sabato 24 novembre 2012

Il vero amore

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivò in ambulatorio per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.
Gli provai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, poiché non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
M’informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da qualche tempo dall'Alzheimer. Gli chiesi se la moglie si preoccupava se faceva un po' tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da cinque anni. Ne fui sorpreso, e gli chiesi: “E va ancora ogni mattina a trovarla, anche se non sa chi è lei?”
L'uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: "Lei non sa più chi sono io, ma io so ancora perfettamente chi è lei."
Dovetti trattenere le lacrime, avevo la pelle d'oca e pensai: “Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita”.
Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma quelle che traggono il meglio da ciò che hanno.

HAARP cosa sono? a che servono? ........I misteri taciuti

La High Frequency Active Auroral Research Program
(conosciuta anche con l'acronimo di HAARP) è un'installazione civile e militare statunitense situata in Alaska (nei pressi di Gakona, a ovest del Parco Nazionale Wrangell-Santo Elias, in una base della United States Air Force. Gli scopi dell'installazione sono la ricerca scientifica sugli strati alti dell'atmosfera e della ionosfera e la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militari

Ufficialmente servono a questo
LACOMUNITA' SCIENTIFICA.

Sono molte le voci di protesta riguardanti questi folli e distruttivi progetti Fra queste, la scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell denuncia che "gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma.

I metodi includono l'accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell'atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate". Richard Williams, fisico e consulente dell'Università di Princeton, dice che "i test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto irresponsabile di vandalismo globale HAARP potrebbe essere un serio pericolo per l'atmosfera terrestre.
Con esperimenti di questo tipo, potrebbero essere fatti danni irreparabili in poco tempo". Alcuni ricercatori già oggi sospettano dei collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti, uragani, maremoti, diffuse siccità.  

LA RUSSIA Il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel 2002 il seguente comunicato, firmato da 188 deputati: "Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall'arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari".

Alcuni scienziati temono che la ionosfera possa collassare per squilibrio elettrico, concludendo: "Possiamo davvero rischiare di manomettere qualcosa che ancora non comprendiamo del tutto, e che appartiene ad ogni forma di vita (non solo umana) su questo pianeta?"
La Russia stessa ha portato avanti alcuni progetti basati sulle scoperte di Tesla fin dagli anni Cinquanta, in parallelo alle sperimentazioni degli Stati Uniti, salvo poi rallentarli anche a causa del collasso economico.
 Come affermò Brecht: "La scienza, al servizio del potere, crea solo danni all'intera Umanità".

Che dire....... della moria in massa di uccelli che cadono dal cielo fulminati? Dell'altrettanto inspiegabile morte e spiaggiamento di una moltitudini di pesci?

Dello spiaggiamento di Balene e delfini (seguono le rotte utilizzando l'elettromagnetismo? )
TUTTO QUESTO AVVIENE IN TUTTO IL MONDO sempre più frequentemente, ma solo in qualche caso sfugge alla trama del silenzio imposto, per finire poi nel dimenticatoio

L’argento dei Conquistadores non aumentò l’inflazione della Spagna

Tra il 1520 e il 1650, l’economia spagnola subì un’inflazione paralizzante e inesorabile nella cosiddetta rivoluzione dei prezzi. La maggior parte degli storici ha in parte attribuito tale inflazione all’importazione, a partire dal 1550, dell’argento dalle Americhe, che avrebbe messo molta più moneta in circolazione in Spagna. Ma in un uno studio uscito su Proceedings of the National Academy of Sciences, un team di ricercatori sostiene che per più di un secolo gli spagnoli non utilizzarono questo argento importato per coniare monete, suggerendo che la quantità di denaro circolante in Spagna non sarebbe aumentata e non potrebbe aver innescato l’inflazione.

Tra il 16′ e il 17′ secolo, gli spagnoli estrassero fino a 300 tonnellate di argento all’anno dalle miniere in Perù e Messico. Se le pesanti barre riuscivano a sopravvivere ai pericoli dell’Atlantico, sia naturali che pirateschi, potevano essere coniati in real da 8 o essere oggetto di scambi con altri paesi per compensare gli alti costi sostenuti dalla Spagna, che in questo periodo comprendevano le guerre nei Paesi Bassi e l’importazione di porcellana e seta dalla Cina. Ma gli spagnoli poi utilizzavano l’argento importato per coniare le loro monete? Per scoprirlo, l’archeologa Anne-Marie DeSaulty e i suoi colleghi dell’Università di Lione, in Francia, hanno utilizzato la spettrometria di massa per misurare i rapporti di alcuni isotopi dei metalli in 91 monete antiche: 24 provenienti da Grecia e Roma, 23 di epoca medievale provenienti da tutta Europa, 25 coniate in Spagna tra il 16′ e il 18′ secolo, e 19 monete coniate con argento latino-americano. Le monete dell’America Latina generalmente avevano una gamma più vasta di diversi isotopi di argento, piombo e rame rispetto alle monete europee, probabilmente a causa della complessità geologica delle grotte vulcaniche che ospitavano le miniere d’argento più prolifiche del Nuovo Mondo. Più importante per il dibattito sulla rivoluzione dei prezzi, i ricercatori hanno scoperto che le monete con date e teste che indicano una coniazione in Spagna prima del regno di Filippo V (1700-1746) avevano una composizione isotopica simile alle monete medievali europee. Al contrario, le monete coniate in seguito erano più simili a quelli delle Ande. Ciò suggerisce che anche se l’argento americano arrivò in Spagna nel 1550, gli spagnoli aspettarono oltre 100 anni prima di usarlo per la propria valuta. Invece di fare monete, DeSaulty sostiene che gli spagnoli probabilmente scambiavano rapidamente l’argento americano. Tuttavia, Akira Motomura, economista allo Stonehill College di Easton, Massachusetts, che studia l’economia del flusso d’argento di quell’epoca, si domanda se il campione di monete che DeSaulty ha studiato sia grande abbastanza per sostenere le sue conclusioni. I ricercatori hanno analizzato solo 2-5 monete coniate sotto ciascuno dei re spagnoli tra il 16′ e 18′ secolo. L’ipotesi di DeSaulty deriva però dal fatto che composizione isotopica delle monete contemporanee è molto costante, e quindi il campione è probabilmente rappresentativo delle monete che erano in circolazione. Ma anche se si accettasse che gli spagnoli non utilizzarono l’argento del Nuovo Mondo nelle loro monete per decenni, questo è sufficiente per dire che l’importazione di argento dalle Americhe non fu la causa dell’inflazione galoppante? Certamente non era la sola causa, sostiene DeSaulty. Motomura afferma che la situazione era molto più complicata: “In termini di effetti sui prezzi, c’è molto di più” che il semplice ammontare di denaro in Spagna. La Cina passò dai soldi di carta alla moneta d’argento all’incirca in quel periodo, dice, il che fece aumentare il valore dell’argento nonostante ne venisse estratto di più.


Fonte: Il fatto storico

Storia del DJ

Secondo alcuni la nascita del DJ coincide con i primi esperimenti radiofonici, quando i pionieri delle trasmissioni via radio collegavano dei grammofoni a dei trasmettitori.
Ciò nonostante, il vero inizio dell'attività del DJ avvenne con l'apertura delle prime discoteche in Francia, durante il dominio nazista. Durante questo periodo nacquero le primissime discoteques dove venivano diffusi dischi jazz e blues provenienti dal nuovo continente nonostante il regime vietasse la diffusione di opere discografiche statunitensi.
Naturalmente ci voleva qualcuno addetto a selezionare tali dischi: quel qualcuno diventerà presto il DJ con l'uscita allo scoperto della discoteca e l'esportazione in America negli anni sessanta, dove verrà coniato appunto il termine di DJ (disc jockey, letteralmente "fantino dei dischi").
All'inizio il compito del DJ era semplicemente quello di mettere uno dopo l'altro i dischi (acquistati dal locale) ed effettuare avvisi con il microfono.
Il DJ di allora percepiva una retribuzione pari o inferiore a quella di un barista. Negli anni settanta arrivò la Saturday Night Fever (Febbre del sabato sera), e la disco music. Insieme alla discoteca, il DJ acquisì sempre più prestigio, diventando l'artefice della buona riuscita di un evento e della buona fama di un locale.
Successivamente arrivarono i tempi del Loft e la discoteca divenne luogo di amore per la musica dove la gente entrava per lasciarsi trasportare dalle atmosfere create dal dj.
Nacquero le prime star di cui il primo fu di sicuro Dave Mancuso ispiratore di un'intera generazione di frequentatori del suo Loft, lanciando grandi DJ come Larry Levan, Kenny Carpenter, Frankie Knuckles, Nicky Siano, François Kevorkian.
In Italia Miki del Ciak di Bologna fu il primo dj italiano a iniziare l'arte del mixaggio con un tecnica pari a certi americani dell' epoca promuovendo dischi dell'oltre oceano.
Alla fine degli anni '70 nasceva nei ghetti neri del Bronx e di Harlem un'altra interpretazione dell'arte del DJing: il turntablism, ora una delle discipline della cultura hiphop, di cui capostipite è Kool Herc, seguito da Grandmaster Flash che perfezionò le tecniche di mixaggio con due piatti proposte da Kool Herc; questa complessa arte si svilupperà (soprattutto nella cultura hiphop) fino a far diventare il giradischi un vero e proprio strumento musicale, capace di produrre dei suoni con il movimento manuale ripetuto del disco sul platter, il cosiddetto "graffio" della puntina o scratch.
Con abili movimenti sul cross-fader con una mano, e sul disco con l'altra mano i DJ che praticano turntabilism riescono in questo modo a creare note, nuovi ritmi e suoni. (Da citare i gruppi italiani Men In Skratch e "Alien Army")
Furono gli americani gli inventori del movimento house music che "dette il la" a tutto un immenso filone di musica elettronica, prodotta dal DJ stesso.
Da quel momento il DJ assunse il ruolo di sperimentatore sonoro nonché di funambolo del mixaggio con l'introduzione del "mix in battuta", tecnica che consiste nel far combaciare perfettamente le battute di tempo di due dischi in sincronia (battute espresse in bpm, cioè battiti per minuto).

Carnac, un villaggio di 3000 Pietre






Il villaggio di Carnac, in Bretagna, è talmente piccolo da essere a malapena menzionato sulle carte geografiche; nei suoi pressi, però, sorge da tempo immemorabile una delle più impressionanti testimonianze del nostro passato … e anche una delle più enigmatiche. In tutta Europa è possibile osservare un genere molto particolare di monumenti, risalenti al nostro più remoto passato: si tratta dei menhir, enormi monoliti di pietra, isolati, allineati tra loro oppure disposti in cerchio (cromlech), e dei dolmen, costruzioni più complesse ottenute accostando lastroni di pietra grezza o scheggiata. Carnac è però un esempio unico. Il numero di pietre, la concentrazione e l’estensione di questo complesso megalitico non ha eguali in Europa e nel mondo, e ha fatto sì che la località venisse definita una “capitale della preistoria”. Impressionanti file di massi, disposti in ordine decrescente di altezza, si stendono attraverso pinete e brughiere per chilometri, fino a perdersi all’orizzonte.




Le pietre sono delle forme e delle dimensioni più disparate; le più imponenti raggiungono anche i 7 m, quelle più piccole non arrivano al metro. Il primo allineamento, quello di Menec, si compone di 11 file di massi ed è preceduto da un cromlech (complesso di menhir allineati a semicerchio). Un dolmen segna invece l’inizio di Kermario (il Luogo dei Morti), il secondo allineamento e quello con le rocce più maestose: 1029 menhir di oltre 6 metri, allineati su 10 file in direzione nord-est. Troviamo poi un grande tumulo, detto Kercado, e un altro cromlech prima del terzo allineamento, Kerlescan (Luogo della Cremazione): 13 file di menhir che si susseguono per quasi un kilometro. A Kerlescan era forse un tempo collegato il più breve allineamento di Petit Menec, che conta “solo” un centinaio di pietre.





 In totale i menhir di Carnac sono 2934. In tutta la zona, inoltre, si possono osservare pietre isolate e a piccoli gruppi, dolmen, e tumuli sepolcrali. Alcuni studi hanno fatto pensare che le pietre fossero utilizzate per registrare e misurare i movimenti del sole, della luna e degli astri; è questa la conclusione cui giunse Alexander Thom, già professore di ingegneria presso l’Università di Oxford, che studiò i viali dal 1970 al 1975. Molte delle pietre allineate formano linee di osservazione astronomiche significative; il masso più importante dell’osservatorio sarebbe stato il megalite detto Er Grah (la pietra delle Fate), noto anche come Le Grand Menhir Brisé. Esso giace oggi in quattro enormi pezzi a Locmariaquer, nei pressi di un antico tumulo, dove cadde nel 1722 durante un terremoto. Da vari tumuli e massi, per una distanza di 13 km dalla pietra, era possibile osservare il sorgere e il tramontare della Luna nei momenti principali, servendosi del monolite come indicatore. Le rimanenti pietre del complesso sarebbero state utilizzate invece per calcoli astronomici, venendo a formare quella che Thom definì una “carta millimetrata megalitica”. Altri allineamenti, inoltre, sono orientati sul levare del Sole nei giorni di solstizio, equinozio ed altre date significative come l’inizio della fioritura, la mietitura e la semina. Carnac, quindi, potrebbe essere stato concepito come una celebrazione del ciclo agricolo; o come calendario per le sue varie fasi. Culto religioso e finalità pratiche: il ciclo vegetale è d’altronde il perno attorno al quale ruota una civiltà agricola come quella del neolitico. Un grande strumento astronomico, dunque, che presuppone un avanzato grado di conoscenze scientifiche; ma anche tecnologiche. Forse non è necessario chiamare in causa gli extraterrestri, tuttavia è arduo spiegare come popolazioni preistoriche del neolitico abbiano potuto trasportare, sollevare, e raddrizzare massi di proporzioni straordinarie, senza ipotizzare competenze e tecnologie successivamente andate perdute.



Le fabbriche della morte

NEL 1998 NEGLI USA SONO STATI UCCISI NELLO SVOLGIMENTO DEL LORO LAVORO PIU’ DIPENDENTI DELLA RISTORAZIONE CHE AGENTI DI POLIZIA Sorprendente, vero? Meno sorprendente, visti i bassi salari praticati dalle catene di fast food, che i due terzi delle rapine ai danni di ristoranti siano compiuti da dipendenti o ex dipendenti.
Da un’indagine del ’99 risultava che per rifarsi in parte delle paghe da fame e delle angherie subite la metà dei dipendenti dei fast food statunitensi rubava oggetti o danaro sul posto di lavoro, per un valore medio di 218 dollari l’anno.
Per arginare questa particolare forma di lotta di classe le big della ristorazione veloce hanno speso miliardi di dollari in sofisticate tecnologie per il controllo a distanza del personale.
Li avessero usati per pagare salari più decenti, i risultati sarebbero stati di certo migliori.
Di informazioni paradossali come queste è pieno “Fast Food Nation. Il lato oscuro del cheeseburger”, di Eric Schlosser, uno degli ultimi titoli della vasta letteratura su McDonald’s e simili.
Uno dei capitoli più affascinanti del libro è dedicato all’industria degli aromi, anello fondamentale e nascosto della fabbricazione del cibo. Il 90% di quel che gli americani spendono per nutrirsi serve a comprare cibo confezionato, inscatolato, surgelato, precotto, disidratato.
Poiché queste tecniche tolgono sapore ai cibi, è necessario rimettercelo con gli aromi naturali o artificiali (la differenza tra i primi e i secondi spesso è arbitraria, perché deriva dal modo in cui vengono preparati, non dalle sostanze chimiche che contengono).
L’industria statunitense degli aromi rende un miliardo e mezzo di dollari all’anno ed è concentrata nel New Jersey, dove di producono i due terzi degli additivi aromatici venduti negli USA.
L’International Flavors & Fragances (IFF) è l’agenzia di aromi più grande del mondo. Il suo nome è noto solo agli addetti ai lavori ma senza il suo ausilio gli hamburger non saprebbero di affumicato, il milk shake di fragola, il dentifricio di mela.
IL PROCESSO DI BASE E’ IDENTICO SIA PER GLI AROMI AGGIUNTI NEI CIBI CHE PER QUELLI USATI NEI PRODOTTI COSMETICI.
Si manipolano sostanze chimiche volatili per creare un odore particolare. Poiché gran parte del sapore di un cibo deriva dal suo odore, dai gas che si sprigionano da quel che mastichiamo, lo scopo degli “aromatisti” è di azzeccare e fabbricare l’odore giusto.
Con le biotecnologie riescono a creare odori sempre più “realistici” e “particolari” (ad esempio: burro fresco, burro al formaggio, burro al latte, credi di burro saporita, superconcentrato, in forma liquida o secca). Le formule degli aromi, e le aziende che li utilizzano, sono top secret. La lista degli ingredienti per creare l’aroma artificiale di fragola è lungo mezza pagina di libro. Gli odori – a cui la memoria è legata a filo doppio (Proust docet) – sono forse l’arma più potente delle industrie del cibo per fidelizzare i consumatori. poiché i sapori dell’infanzia lasciano un marchio indelebile, il target più ambito delle catene di fast food sono i bambini.
Creato l’aroma, va verificata la “sensazione” che produce in bocca. Per questo si ricorre alla “reologia”, una branca della fisica che studia il flusso e la deformazione dei materiali. Delle “bocche meccaniche”, in grado di elaborare dati provenienti da svariate sonde, misurano le proprietà reologiche di un cibo: scorrimento, punto di rottura, densità, croccantezza, masticabilità, viscosità, grumosità, gommosità, duttilità, scivolosità, levigatezza, sofficità, umidità, succosità, spalmabilità, elasticità e adesività.
E poi le chiamano patatine. 

fonte : http://www.disinformazione.it Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio

Questo pianeta non è nostro ma il prestito dei nostri figli


                                             Questo Video fa riflettere.
Noi siamo solo abitanti di questo pianeta come le altre razze Non siamo ne dei ne superiori ma facenti parte di un sistema naturale che integra tutto e tutti. Sconvolgendo, distruggendo questo sistema biologico arriveremo ineluttabilmente alla nostra fine.

Continuiamo a pagare multe ma lasciamo le cose come stanno

Discariche illegali, multa all'Italia dall'UE La Commissione europea impone urgentemente all’Italia di bonificare centinaia di discariche illegali e incontrollate di rifiuti. Nonostante una precedente sentenza della Corte di giustizia al riguardo nell’aprile 2007, i problemi sussistono ancora in quasi tutte le regioni italiane e le misure in vigore non sono sufficienti per risolvere il problema a lungo termine. Su raccomandazione del Commissario per l’Ambiente, Janez Potocnik, la Commissione ha pertanto deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea e di imporre una multa forfettaria di 56 milioni di euro. La Commissione, sottolinea che attualmente 255 discariche – 16 delle quali contenenti rifiuti pericolosi - devono ancora essere bonificate. "Nonostante gli impegni assunti dalle autorità italiane nel 2007, solo 31 discariche problematiche saranno bonificate entro la fine del 2012".

Pensiero di Gandhi e di chi è degno di chiamarsi umano

"LA CIVILTA' DI UN POPOLO SI MISURA DAL MODO IN CUI TRATTA GLI ANIMALI" Gandhi

Essere "umano" : vergogna !!!


Ciao essere umano, io sono Speranza, anzi, mi chiamavano così alcuni esseri umani prima che mi abbandonassero; oggi sono solo una cagna randagia.

Non ci conosciamo, non ci siamo mai visti, so che sei molto occupato e che hai un sacco di cose da fare, ma vorrei che mi concedessi qualche minuto del tuo tempo , ho qualcosa da raccontarti...

Dopo che la mia famiglia umana mi ha abbandonato, mi sono rifugiata all'interno di un grande parcheggio, li ho trovato alcuni amici a 

4 zampe i quali mi hanno accolta con amore e rispetto, sai anche loro erano stati abbandonati.

Quel grande parcheggio era diventata la nostra nuova casa, l'inverno era coperto ci permetteva di ripararci dall'acqua e dal freddo, l'estate dal sole e dal grande caldo; in più quando andava bene, riuscivamo a trovare degli avanzi di cibo all'interno della spazzatura.

""Se ti sto annoiando non leggermi, davvero non preoccuparti, tanto sono abituata all'indifferenza""

Da qualche giorno il cibo scarseggiava, quindi cercavamo disperatamente qualcosa da sgranocchiare sotto i denti, la fame era tanta credimi...
In piena notte sentiamo un forte fischio, era un essere umano, ci stava chiamando.

Senza pensarci ci siamo catapultati immediatamente, i nostri occhi non credevano a quanto stesse accadendo, un essere umano aveva cucinato per noi tantissime polpettine...

Non abbiamo avuto tempo di pensare, la fame era tanta; le abbiamo mangiate tutte ma proprio tutte, erano squisite.

Essere umano, oggi ti scrivo da questa clinica veterinaria, chiedendoti con il ♥ a pezzi perché? Io mi fidavo di te, che motivo avevi di avvelenarci? Noi non abbiamo fatto del male a nessuno, stavamo li solo perché ci sentivamo protetti.

Due dei miei amici sono morti dopo una lenta agonia, ed altri 2 stanno lottando tra la vita e la morte, io mi sono salvata perché ne ho mangiata solo una.

Essere umano, prima di lasciarti voglio dirti un'ultima cosa; sappi che io non ti odierò mai e continuerò ad amarti e rispettarti, nella speranza che prima o poi capirai che io sono un essere vivente, tale e quale a te...

Adesso ti lascio e ti ringrazio per avermi ascoltato, ci tenevo a dirti cosa pensavo e se puoi stasera prima di addormentarti fai una piccola preghiera per i miei 2 amici.

Speranza.

Parcheggio Ikea Catania 22/Novembre/2012 Andrea Mavilla