmente "il bullone di Kjerag"; bullone perché il masso potrebbe ricordare vagamente, ma molto vagamente, un bullone; Kjerag dal nome della montagna dove esso si trova. Per chi volesse provare l'ebbrezza di stare sul Kjeragbolten, si sappia che per raggiungerlo si deve camminare su strade strette e in molti casi ripide; si può partire da Stavanger, andare in direzione Lysebotn, percorrere la stretta strada che attraverso quasi 30 tornanti fa fare il dislivello di circa mille metri che separano il fondo-fiordo all'altezza dove si trova il masso, e poi seguire il sentiero che a piedi porta verso il masso; oppure, prendere una strada che parte già in quota a un livello intermedio, e forse più breve, ma che prevede la scavalcata di 2 picchi primi di salire sul quello dove si trova il masso.

Se gli uomini di cultura vogliono questo..........ormai l'umanità ha toccato il fondo

Spagna:ipotesi corrida patrimonio Unesco Ansa

(ANSA) - MADRID, 3 OTT -
Mentre gli animalisti chiedono l'abolizione della Corrida, ci sono istituzioni che ne vorrebbero l'inserimento nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO.
E' il caso della Commissione cultura del Congresso spagnolo che intende presentare una richiesta formale all'Unesco.
Il provvedimento non è però passato all'unanimità: ad approvarlo sono stati il partito di maggioranza assoluta PP e l'UPN,
PSOE e UPyD si sono astenuti, i rimanenti hanno votato contro.

Il deserto fiorito


In Africa c'è una regione desertica che si estende lungo la costa occidentale dell'oceano Atlantico, fra Sudafrica e Namibia, a 500 km da Città del Capo, chiamata Namaqualand, che ogni anno da fine agosto a ottobre, prende vita e si trasforma in un tappeto incredibile di fioriture spontanee. 

 È il miracolo della primavera australe.


La regione è ricca soprattutto di flora bulbifera, che conta circa 3500 specie differenti, di cui oltre 1000 che si trovano solo lì, ma anche di succulente e annuali. 
 Molti dei fiori tipici del deserto si chiudono completamente quando arriva il buio e si riaprono quando il sole è alto, si possono quindi ammirare in tutto il loro splendore solo nelle ore centrali della giornata.
 Il Namaqualand National Park è visitabile e, in particolare durante la primavera australe, è una meta popolare per il turismo locale e internazionale, di appassionati, botanici e fotografi.

 Per apprezzare al meglio le fioriture esistono percorsi circolari con punti panoramici e diversi sentieri naturalistici. Deve essere un'esperienza unica! 
 All'interno del parco protetto, sulla strada per Concordia, si possono ammirare vaste zone disseminate di una moltitudine di fiorellini bianchi a quattro petali che sembrano piccoli fiocchi di neve, che coprono il terreno nascondendo in parte il vivace tappeto di grandi margherite arancioni.


I fiori arancioni che spiccano per quantità tra gli altri, simili alla margherita africana che si trova facilmente in commercio in Italia, sono tipici di questa terra brulla, tanto che viene chiamata Namaqua daisy.


Il miracolo del deserto fiorito è certamente uno degli spettacoli naturali più suggestivi al mondo !

Il Castello di Schwerin - Germania

Il Castello di Schwerin ( XIX secolo) è il simbolo della città di Schwerin, capoluogo del land Meclemburgo-Pomerania Anteriore, nel nord della Germania.
Il castello, in stile rinascimentale francese si trova su un isolotto del Lago di Schwerin (Schweriner See).
È sede del Parlamento (Landtag) del land Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Un tempo esso era sede dei duchi (e poi granduchi) del Meclemburgo e del Meclemburgo-Schwerin.

Della presenza di un castello in loco si ha notizia già dal 965, secondo quanto riferito dal commerciante arabo Ibrahim ibn Ya'qub, il quale fu tra i primi personaggi appartenenti al mondo islamico a viaggiare per i territori degli Slavi in Europa.
Il castello all'epoca era in realtà una città fortificata alto medioevale (Rocca di Meclemburgo) come molte altre nel continente europeo, si trovava ove ora vi è il comune di Dorf Mecklenburg ed era di proprietà della locale tribù degli Obodriti.
Nel 1160 il forte divenne l'obbiettivo conquista di alcuni nobili tedeschi che erano intenzionati ad espandere i loro territori ad est. Lo scontro avvenne tra i germanici guidati da Enrico il Leone (1129-1195) e gli Obodriti guidati da Niklot.
Il castello finì per essere distrutto ma i tedeschi occuparono l'area e scacciarono l'antica tribù.
Ad ogni modo, anche i conquistatori germanici riconobbero l'importanza strategica e l'interesse estetico che destava l'isola su cui il castello era costruito ed incominciarono quindi la costruzione di un nuovo forte.
La fondazione della città di Schwerin ebbe luogo nello stesso anno e divenne poi sede di un vescovato.
Nel 1167, Enrico il Leone cedette la contea di Schwerin ad uno dei propri vassalli, Gunzelin von Hagen, ed il resto del paese attorno tornò invece al figlio di Niklot, Pribislavo, il che andò a formare il primo nucleo della casata ducale regnante sino al 1918.
Nel 1358 l'area di Schwerin (che nel 1348 era stata elevata a ducato) venne acquistata dai discendenti di Niklot.

Il periodo vedeva artisticamente l'ultima fioritura del gotico classico e come tale anche la fortezza venne trasformata in questo periodo in un grande castello di rappresentanza grazie anche alle favorevoli condizioni economiche della famiglia regnante. Originale di quest'epoca è la Bischofshaus ("Casa del vescovo") che si è conservata intatta sino ai nostri giorni.

Il XVI secolo: da castello a residenza. Sotto il governo del duca Giovanni Alberto I di Meclemburgo-Schwerin (1525-1576), il castello subì molte importanti variazioni strutturali.
Il castello perse ormai ogni forma difensiva rilevante e venne trasformato in un palazzo con eleganti decorazioni in terracotta, materiale largamente usato per tutto il rinascimento e che a Schwerin giungeva da Lubecca.
Alcuni anni dopo aver risistemato il castello, dal 1560 al 1563, Giovanni Alberto ricostruì completamente anche la cappella privata che si trovava nella struttura ed essa divenne anche la prima chiesa protestante di stato data la conversione del principe alla nuova fede. L'architettura era ispirata alle chiese di Torgau e Dresda.
Il cancello, in stile rinascimentale veneziano, venne realizzato in questa stessa epoca da Hans Walther (1526-1600), uno scultore fatto pervenire appositamente da Dresda.
Decorazioni vennero applicate anche sulle finestre della facciata a nord che illustrano scene bibliche del noto artista Willem van den Broecke (1530-1580).

Nel dicembre del 1913 un pericoloso incendio scoppiò nel castello e lo danneggiò in gran parte.
La rivoluzione del 1918 portò all’abdicazione del granduca, ma all’epoca solo la parte esteriore della struttura era già stata completata.
Non più residenza principesca, il castello divenne successivamente un museo e dal 1948 fu sede del parlamento.
La Repubblica Democratica Tedesca rese l’area una scuola di agraria dal 1952 al 1981 e l’Orangerie divenne un museo tecnico dal 1961.
Dal 1981 al 1993 la struttura divenne nuovamente un museo per poi divenire nuovamente sede del parlamento del Meclemburgo-Pomerania Anteriore che tutt’ora qui si riunisce.