sabato 8 dicembre 2012
La purezza dei bambini
Guardate i bambini.
Naturalmente possono litigare, ma, parlando in generale, non intrattengono la malevolenza tanto a lungo quanto gli adulti.
La maggior parte degli adulti ha sui bambini il vantaggio dell'educazione, ma a che serve l'educazione quando si mostra un gran sorriso mentre si nasconde la malevolenza all'interno e in profondità?
I bambini, di solito, non agiscono in tal modo.
Se sono arrabbiati con qualcuno, lo esprimono e la fanno finita.
E possono giocare ancora con quella persona il giorno dopo.
Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama
Naturalmente possono litigare, ma, parlando in generale, non intrattengono la malevolenza tanto a lungo quanto gli adulti.
La maggior parte degli adulti ha sui bambini il vantaggio dell'educazione, ma a che serve l'educazione quando si mostra un gran sorriso mentre si nasconde la malevolenza all'interno e in profondità?
I bambini, di solito, non agiscono in tal modo.
Se sono arrabbiati con qualcuno, lo esprimono e la fanno finita.
E possono giocare ancora con quella persona il giorno dopo.
Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama
Leggenda del vischio
C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante.
L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva più nessun amico.
Per tutta la vita era stato avido e avaro, aveva sempre anteposto il guadagno all'amicizia e ai rapporti umani.
L'andamento dei suoi affari era l'unica cosa che gli importava. Di notte dormiva pochissimo, spesso si alzava e andava a contare il denaro che teneva in casa, nascosto in una cassapanca.
Per avere sempre più soldi, a volte si comportava in modo disonesto e approfittava dell'ingenuità di alcune persone.
Ma tanto a lui non importava, perchè non andava mai oltre le apparenze.
Non voleva conoscere quelli con i quali faceva affari.
Non gli interessavano le loro storie e i loro problemi.
E per questo motivo nessuno gli voleva bene.
Una notte di dicembre, ormai vicino a Natale, il vecchio mercante non riusciva a dormire e dopo aver fatto i conti dei guadagni, decise di uscire a fare una passeggiata.
Comincio' a sentire delle voci e delle risate, urla gioiose di bambini e canti. Penso' che di notte era strano sentire tanto chiasso in paese.
Si incuriosì perchè non aveva ancora incontrato nessuno, nonostante voci e rumori sembrassero molto vicini.
A un certo punto comincio' a sentire qualcuno che pronunciava il suo nome, chiedeva aiuto e lo chiamava fratello.
L'uomo non aveva fratelli o sorelle e si stupi'. Per tutta la notte, ascolto' le voci che raccontavano storie tristi e allegre, vicende familiari e d'amore.
Venne a sapere che alcuni vicini erano molto poveri e che sfamavano a fatica i figli; che altre persone soffrivano la solitudine oppure che non avevano mai dimenticato un amore di gioventù.
Pentito per non aver mai capito che cosa si nascondeva dietro alle persone che vedeva tutti i giorni, l'uomo comincio' a piangere.
Pianse cosi' tanto che le sue lacrime si sparsero sul cespuglio al quale si era appoggiato.
E le lacrime non sparirono al mattino, ma continuarono a splendere come perle.
Era nato il vischio