COLTAN, LA SABBIA NERA. Quante vite costano i nostri telefoni cellulari?

Pensate ai vostri regali, pensate a quante volte dei genitori per far felici e rendere più moderni i loro figli  hanno regalato telefoni cellulari e video giochi di ultima generazione.
 Ma qualcuno si è mai fermato a pensare a quanto costa realmente quell’oggetto così normale oggi per noi? Non in termini di denaro, ma in termini di vite umane e distruzione.
 Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri telefoni, video camere, video giochi è un conduttore chiamato Coltan.


Lo scandalo del Coltan riguarda tutti noi, è uno scandalo che poggia le basi sui nostri consumi, sui nostri desideri e sulla nostra voglia di avere sempre di più, non curanti del prezzo che qualcun altro pagherà.
 La storia del Coltan è una storia che si nasconde nel nostro cellulare e nella nostra consolle, nel nostro computer, ma anche nei materiali chirurgici, nelle cellule fotovoltaiche, nelle telecamere, negli air bag e nelle fibre ottiche. Il Coltan infatti viene usato per tutte queste cose oltre che per la costruzione di turbine aeronautiche e per la fabbricazione di condensatori elettrici di piccole dimensioni. 
La storia, come ogni storia che si rispetti, inizia in luogo lontano, soprattutto dai nostri occhi disattenti di consumatori voraci e parla di manodopera offerta per nulla, lavoro minorile, autorità locali che dovrebbero combattere il contrabbando e lo sfruttamento e che invece ignorano i morti e i soprusi; è una storia che parla anche del disastro ambientale avvenuto in due parchi naturali meravigliosi e che ha ridotto - secondo una denuncia del WWF, nel Parco nazionale di Kahuzi-Biega e nella riserva naturale di Okapi- la popolazione di elefanti quasi a zero rispetto ai circa 3.600 censiti nel '96 ed a 220 gorilla dei 440 del '96.
 Il coltan è un minerale così prezioso da aver visto il suo prezzo sul mercato aumentare di più del 600% in appena 4 anni: è un minerale sempre più presente e sempre più ricercato; è una sabbia nera, debolmente radioattiva, formata dai minerali colombite e tantalio.
 E' il tantalio appunto, estratto dal Coltan, il metallo raro, usato per aumentare la potenza degli apparecchi riducendo il consumo di energia. Il Tantalio è diventato un elemento necessario quindi all'industria elettronica dell'ultimo decennio.


I nuovi telefoni cellulari sono così piccoli anche grazie all'utilizzo di questo minerale, in particolare usato nella costruzione di condensatori e così la sua richiesta da parte dei colossi della telefonia mobile ha spinto il prezzo ad un'inarrestabile ascesa; i prezzi poi sono rimasti alti anche perché gli unici sostituti a questi condensatori - quelli fatti in ceramica - non possono adattarsi alle dimensioni ridotte desiderate.
 Il tantalio mondiale veniva fornito da miniere brasiliane, canadesi e australiane, ma in seguito all'improvviso aumento della sua richiesta, le miniere esistenti non erano sufficienti a coprire l'improvvisa domanda e così sono state cercate nuove fonti dal quale estrarlo. L'80% delle riserve mondiali di coltan si trovano in Africa e l'80% di queste sono in Congo: ecco perché la storia del coltan si lega in maniera indissolubile alla Repubblica Democratica del Congo, unico paese al mondo a possedere riserve di tantalio immediatamente utilizzabili.


Il coltan congolese è estratto da estemporanei minatori che scavano, anche a mani nude, per estrarre questa preziosa sabbia e quindi portarla a spalla fino ai centri di raccolta. 
Nell'aprile 2001 l'Onu ha presentato un rapporto contro lo sfruttamento illegale dei giacimenti di coltan nel nord del Congo: secondo i dati, circa 1500 tonnellate del materiale sono state esportate illegalmente dall'Africa tra la fine del 1998 e l'estate 1999. Il percorso del coltan è parallelo a quello dell'oro e dei diamanti. 

Il traffico di coltan avrebbe fruttato circa un milione di dollari al mese, che sarebbero stati impiegati per finanziare la guerra da parte dei guerriglieri locali. Un commercio senza regole che si basa su rapporti anomali tra guerriglieri locali, multinazionali occidentali e asiatiche ed organizzazioni criminali internazionali. Un mercato, quello del coltan senza alcuna regola: se, infatti con il "protocollo di Kimberley" sono state poste "regole" al commercio dei diamanti, per il coltan non esiste alcuna regola; anche se l'amministrazione americana ha introdotto l'articolo 1502 che prevede, per i produttori di apparati elettronici, l'obbligo della certificazione sulla provenienza del coltan usato, sembra comunque una misura poco efficiente, vista la mancanza di un organo di controllo, riducendo così il tutto ad una semplice autocertificazione aziendale.

Quando insegni a un bambino a cavalcare la morte, la società ha già perso un uomo e guadagnato un aguzzino



Le isole Faroer si trovano sulla rotta migratoria dei Globicephala melas, pacifici cetacei marini appartenenti alla famiglia del delfini che però, a causa del loro aspetto che ricorda un po' la balena, sono meglio conosciuti col nome di "balene pilota" o in lingua spagnola come "calderones".
Sono animali pacifici, socievoli, non temono l'uomo e si accostano volentieri alle barche; si muovono in branco e nel periodo estivo, durante la migrazioni, passano appunto in prossimità delle isole Faroer.

Ma qui è necessario fare un salto indietro nel tempo di ben 1200 anni; in pratica tornando a pochi secoli dopo Cristo.
Gli abitanti di queste isole per poter sopravvivere praticavano la caccia di questi cetacei, per far provvista di carne, grasso per ricavarene olio per le lucerne, pelle che serviva per realizzare diversi manufatti; persino lo stomaco di questi animali era utilizzato per fare boe di uso nautico.
I giovani di quel tempo segnavano il passaggio dall'adolescenza all'età adulta con  questa caccia.
Naturalmente al giorno d'oggi la sopravvivenza degli abitanti delle Faroer non dipende più da questi cetacei, bensì dall'allevamento delle pecore e dei bovini da latte, dalla fiorente industria della pesca, i cui prodotti vengono per la quasi totalità esportati, dalla coltivazione delle patate e naturalmente dal turismo internazionale, che aumenta di anno in anno, in quanto la gente è sempre più alla ricerca di luoghi incontaminati, verdi, tranquilli dove trascorrere i periodi di ferie.
Non si tratta quindi di un popolo in miseria; basta leggere le statistiche sul PIL interno e sul reddito annuo pro-capite o i dati sull'occupazione, per rendersene conto...
Se non che c'è un piccolo...ENORME particolare che le agenzie di viaggi, anche quelle del nostro Paese, e la promozione turistica danese omettono accuratamente di far notare, tutto ciò perché potrebbe alienare le simpatie di molti, col risultato di dirottare il turismo verso altre nazioni...e si sa che i soldi fanno gola...

Questa cruenta caccia un tempo esercitata per poter sopravvivere, oggi viene ancora praticata, con la motivazione che si tratta di una millenaria tradizione...quella del passaggio del giovane all'età adulta...
Ed eccone le modalità.
Nel periodo nel quale si verifica la migrazione di questi delfini c'è sempre qualcuno di guardia, che scruta il mare fino all'orizzonte. Appena i cetacei vengono avvistati, viene dato l’allarme e la popolazione si mette in moto per iniziare la caccia; alcuni escono in mare con le imbarcazioni, per accerchiare gli animali che vengono spinti verso piccole insenature individuate in precedenza e vicino ai paesi costieri, in acque basse, dove li attendono i loro assassini.

Secondo fonti ufficiali danesi, verrebbe poi fatto un taglio netto al collo per recidere il midollo spinale e le arterie per cui l’animale rimarrebbe paralizzato e perderebbe coscienza in pochi secondi. Agli stranieri è vietato assistere a questa caccia...tuttavia qualcuno è riuscito a documentare questi massacri, con fotografie e filmati, molti dei quali sono visibili in internet.
Secondo molte testimonianze di persone che hanno assistito a questa mattanza i delfini vengono uncinati per la coda, trascinati a riva e uccisi barbaramente a coltellate e colpi di machete, mentre si dibattono e terrorizzati urlano di dolore e il mare si tinge del loro sangue...

Non ci sono commenti ne parole  che possano descrivere l'indignazione e l'orrore per queste pratiche mostruose.
L'uomo 1200 anni fa era ai primordi della civiltà e forse si poteva anche capire.
Il rispetto per la vita non era un concetto riconosciuto.
Oggi invece  viene sventolato da tutti i governanti della terra come un vessillo di civiltà.
Ma evidentemente per ottenere credito e simpatia.
In pratica è sono solo ed esclusivamente parole  senza senso.


Fraintendimenti!!!! hahahahahahah



Una famiglia inglese trascorse le sue vacanze in Germania e, durante una passeggiata osservò una casetta in campagna.
Chiesero chi ne fosse il proprietario e seppero che era un pastore protestante; furono fatte trattative per affittarla l'estate seguente.
Di ritorno a Londra, all'improvviso si accorsero di non aver visto il bagno e scrissero al pastore con preghiera di indicare dove si trovasse.
Ricevuta la lettera, il pastore non comprese l'abbreviazione W.C., e, credendo che si trattasse di una cappella protestante della setta anglicana Walms Chapel, rispose nei seguenti termini:
"Gentile signora, ho apprezzato la sua richiesta ed ho il piacere di informarla che il luogo al quale si riferisce la sua lettera si trova a 15 km dalla casa, il che è molto molesto soprattutto se si ha l'abitudine di andarci con frequenza: in questo caso è preferibile portarsi da mangiare e fermarsi tutto il giorno.
Alcuni ci vanno a piedi, altri in pullman, altri in bicicletta, ma arrivano sempre al momento giusto e non disturbano gli altri.
C'è posto per 400 persone a sedere e 100 in piedi.
C'è l'aria condizionata per evitare, naturalmente, l'inconveniente di cattivi odori, dato il numero delle persone.
I sedili sono di velluto, soltanto si raccomanda di arrivare in tempo per trovare i posti; i bambini si siedono vicino ai genitori e, se vogliono, possono cantare in coro.
All'entrata a ciascuno viene dato un foglio; le persone che arrivano a distribuzione ultimata potranno utilizzare il foglio del compagno vicino, però all'uscita dovranno restituirlo possibilmente non sgualcito, per poterlo utilizzare tutto il mese.
Ci sono fotografi specializzati che scattano fotografie nelle diverse posizioni, e queste vengono pubblicate sui quotidiani, affinché tutti possano vedere con piacere le diverse persone nell'  atto umano"

Il mappamondo più antico


Quello che si vede nell’immagine è il più antico mappamondo mai scoperto, che riporta, oltre che l’antico continente, anche le Americhe.
 Risale all’inizio del 1500 e, molto probabilmente, venne realizzato artigianalmente a Firenze utilizzando la parte inferiore di due uova di struzzo. Mostra i dettagli ancora vaghi e poco definiti delle Americhe, così come le avevano descritte Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci.
 Il mappamondo è decorato anche con mostri marini, intrecci di correnti marine e persino con la posizione di un vascello affondato. Lo studio è stato realizzato dalla Washington Map Society ed è stato pubblicato sulla rivista The Portolan. 
 “Quando ho visto questo mappamondo non credevo ai miei occhi e inizialmente ero molto scettico sull’autenticità del manufatto. Poi ho dovuto ricredermi. Il mio scetticismo è dovuto al fatto che oggi scoperte di questo genere sono rarissime e spesso è facile incorrere in errori”, ha spiegato Stefaan Missinne un ricercatore indipendente del Belgio.
 Non è noto chi fosse il proprietario del mappamondo che nel 2012 lo ha donato in modo anonimo al London Map Fair che ha poi permesso a Missine di studiare l’oggetto utilizzando il carbonio-14, ricerche sul tipo d’inchiostro usato, una tomografia del testo sovrascritto e una serie di elementi storici. Una ricerca che ha richiesto un periodo di circa un anno per giungere a conclusioni precise.


Sul mappamondo vi sono 71 nomi.
 Il nord America è rappresentato da un gruppo di isole sparse,mentre nel sud est asiatico compare la scritta “Hic sunt dracones”, ossia “qui vi sono i draghi”.
I soli tre nomi che si trovano sull’America meridionale sono: Mondus Novus, terra de Brazil e Terra Sanctae Crucis.


Il ricercatore ha potuto stabilire che esso venne realizzato nel 1504 e che probabilmente venne preso come modello per la costruzione del mappamondo in rame Lenox che si trova al New York Public Library e, datato 1510, risultava essere il più antico mappamondo conosciuto con le Americhe rappresentate.

Tratto da Focus.it

L'uomo del terzo millennio



1. immette distrattamente la tua password sul microonde. O sul citofono. O sulla calcolatrice. 
2. sono anni che non gioca al solitario con carte vere.
3. ha un elenco di 15 numeri per contattare il resto della famiglia. di tre persone.
4. manda una email al suo vicino di scrivania invece di parlargli.
5. la scusa per aver perso i contatti con degli amici è che non hanno un indirizzo email.
6. parcheggia sotto casa e usa il cellulare per vedere se c’è qualcuno che può scendere per aiutarlo a portar su la spesa.
7. ogni pubblicità in televisione ha un www scritto sullo schermo, in basso.
8. se dimentica a casa il cellulare , va in panico e deve assolutamente tornare indietro a prenderlo.
10. si alza la mattina e si collega a internet prima ancora di accendere il gas sotto il caffè.
11. sta cominciando ad inclinare la testa quando sorride : )
12. mentre legge questo annuisce e ridacchia.
13. peggio ancora, sa già a chi invierà questo testo.
14. eri troppo preso nella lettura per accorgerti che manca il punto 9 della lista.
15. sei subito andato a controllare se davvero non c'è il  numero 9. E ora stai ridendo di te perchè ti riconosci ?

Saranno svuotati i laghi della Sila, in Calabria, mandando acqua e fanghi in mare!

Recentemente, la Soc. “A2A”, che ha acquistato dall’Enel tutti i bacini della Sila, ha deciso di svuotarli completamente, al fine di aumentarne la portata per poter incrementare la produzione di energia elettrica.
Si tratta dei seguenti laghi:
il LAGO ARVO nelle vallate del fiume omonimo, sito in provincia di Cosenza;
il LAGO AMPOLLINO, il più vasto dei laghi silani, che bagna tre diverse province: Cosenza, Crotone e Catanzaro;
il LAGO CECITA, nella vallata del Mucone, ubicato in provincia di Cosenza.
Naturalmente, ci sono delle riserve da parte di alcuni Sindaci.
Il Sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, ad esempio, pensa che vi saranno ripercussioni ambientali per quanto riguarda lo smaltimento dei fanghi.
Infatti, la Società “A2A” intenderebbe utilizzare una nuova metodologia, quella, cioè, della "fluttuazione", in modo che i fanghi, misti con l’acqua, vadano a finire attraverso i fiumi
NEL MARE.
Il fiume maggiormente interessato sarebbe il Neto e l’80 per cento dell’acqua con la fanghiglia verrebbe versato nel Mare Ionio, inquinandolo pesantemente.
I lavori per la realizzazione dei laghi Ampollino ed Arvo sono stati realizzati tra il 1922 ed il 1931. La progettazione e la direzione dei lavori sono da ascrivere a professionisti napoletani.
Una curiosità: tra gli ingegneri vi era anche il padre dei noti musicisti Edoardo ed Eugenio Bennato.
Il lago Cecita, invece, è stato realizzato nel 1951.
Tratto da Tiscali di Rodolfo Bava 


I laghi Silani sono tutti artificiali.
Le dighe che li formano furono costruite dalla SME, la Società Meridionale dell'Elettricità di Napoli, nelle valli del fiume Arvo, dei torrenti Ampollino, Mucone (lago di Cecita); inoltre la SME, costruì le centrali di sollevamento sul fiume Savuto e le centrali idroelettriche di Calusia, Orichella e Timpagrande.
Altri laghi furono realizzati da altri Enti, con scopi irrigui per l'agricoltura:
il lago dell'Aria Macina, il lago di Vuturino( adesso vuoto ed inutilizzato), e un lago a Re di Sole che scandalosamente non è mai nato, nonostante sono state portate a termine diga, impianti, tubature distribuite per migliaia di ettari di Sila.
Di questo spreco enorme di risorse pubbliche dobbiamo ringraziare particolarmente gli uomini politici florensi, che sono bravissimi sia a promettere prima delle elezioni, sia a non mantenere le promesse dopo, e che hanno una abilità particolare, un dono naturale, un grande talento nel fare regredire sempre di più il nostro territorio.
Questi laghi, nonostante siano artificiali, sembrano appartenere naturalmente al paesaggio.
Un tempo ricchi di trote fario silane, ora possiedono una popolazione ittica variopinta, non autoctona, spesso con pesci predatori (trote iridee, persici, cavedani, etc.) che entrano in conflitto con la trota fario che era l'unico pesce presente nelle nostre acque correnti ai tempi di formazione dei laghi.
Il Parco Nazionale della Sila è stato istituito con la legge 344/97 dell'8 Ottobre 1997
Roma, addì 8 ottobre 1997
SCALFARO Presidente della Repubblica
Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Ronchi, Ministro dell'ambiente
Visto, il Guardasigilli: Flick

La mia domanda:
Dopo avere decretato Parco Nazionale un territorio con annessi e connessi quindi anche i laghi 
Si può venderlo a dei privati? che vi possono agire a loro piacimento e interesse?causando danni anche in zone demaniali marittime ?
Questa anomalia avviene solo qui da noi e in nessun altro Stato 
Forse nel terzo-quarto -quinto mondo 
Comunque non in Europa o in America! 


Buongiorno

Aprire gli occhi, 
dopo aver sognato il tuo magnifico viso.
Mi fa iniziare la giornata,
con un grandissimo sorriso.