mercoledì 2 ottobre 2013
Sogni d’oro nella camera d’albergo più profonda e silenziosa del mondo
Il Grand Canyon Caverns è un motel situato nei pressi dello storico Parco Nazionale americano. Un luogo dove poter ammirare la bellezza dei paesaggi naturali situati lungo la storica Route 66. Ma sotto la superficie c'è qualcosa di più...
Foto di Randy Pertiet
Immaginatevi più di 60 metri sotto terra, in una caverna che si è formata nel giro di 65 milioni di anni, in una stanza il cui soffitto è alto 20 metri.
La più grande caverna secca degli Stati Uniti, così oscura che non vi è traccia di alcun tipo di luce, così silenziosa da non contenere alcun tipo di forma di vita: non un topo, un pipistrello, una mosca o qualsiasi altro tipo di insetto.
L'unica cosa che si muove e respira siete voi.
E l'aria è la più secca e pulita che possiate respirare, grazie alla rete di fessure naturali lunga oltre 100 km: la roccia calcarea assorbe tutta l'umidità e le impurità.
Se avete la forza di volontà di accedere a questo luogo così buio e silenzioso, così grande e vecchio, basta entrare nell'ascensore che vi porterà ben 22 piani sotto terra. La stanza è completamente arredata e fornita di tutto quello che avete bisogno: 2 letti matrimoniali più un enorme divano letto, per un totale di 6 posti per dormire.
Tavoli, sedie e soprattutto il bagno non mancano.
Gli intrattenimenti includono una piccola biblioteca comprensiva di una collezione del National Geographic risalente fino al 1917, mentre altri libri e persino dei dizionari risalgono a fine '800.
Per dare un sapore ancora più antico al tutto, ecco un vecchio registratore di dischi del tutto funzionante, completo di vinili. Internet assente, purtroppo: ma così si rovinerebbe l'atmosfera.
Naturalmente il fatto che la caverna sia immersa nella più totale oscurità, non significa che dobbiate stare per forza al buio: l'illuminazione artificiale è presente, ma dovete poi avere il coraggio di spegnere la luce per andare a dormire.
Ed essere pronti al fatto che l'unico suono che sentirete saranno i vostri respiri e battiti cardiaci.
Lì potrebbe cominciare la vera sfida: il buio più nero e l'immensa quiete possono disturbare. Non preoccupatevi, perché un membro dello staff dell'hotel sarà sveglio tutta la notte e farà la guardia all'ascensore per darvi ogni tipo di assistenza, qualora non doveste sentirvi proprio a vostro agio e voleste ritornare in superficie.
Anche perché c'è bisogno di chi vi porti l'acqua: essa è infatti trasportata manualmente nel sottosuolo, senza l'utilizzo di tubature o impianti idraulici di nessun tipo.
Ma come nasce una soluzione alternativa d'alloggio così singolare? Facciamo un salto indietro nella storia: nel 1961 il presidente americano John Fitzgerald Kennedy stabilì che le grotte del Grand Canyon dovessero essere utilizzate come rifugio antiaereo.
Durante la crisi dei missili di Cuba l'esercito immagazzinò nelle caverne una scorta di cibo e acqua tale da far sopravvivere 2.000 persone per almeno trenta giorni. E tutti questi viveri sono ancora situati all'interno delle caverne… non si sa mai!
Le grotte stesse fanno parte di un tour che si svolge 362 giorni all'anno. Quasi 2 km di un percorso che viene esplorato dai turisti in viaggio sulla storica Route 66, la strada madre degli Stati Uniti.
Foto di Lauri Väin
La proprietà del Grand Canyon Caverns si estende per 3 km² e, come detto, comprende un motel completo di tutti i servizi, un ristorante, aree campeggio, bar vari, un negozio di souvenir , empori e una stazione di benzina.
Vi è un campo giochi per bambini, una piscina all'aperto che funziona stagionalmente, un'arena per il rodeo , sentieri per passeggiate in bici e a cavallo.
Lo staff di questo piccolo resort offre naturalmente vari tour in jeep presso il canyon, sia nel sottosuolo che sopra.
Vi è persino una piccola pista d'atterraggio per chi arriva qua via aereo piuttosto che on the road.
Ma, tornando alla suite extra lusso, quanto costa una notte? Neanche poi tanto, se si considera la particolarità dell'alloggio: "appena" 700$ per due persone, con l'aggiunta di 100$ per ogni persona in più fino a un totale di sei ospiti.
Abbiamo visto di peggio, e comunque ne vale davvero la pena per un'avventura del genere. Va detto però che se passate una notte qui non potrete vantarvi di aver dormito nell'hotel più profondo del mondo: il record spetta alla Sala Silvermine, la miniera d'argento in Svezia la cui suite è collocata 155 metri sottoterra. Ma, come detto all'inizio, il Grand Canyon è sicuramente il luogo naturale più grande, vecchio, oscuro, silenzioso e profondo dove possiate mettere alla prova l'amore del vostro partner. Un test che diventerà una delle esperienze di viaggio più belle che possiate mai raccontare.
fanpage.it
Foto di Randy Pertiet
Immaginatevi più di 60 metri sotto terra, in una caverna che si è formata nel giro di 65 milioni di anni, in una stanza il cui soffitto è alto 20 metri.
La più grande caverna secca degli Stati Uniti, così oscura che non vi è traccia di alcun tipo di luce, così silenziosa da non contenere alcun tipo di forma di vita: non un topo, un pipistrello, una mosca o qualsiasi altro tipo di insetto.
L'unica cosa che si muove e respira siete voi.
E l'aria è la più secca e pulita che possiate respirare, grazie alla rete di fessure naturali lunga oltre 100 km: la roccia calcarea assorbe tutta l'umidità e le impurità.
Se avete la forza di volontà di accedere a questo luogo così buio e silenzioso, così grande e vecchio, basta entrare nell'ascensore che vi porterà ben 22 piani sotto terra. La stanza è completamente arredata e fornita di tutto quello che avete bisogno: 2 letti matrimoniali più un enorme divano letto, per un totale di 6 posti per dormire.
Tavoli, sedie e soprattutto il bagno non mancano.
Gli intrattenimenti includono una piccola biblioteca comprensiva di una collezione del National Geographic risalente fino al 1917, mentre altri libri e persino dei dizionari risalgono a fine '800.
Per dare un sapore ancora più antico al tutto, ecco un vecchio registratore di dischi del tutto funzionante, completo di vinili. Internet assente, purtroppo: ma così si rovinerebbe l'atmosfera.
Naturalmente il fatto che la caverna sia immersa nella più totale oscurità, non significa che dobbiate stare per forza al buio: l'illuminazione artificiale è presente, ma dovete poi avere il coraggio di spegnere la luce per andare a dormire.
Ed essere pronti al fatto che l'unico suono che sentirete saranno i vostri respiri e battiti cardiaci.
Lì potrebbe cominciare la vera sfida: il buio più nero e l'immensa quiete possono disturbare. Non preoccupatevi, perché un membro dello staff dell'hotel sarà sveglio tutta la notte e farà la guardia all'ascensore per darvi ogni tipo di assistenza, qualora non doveste sentirvi proprio a vostro agio e voleste ritornare in superficie.
Anche perché c'è bisogno di chi vi porti l'acqua: essa è infatti trasportata manualmente nel sottosuolo, senza l'utilizzo di tubature o impianti idraulici di nessun tipo.
Ma come nasce una soluzione alternativa d'alloggio così singolare? Facciamo un salto indietro nella storia: nel 1961 il presidente americano John Fitzgerald Kennedy stabilì che le grotte del Grand Canyon dovessero essere utilizzate come rifugio antiaereo.
Durante la crisi dei missili di Cuba l'esercito immagazzinò nelle caverne una scorta di cibo e acqua tale da far sopravvivere 2.000 persone per almeno trenta giorni. E tutti questi viveri sono ancora situati all'interno delle caverne… non si sa mai!
Le grotte stesse fanno parte di un tour che si svolge 362 giorni all'anno. Quasi 2 km di un percorso che viene esplorato dai turisti in viaggio sulla storica Route 66, la strada madre degli Stati Uniti.
Foto di Lauri Väin
La proprietà del Grand Canyon Caverns si estende per 3 km² e, come detto, comprende un motel completo di tutti i servizi, un ristorante, aree campeggio, bar vari, un negozio di souvenir , empori e una stazione di benzina.
Vi è un campo giochi per bambini, una piscina all'aperto che funziona stagionalmente, un'arena per il rodeo , sentieri per passeggiate in bici e a cavallo.
Lo staff di questo piccolo resort offre naturalmente vari tour in jeep presso il canyon, sia nel sottosuolo che sopra.
Vi è persino una piccola pista d'atterraggio per chi arriva qua via aereo piuttosto che on the road.
Ma, tornando alla suite extra lusso, quanto costa una notte? Neanche poi tanto, se si considera la particolarità dell'alloggio: "appena" 700$ per due persone, con l'aggiunta di 100$ per ogni persona in più fino a un totale di sei ospiti.
Abbiamo visto di peggio, e comunque ne vale davvero la pena per un'avventura del genere. Va detto però che se passate una notte qui non potrete vantarvi di aver dormito nell'hotel più profondo del mondo: il record spetta alla Sala Silvermine, la miniera d'argento in Svezia la cui suite è collocata 155 metri sottoterra. Ma, come detto all'inizio, il Grand Canyon è sicuramente il luogo naturale più grande, vecchio, oscuro, silenzioso e profondo dove possiate mettere alla prova l'amore del vostro partner. Un test che diventerà una delle esperienze di viaggio più belle che possiate mai raccontare.
fanpage.it
Cholula: La più grande piramide del mondo
La Piramide di Cholula, in lingua nahuatl Tlahchiualtepetl (montagna fatta dall’uomo) è la più grande piramide del mondo. Misura 500 metri per lato ed è alta 64 metri. È considerata la struttura più grande mai costruita dall’uomo, con i suoi 450 x 450 metri (492 metri) di larghezza ed è 66m (72 metri) di altezza.
Il suo volume totale è stimato a 4.450.000 m³.4,5 milioni di metri cubi, ed e’ nettamente superiore in volume alla piramide egizia di Cheope, che conta 2.617.034.
Essa e’ composta in realtà da quattro momenti costruttivi sovrapposti, di cui uno solo è stato nuovamente portato alla luce.
Si trova a Cholula, vicino a Puebla, in Messico.
La piramide oggi appare come una collinetta naturale ricoperta d’erba, suddivisa in quattro gradoni.
Originariamente aveva, come molte piramidi dell’area messicana, 365 gradini, a simboleggiare i giorni dell’anno.
Sulla sua sommità, dove una volta si trovava il tempio, ora si trova una chiesa cattolica dedicata a Nuestra Señora de los Remedios, Nostra Signora dei Rimedi, che risale al 1594.
Gli spagnoli davvero non sapevano che stavano costruendo la chiesa cattolica non su una collina ma sulla piramide di Tepanapa? E’ una domanda che, per coloro che conoscono il mondo esoterico lascia molti dubbi … all’interno della chiesa costruita in cima alla piramide vi sono tre elementi che riconducono al Mistero dei Templari : il simbolo di una M con al suo interno una A che si ritrova, tra le tante località, anche a Rennes Le-Château sui Pirenei francesi, nella chiesa di Abbadia San Salvatore in Val d’Orcia, in alcuni luoghi in prossimità di Cuzco; due statue raffiguranti Giovanni Battista e La Maddalena a cui i Templari si ispiravano spesso. Non saranno stati i Templari ad avere scoperto l’America?
Oltre 2000 anni fa, Cholula si stava trasformando da semplice paese ad una città di una certa importanza. Mentre la città è diventata un luogo di potere, molte differenti culture del Messico si sono avvicendate al governo – gli Olmechi, Toltechi, e successivamente gli Aztechi.
La città un tempo era chiamata Acholollan (in Nahuatl), che significa luogo del volo o di acqua che cade nel posto di volo. Ciò ha portato alcuni a credere che Cholula fu fondata da un misterioso popolo rifugiatosi nell’area mesoamericana dopo una catastrofe su larga scala.
Altri altari sono stati poi costruiti, le antiche cronache ci danno uno scorcio le credenze di questa epoca.
A quanto pare c’è stato un periodo di gravissima siccità nella zona, e la gente ha cercato l’aiuto nella classe sacerdotale.
I sacerdoti erano necessari per inviare messaggi al dio della pioggia, Tlaloc. Questi messaggi erano sotto forma di sacrifici umani di cui la maggior parte erano bambini.
Di fronte a quello che oggi è chiamato l’Altare con Ofrenda sono state ritrovate dagli archeologi queste offerte: due bambini con teschi gravemente deformati e che erano stati decapitati.
All’arrivo di Cortés, Cholula era la seconda città più grande del Messico, con una popolazione stimata di 100.000 abitanti.
Vi è un certo disaccordo su ciò che è successo, ma sembra che Cortés avesse scoperto l’alleanza tra Cholula e Tenochtitlán, forse, si accorse di un possibile complotto contro gli spagnoli, e decise che era necessario un attacco preventivo. Di conseguenza in migliaia furono massacrati dagli spagnoli – ha affermato Cortes, 3000 furono uccisi in tre ore, ma il conquistador Bernardino Vázquez de Tapia ha affermato che il bilancio delle vittime è stato di 30.000.
Qualunque sia il numero dei periti sotto le spade degli spagnoli, Cortes, con quella strage ottenne l’ effetto voluto, i popoli del Messico divennero molto più inclini ad arrendersi ed a convertirsi.
La piramide di Cholula oggi
Dal 1930 ad oggi, sono stati fatti sforzi enormi per scavare la piramide ormai ricoperta dalla vegetazione.
Gallerie sono state scavate all’interno della struttura per un totale di 8 km di labirinti e gallerie sotterranee che si snodano verso il basso e verso l’alto e che si aggiungono, quindi, ai 64 metri dell’altezza rilevata! Almeno 9 sono i livelli che la compongono, da come si evince dal plastico che la riproduce nel piccolo museo adiacente al sito.
Gli archeologi, inoltre, stanno riportando ala luce le enormi fondamenta, la base e le strutture che sorgevano nell’area sacra, attorno a Tepanapa, tra cui il grande Patio de Los Altares, da cui si accedeva alla piramide.
Anche se il sito non e’ ancora stato inserito come patrimonio dell’umanita’ non vi è alcun sito simile in tutto il mondo e il suo record di volume totale e ben lungi dall’essere superato.
Fonte : http://portalemisteri.altervista.org/
Villa Grock
Villa Grock è una delle residenze più particolari dell'intero Ponente ligure, talmente legata alla personalità del suo proprietario che non si può scrivere di villa Grock senza prima descrivere Grock, il più grande clown del suo tempo. Charles Adrien Wettach è stata una vera e propria star, in un'epoca in cui l'idea di svago non esisteva e l'arrivo del circo in città rappresentava, se non l'unica, la più grande attrazione.
Adrien Wettach, nato a Reconvilier, (Svizzera), il 10 gennaio del 1880, consacrato "Re dei clown" all'Olympia di Parigi nel 1919, fu una vera e propria star internazionale dall'inizio del novecento fino al suo addio alle scene nel 1954.
Artista straordinario: giocoliere, equilibrista, acrobata, in grado di suonare un gran numero di strumenti musicali, ammaliò il pubblico di tutto il mondo trasformando il suo rotondo nome d'arte in autentica leggenda.
Conobbe Imperia per caso, facendo visita ai suoceri in villeggiatura nel 1920, e ne rimase così colpito da acquistare una casa con terreno, inizialmente destinata alle vacanze.
Proprio in quel luogo venne costruita la villa che ancora oggi domina la collina di Oneglia e che divenne residenza stabile del clown fino al 1959. Fu in quell'anno che Grock si spense, qui dove la casa e il giardino restano orgogliosamente a testimoniare il segno del loro eclettico proprietario, trasmettendone ancora con forza il malinconico, celeberrimo sorriso.
Villa Grock (in origine villa Bianca in onore della figliastra), che l'artista svizzero volle costruire dirigendo personalmente i lavori iniziati negli anni '20, è concepita come un circo, ma con la sua architettura imponente rappresenta la stabilità e l'appartenenza all'alta borghesia che aveva inseguito per un'intera vita da nomade. Ricca di particolari, simboli che richiamano alla sua arte, alla mitologia e all'esoterismo.
Il soffitto del porticato, all'ingresso dell'abitazione raffigura un cielo stellato, riferimento che poteva appartenere alla massoneria di cui Grock faceva parte o poteva semplicemente assumere un significato simbolico, come se entrando tornasse dalla vita nomade, passando sotto le stelle e uscendo ci ripassasse facendo l'esatto opposto.
Il giardino presenta una vegetazione che andava di moda in quei tempi, con piante esotiche importate e ripiantate quasi a confondersi con la vegetazione rivierasca.
Una testimonianza della vita turbolenta di Grock si trova ai lati di una delle fontane, posta ai piedi della villa, dove è incisa la scritta in latino: Per Aspera Ad Astra, attraverso le asperità alle stelle. Significative le sculture di cornucopie, richiamo alla mitologia greca e simbolo di abbondanza, poste ai lati del laghetto artificiale costruito con al centro un pontino secondo i criteri dell'architettura orientale.
Oriente che si ritrova in uno dei locali del primo piano, la stanza giapponese decorata da dipinti con origami.
Nella stanza a fianco si trova una galleria di foto del celebre clown e uno spartito, composizione dello stesso Grock.
L'artista svizzero era infatti eclettico e polistrumentista e durante il suo numero che arrivò a durare cinquanta minuti faceva ampio sfoggio del suo talento musicale.
La casa all'interno è vuota.
L'intero mobilio è stato battuto in varie aste in tutto il mondo dopo la vendita da parte della figliastra nel 1975.
Molte delle stanze nei due piani visitabili appaiono come normali camere da letto, ma la ricchezza di particolari come per il giardino vale anche per la casa.
Appare interamente costruita con l'idea del tendone da circo.
Al secondo piano infatti, ai lati della stanza con contorni blu riservata ai bambini tanto desiderati ma mai arrivati, si trova un corridoio concepito come se chi ci si trovasse, fosse dietro al palcoscenico.
Così come il suo padrone, la casa ha subìto molte vicissitudini. Nel 1975 la figliastra Bianca la mise in vendita.
Fu comprata da alcuni privati con la folle idea di farne un residence o mini appartamenti.
Fortunatamente l'intervento delle Belle Arti prima e della provincia in seguito, che l'acquistò nel 2001, ha restituito ai cittadini un patrimonio storico fondamentale.
Il completo restauro del giardino e della palazzina, costato circa quattro milioni di euro, è stato ultimato nel 2010 dalla provincia in collaborazione con la fondazione Carige e del ministero dei beni culturali.
Come difendersi dall'inquinamento domestico
L’aria degli ambienti interni è spesso inquinata da polveri sottili, come acari o composti organici volatili, dai famosi COV (formaldeide, benzene…), dall’inquinamento elettrostatico, dalla ridotta presenza di ioni negativi che si formano in natura durante i temporali, dall’arredamento scelto per la nostra casa, dall’uso massiccio di detersivi di sintesi inquinanti e dannosi. L’inquinamento del microambiente in cui si vive, casa o ufficio, è spesso più inquinato di quello esterno: esso può provocare la “sindrome da ufficio inquinato” e uno studio condotto negli Stati Uniti ha dimostrato che le persone soggette a questo tipo di inquinamento abbassano le prestazioni lavorative del 20%.
Occorre porre attenzione nella scelta degli oggetti che mettiamo in casa, non solo i mobili, ma anche gli infissi, gli apparecchi elettrici, i complementi di arredo, e anche la posizione in cui scegliamo di porre determinati oggetti.
Vere e proprie piccole regole da osservare per mantenere il benessere della nostra casa inalterato ci sono.
Partiamo dagli accorgimenti quotidiani per tenere sotto controllo la polvere, piccoli trucchi che non ci porteranno via troppo tempo garantendoci, però, una casa più sana:
1 – Arieggiare bene le stanze;
2 – Soleggiare coperte e lenzuola almeno 1 ora ogni giorno, sole permettendo!
3 – Lavare le lenzuola dai 60 gradi;
4 – Limitare oggetti ricettacoli di polvere, quali tende, tappeti, moquette…
5 – Per ridurre la polvere aspirare frequentemente i pavimenti e le superfici.
Passando ora nel dettaglio, vediamo quali accorgimenti sono consigliabili per arredare la casa.
1. Scegliere mobili e infissi con finiture naturali;
2. Evitare di acquistare mobili con truciolari, colle e lacche sintetiche, liberatrici di sostanze organiche volatili;
3. Preferire le imbottiture naturali;
4. Per ridurre gli effetti dei campi elettromagnetici, evitate di introdurre in casa sgabelli o tavoli di metallo o materassi a molle: sono accumulatori di elettrosmog;
5. Scegliete piante da appartamento indicate per purificare l’aria;
6. Evitare di sistemare il letto o il divano a ridosso di una parete con il quadro elettrico, allontanando di almeno 1 metro anche le radio sveglie;
7. Non dormire con la termocoperta in funzione;
8. Nella camera da letto evitare specchi, conduttori di radiazioni elettromagnetiche; così anche televisori, computer o telefonini;
9. Utilizzare detersivi ecologici e biologici e pulire spesso utilizzando elementi di derivazione naturale come aceto, bicarbonato o la semplice acqua bollente.
Altre buone pratiche da tenere presente nella propria abitazione sono:
1. Se si ha la macchina fotocopiatrice in casa, areare la stanza dopo averla utilizzata, poiché rilascia COV in abbondanza quali benzene, xylene, toluene, tricloroetilene e molti altri;
2. Anche il fumo di sigaretta contiene COV per cui si consiglia di fumare fuori e non in casa;
3. Utilizzare gli elettrodomestici e apparecchi elettrici in genere solo quando necessario e con buon senso, evitando che i bambini (ma questo vale anche per noi) vi sostino troppo vicino quando sono in funzione;
4. Cambiare aria della stanza quando vi sono strumenti elettrici in funzione è assai consigliato!
5. Scegliere una casa ben coibentata, poiché anche il rumore è una fonte di inquinamento: oltre a quello esterno, va evitato anche quello interno tenendo i mezzi di comunicazione bassi, scegliendo elettrodomestici insonorizzati di ultima generazione.
Una volta sanificato, si possono preparare in casa deodoranti fai da te per l’ambiente.
Deodorante per piccoli ambienti (scarpiere, armadi singoli): conservare i fondi di caffè in un contenitore e lasciarli asciugare. Mischiarli quindi a chiodi di garofano e porre il contenitore, che dovrà essere basso e largo, nell’ambiente da profumare.
Cambiarlo quando perde efficacia.
Deodorante per dispense: spruzzare dell’aceto sui fondi di caffè asciutti e formare una pappa densa che si asciugherà da sola. Porre il preparato nell’ambiente da profumare e cambiare quando perde efficacia.
Vi ricordiamo che il bicarbonato di sodio è un eccellente mangia odori: basta versarlo in una vaschetta e posizionarlo negli ambienti ‘problematici’
Fonte: http://www.stilenaturale.com/
Prevenire i mali di stagione con l'alimentazione
La miglior
difesa è la prevenzione , non
solo quella dell'influenza, ma anche di tutte le sindromi parainfluenzali, così
frequenti in autunno e inverno e spesso confuse con la vera influenza. Non
crediamo però che la vaccinazione sia la prevenzione migliore.
Ci preme
invece evidenziare, soprattutto in ambito naturopatico, come il terreno individuale difficilmente sarà
in grado di impedire che germinino i semi della malattia - qualunque malattia -
se è degradato da anni di errori nutrizionali, intolleranze alimentari,
inattività fisica, stress e turbe emotive più o meno evidenti, propensione a
fumo, alcol e altre sostanze voluttuarie nocive, eccessivo o improprio uso di
farmaci, inquinamento ambientale e, più in generale, scarsa igiene di vita.
Prevenzione,
in naturopatia, significa proprio ripulire
e rinforzare il nostro terreno, aumentando naturalmente la resistenza dell'individuo
nei confronti di ogni possibile patogeno: virus, batteri, radicali liberi, surmenage
e persino... capiufficio insopportabili.
Anche per
le malattie che arrivano con il freddo incominciamo quindi a correggere il
nostro stile di vita, partendo innanzitutto dall'alimentazione, un fattore su cui possiamo esercitare il massimo
controllo personale (soprattutto se ci fidiamo più del nostro buon senso che
della pubblicità).
Una
delle vie più semplici e naturali per prevenire l'influenza e i malanni di stagione è
l'apporto di frutta e verdura.
In
particolare poi, l'azione delle Crucifere (che la natura ci consente di
avere naturalmente nella stagione autunno/inverno) è di particolare interesse
per la capacità di rimuovere molti inquinanti dall'organismo.
Broccoli,
cavoli e verza contengono composti
solforati in grado di agire efficacemente nella rimozione
dall'organismo di molte sostanze inquinanti.
Per far si che il nostro sistema immunitario intestinale lavori
al meglio è necessario scoprire se ci sono INTOLLERANZE
ALIMENTARI e ripristinare una corretta flora batterica quindi:
Evitiamo
di mangiare cibi industriali morti pregni di additivi chimici (aromi,
conservanti, coloranti, ecc.) perché generano TOSSIEMIA ( base per
qualsiasi malattia)
Evitiamo
di mangiare in eccedenza proteine
animali (carne, uova, pesce, latte e derivati) perché si aumenta il carico
tossinico e l’acidità del terreno biologico. Il terreno della salute è alcalino
e non acido.
Evitiamo
di combinare gli alimenti in modo scorretto (amidi-proteine, grassi-proteine,
zuccheri-proteine, zuccheri-amidi, acido-proteine, acido-amidi, ecc.) si
provocano fermentazione e putrefazione intestinale aumentando l’acidificazione
e dando origine a problematiche anche serie.
Mangiamo
IN MODO SANO E VARIO. SCEGLIENDO PRODOTTI NATURALI ,
FRESCHI, INTEGRALI GENUINI E DI STAGIONE EVITANDO I CIBI RAFFINATI, PRECOTTI E
STERILIZZATI
E se ci ammaliamo?
La naturopatia consiglia innanzitutto di eliminare per qualche
giorno dalla dieta latte e derivati (formaggi, yogurt, burro, panna), che favoriscono la produzione
di muco, oltre allo zucchero (e tutto ciò che lo contiene: dolci, bibite ecc.) e al caffè,
che diminuiscono le difese dell'organismo. A tale proposito meditiamo su questi
dati: Da
una ricerca in California nel 1979 presso l’Università di Loma-Linda
sull’effetto dannoso dello ZUCCHERO sul SISTEMA IMMUNITARIO:
•
normalmente 1 globulo bianco è in grado di distruggere 14 batteri
•
Somministrando 6 cucchiaini =3g distrugge 10 batteri
•
Somministrando
12 cucchiaini =6g distrugge 5 batteri
•
Somministrando
24 cucchiaini =12g NESSUNO
La
dietetica tradizionale cinese parte dall'osservazione attenta dell'interazione
cibo-organismo, per dedurne le immense possibilità preventive e curative.
•
Influenza
o prime fasi di raffreddamento.
Per sintomi di influenza o per i sintomi iniziali delle forme da
raffreddamento, con sensazione di freddo, scarsa febbre, dolori ai muscoli e alle
giunture, possiamo usare un brodo caldo preparato con cavolo e cipolla, due
vegetali molto riscaldanti e leggermente piccanti. È meglio bere il brodo ben
caldo e avvolgersi in coperte ben calde: si otterrà una lieve sudorazione che
espellerà il freddo accumulato. Se siamo alle primissime fasi di una forma da
raffreddamento, senza febbre e con scarsa sudorazione, possiamo anche
utilizzare il nostro vin brulé, molto riscaldante e piccante. L'accortezza sarà
quella di usarne una piccola dose. Una ricetta più cinese per l'influenza è la
zuppa di zenzero. Si prepara con 60 grammi di zenzero fresco, 50 grammi di riso e 2
spicchi d'aglio. Si fa bollire il riso in acqua e a metà cottura si aggiungono
zenzero e aglio. Si mangia ben calda.Lo zenzero calma anche il vomito e la
tosse, quindi questa ricetta è particolarmente utile nelle cosiddette
"gastric flu" cioè quelle forme influenzali caratterizzate da sintomi
digestivi. Non va assunta in presenza di febbre elevata, perché molto
riscaldante. Per la stessa ragione va consumata solo per brevi periodi.
•
Tosse
secca, afonia e raucedine.
Il rimedio più semplice consiste nel mangiare delle arachidi tostate, che possiedono la proprietà di umidificare il polmone e di dissolvere i catarri. Una efficace ricetta consiste poi nelle pere al miele. Si fanno bollire due o tre pere e si aggiunge, verso fine cottura, del miele nell'acqua di cottura. Si mangiano le pere e si beve l'acqua. Il miele ha effetto dissolvente sui catarri e la pera rinfresca e umidifica il polmone. Un'altra gradevole ricetta per questo disturbo è costituita da una insalata di kiwi e cetriolo.
•
Tosse
ostinata con catarro.
Quando soffriamo di una tosse ribelle, con catarro, che peggiora la sera, possiamo tritare delle noci e mescolarle con del succo di zenzero fresco (centrifugato) e consumarle dopo il pasto serale. Per la tosse grassa possiamo avvalerci anche di un centrifugato di rapa bianca (50-