martedì 2 ottobre 2012
I Drive-thru
Si segnala l'installazione di nuovi Bancomat cosiddetti "Drive-thru", che permetteranno al cliente di prelevare contanti senza scendere dall'automobile.
PROCEDURA MASCHILE:
1. Avvicinarsi con l'autovettura al bancomat
2. Abbassare il fines
PROCEDURA MASCHILE:
1. Avvicinarsi con l'autovettura al bancomat
2. Abbassare il fines
trino
3. Inserire la carta nel bancomat e digitare il PIN
4. Digitare l'importo desiderato
5. Ritirare la carta, il contante e la ricevuta
6. Richiudere il finestrino
7. Ripartire
PROCEDURA FEMMINILE
1. Avvicinarsi con l'autovettura al bancomat
2. Fare retromarcia fino ad allineare il finestrino al bancomat
3. Riavviare il motore
4. Abbassare il finestrino
5. Trovare la borsetta e svuotare tutto il suo contenuto sul sedile passeggeri per trovare la carta
6. Localizzare la trousse e controllare il trucco sullo specchietto retrovisore
7. Provare ad inserire la carta nel bancomat
8. Aprire lo sportello per facilitare l'accesso al bancomat a causa dell'eccessiva distanza dell'automobile
9. Inserire la carta
10. Reinserire la carta nel verso giusto
11. Risvuotare la borsetta per cercare l'agenda con il PIN scritto sul retro della pagina di copertina
12. Digitare il PIN
13. Premere "Cancel" e digitare il PIN corretto
14. Digitare l'imporo desiderato
15. Ricontrollare il trucco nello specchietto retrovisore
16. Ritirare il contante e la ricevuta
17. Svuotare ancora la borsetta per trovare il portafogli e riporvi il contante
18. Riporre la ricevuta insieme al blocchetto degli assegni
19. Ricontrollare il trucco ancora una volta
20. Ripartire e percorrere 2 metri
21. Fare retromarcia fino al bancomat
22. Ritirare la carta
23. Risvuotare la borsetta, trovare il portafogli e collocare la carta nell'apposito comparto
24. Ricontrollare il trucco
25. Riavviare il motore che nel frattempo si è spento
26. Guidare per 5-6 kilometri
27. Togliere il freno a mano
3. Inserire la carta nel bancomat e digitare il PIN
4. Digitare l'importo desiderato
5. Ritirare la carta, il contante e la ricevuta
6. Richiudere il finestrino
7. Ripartire
PROCEDURA FEMMINILE
1. Avvicinarsi con l'autovettura al bancomat
2. Fare retromarcia fino ad allineare il finestrino al bancomat
3. Riavviare il motore
4. Abbassare il finestrino
5. Trovare la borsetta e svuotare tutto il suo contenuto sul sedile passeggeri per trovare la carta
6. Localizzare la trousse e controllare il trucco sullo specchietto retrovisore
7. Provare ad inserire la carta nel bancomat
8. Aprire lo sportello per facilitare l'accesso al bancomat a causa dell'eccessiva distanza dell'automobile
9. Inserire la carta
10. Reinserire la carta nel verso giusto
11. Risvuotare la borsetta per cercare l'agenda con il PIN scritto sul retro della pagina di copertina
12. Digitare il PIN
13. Premere "Cancel" e digitare il PIN corretto
14. Digitare l'imporo desiderato
15. Ricontrollare il trucco nello specchietto retrovisore
16. Ritirare il contante e la ricevuta
17. Svuotare ancora la borsetta per trovare il portafogli e riporvi il contante
18. Riporre la ricevuta insieme al blocchetto degli assegni
19. Ricontrollare il trucco ancora una volta
20. Ripartire e percorrere 2 metri
21. Fare retromarcia fino al bancomat
22. Ritirare la carta
23. Risvuotare la borsetta, trovare il portafogli e collocare la carta nell'apposito comparto
24. Ricontrollare il trucco
25. Riavviare il motore che nel frattempo si è spento
26. Guidare per 5-6 kilometri
27. Togliere il freno a mano
Lady Dai, la mummia di 2100 anni che sembra morta ieri
Una serie di ritrovamenti archeologici ha aperto un nuovo avvincente capitolo nelle tradizioni e nei rituali funebri elaborate dall’uomo nel corso dei millenni convincendo alcuni scienziati che le conoscenze degli antichi cinesi sulla conservazione del corpo fossero nettamente superiori rispetto alle Egiziane. Nel lontano 1971, all’apice della Guerra Fredda, mentre alcuni lavoratori stavano scavando per costruire dei rifugi anti-aereo, vicino alla città di Changsha, è stato rinvenuto un enorme complesso funerario della Dinastia Han. All’interno della tomba hanno scoperto più di 1.000 manufatti intatti ed il corpo meglio conservato al mondo. La sepoltura è della moglie di Xin Zhui, Lady Dai, una principessa della dinastia Han, morta tra il 178 ed il 145 A.C. a circa 50 anni. Gli oggetti all’interno della tomba testimoniano la ricchezza e l’importanza della defunta ma anche il suo gusto per quanto c’è di più raffinato e bello nella vita. Ma ciò che più colpisce non sono i cibi esotici o i tessuti pergiatissimi che le hanno aperto la strada all’immortalità, è il perfetto stato di conservazione delle sue spoglie. Quando mi è capitato di vedere la sua mummia conservata al Museo di Hunan, è stato uno choc perchè non ha nulla in comune con le classiche mummie che siamo abituati a vedere nei musei Egizi sparsi un po’ in tutto il mondo. La prima domanda naturale osservandola è: come è possibile? Come sono riusciti? Lady Dai è la mummia più famosa in assoluto perchè racchiude il segreto ed il mistero di come gli antichi cinesi sono stati in grado di dare l’immortalità alle sue spoglie mortali. Lo sconvolgente è, proprio, il fatto che sembra il cadavere di una persona morta, al massimo da una settimana. La pelle ed i tessuti sono morbidi, le articolazioni flessibili, i capelli intatti, il sangue nelle vene è ancora rosso e fluido e tutti i suoi organi sono perfettamente conservati: il suo aspetto è rimasto identico a quando è morta 2100 anni fa. E, proprio, per il perfetto stato di conservazione del cadavere ha consentito di eseguirvi una “normale” autopsia. L’esame ha rivelato che la principessa soffriva di mal di schiena ed era sovrappeso al momento del decesso. Aveva le vene ostruite ed aveva problemi cardiaci tanto gravi da morire d’infarto. Ed è morta proprio di infarto, a causa dell’obesità dovuta ad una dieta troppo ricca coniugata alla mancanza di esercizio fisico: gli stessi problemi di salute che abbiano oggi 2100 anni dopo! Il profilo medico di Xin Zhui è, in assoluto, il più completo che siamo mai riusciti ad avere su un essere umano di 2100 anni addietro. Il mistero di Lady Dai non è, però, ancora stato risolto. Gli archeologi ed i patologi stanno ancora cercando di identificare quali siano le condizioni che hanno consentito al corpo di giungerci intatto. La risposta è nell’articolata struttura della tomba e della sua sepoltura? La salma, dopo essere avvolta da 22 abiti di seta e canapa, legata con nove nastri di seta ed il volto coperto da una maschera, è stata riposta in una bara perfettamente sigillata a, sua volta, contenuta in altri sei sarcofaghi. Ma ciò non pare ancora sufficiente a svelare l’arano. Quindi, il segreto è forse i circa 20 lirti del misterioso liquido nel quale il corpo era immerso il corpo? Era il tanto ricercato elisir di lunga vita? E molti credono che Lady Dai sia ancora in vita, nonostante, la sua morte: “la sua mummia si è evoluta ed integrata nel cosmo”. A rendere ancora più oscuro il mistero, sono state trovate altre due tombe che contengono corpi altrettanto perfettamente conservati. Uno era un magistrato di nome Sui, l’altro era Ling Huiping, la moglie di un potente signore della Dinastia Han. I tre cadaveri hanno dato non solo informazioni precise sui morti ma anche sulle loro vite.
Ogni ruga è una storia vissuta
Ogni ruga sui nostri volti è una storia vissuta con coraggio, orgoglio, sorriso, pianto, amore.
Sono come le parole d’un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo.
La pittura Puntinista
Intorno al 1884-1885 ha inizio in Francia un nuovo movimento pittorico che per la sua caratteristica artistica principale venne chiamato Neoimpressionismo o anche Puntinismo.
Questo, chiamato anche pointillisme (in lingua francese) è un movimento pittorico così chiamato che nasce anche per i nuovi studi e le ricerche effettuate da alcuni studiosi fisici e chimici soprattutto sulla scomposizione della luce nei vari colori dello spettro e poi così denominato dal critico francese Félix Fénéon.
Da queste nuove e moderne ricerche si era iniziato infatti a constatare l’inesistenza di un colore locale. Si notava che ciascun colore era influenzato "visivamente" dal colore cui è posto accanto e quindi, i colori non dovranno essere mescolati ma soltanto accostati tra di loro, soprattutto i colori complementari così da creare il contrasto simultaneo. Tra i maggiori esponenti di questa corrente artistica che sviluppò ed elaborò la tecnica del puntinismo, possiamo citare gli artisti Paul Signac (1863-1935) e Georges Seurat (1859-1891), i quali cercano di applicare e rappresentare nelle loro opere le teorie scientifiche elaborate dagli studiosi di fisica, chimica ed ottica. Gli artisti del movimento puntinista infatti esaltano le leggi sulle interazioni tra i colori adiacenti (due colori complementari affiancati si esaltano, se invece vengono mescolati si spengono). Tutti questi studi sui colori portano i pittori puntinismi ad elaborare una tecnica tutta nuova in cui i colori vengono accostati su di una tela o su un altro supporto, attraverso dei piccoli punti (da questo deriva il nome di Puntinismo) di colore puro e tra di loro complementari, e affidando poi all’occhio dell’osservatore che ammira il quadro, il compito di fonderli insieme e di amalgamarli, in modo da dare un particolare e suggestivo risultato. Questo avviene anche grazie alla nostra retina che abbiamo nei nostri occhi, che ci permette di unire i puntini colorati e vedere una immagine in modo nitido.
I puntinisti amano realizzare soprattutto nelle loro opere scene con paesaggi o scene di vita cittadina. Sono cioè soggetti tipicamente “impressionisti”, ma alla spontaneità delle sensazioni e alla fugacità delle impressioni, preferiscono lo studio e un calcolo rigoroso.
Da queste nuove e moderne ricerche si era iniziato infatti a constatare l’inesistenza di un colore locale. Si notava che ciascun colore era influenzato "visivamente" dal colore cui è posto accanto e quindi, i colori non dovranno essere mescolati ma soltanto accostati tra di loro, soprattutto i colori complementari così da creare il contrasto simultaneo. Tra i maggiori esponenti di questa corrente artistica che sviluppò ed elaborò la tecnica del puntinismo, possiamo citare gli artisti Paul Signac (1863-1935) e Georges Seurat (1859-1891), i quali cercano di applicare e rappresentare nelle loro opere le teorie scientifiche elaborate dagli studiosi di fisica, chimica ed ottica. Gli artisti del movimento puntinista infatti esaltano le leggi sulle interazioni tra i colori adiacenti (due colori complementari affiancati si esaltano, se invece vengono mescolati si spengono). Tutti questi studi sui colori portano i pittori puntinismi ad elaborare una tecnica tutta nuova in cui i colori vengono accostati su di una tela o su un altro supporto, attraverso dei piccoli punti (da questo deriva il nome di Puntinismo) di colore puro e tra di loro complementari, e affidando poi all’occhio dell’osservatore che ammira il quadro, il compito di fonderli insieme e di amalgamarli, in modo da dare un particolare e suggestivo risultato. Questo avviene anche grazie alla nostra retina che abbiamo nei nostri occhi, che ci permette di unire i puntini colorati e vedere una immagine in modo nitido.
I puntinisti amano realizzare soprattutto nelle loro opere scene con paesaggi o scene di vita cittadina. Sono cioè soggetti tipicamente “impressionisti”, ma alla spontaneità delle sensazioni e alla fugacità delle impressioni, preferiscono lo studio e un calcolo rigoroso.
Il tempo
Le ere geologiche
L'era precambriana, o criptozoica, ha una durata, circa 4 miliardi di anni, in quest'era, circa 3,5 miliardi di anni fa, ebbe origine la vita , come testimonierebbero reperti fossili (soprattutto di organismi invertebrati marini) ritrovati in Australia, nel giacimento fossilifero di Ediacara.
L'era primaria, o paleozoica, comprende sei periodi: Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero e Permiano. All'inizio dell'era primaria, durante il Cambriano, le aree continentali erano suddivise in due grandi blocchi chiamati Gondwana (comprendente Sudamerica, Africa, Australia, Antartide e India) e Laurasia (comprendente Asia, Europa e Nordamerica), che si riunirono successivamente nel supercontinente chiamato Pangea, destinato poi a fratturarsi nuovamente. Grazie alla comparsa dello strato di ozono nell'atmosfera , e alla protezione da esso esercitata nei confronti di radiazioni solari dannose per gli esseri viventi, a partire dal Siluriano la vita vegetale ebbe un grande sviluppo prima nei mari e poi anche sulla terraferma e raggiunse il massimo sviluppo nel Carbonifero , periodo in cui si formarono lussureggianti foreste, con piante d'alto fusto, di cui rimane traccia negli attuali depositi di carbone. L'era dei pesci (la cui grande espansione si ebbe soprattutto nel Devoniano), per quanto riguarda i vertebrati. I primi rettili, comparsi nel Carbonifero, si diversificarono notevolmente nel Permiano, preannunciando il loro grande sviluppo nell'era successiva.
L'era secondaria è detta anche mesozoica, che significa "era di mezzo" Nel Triassico il continente Pangea comincia a frammentarsi e si forma il nuovo oceano Atlantico (lo smembramento completo della Pangea culminerà nel Cretaceo). Nel Mesozoico si assiste alla diffusione dei grandi rettili, i dinosauri, che conquistano tutti gli ambienti: terrestri e aerei. Compaiono, inoltre, le prime specie di uccelli e di mammiferi. Quanto ai vegetali, nel Triassico le piante erano rappresentate soprattutto da felci arboree, sostituite poi dalle gimnosperme, mentre nel Giurassico compaiono le angiosperme (le piante con fiori), che ebbero grande diffusione nel Cretaceo.
L'era terziaria, o cenozoica, è suddivisa in cinque periodi: Paleocene, Eocene, Oligocene, Miocene e Pliocene. La distribuzione delle terre emerse e dei mari corrisponde a quella attuale: l'oceano Atlantico si è allargato, l'Africa e l'India si sono spostate verso il margine meridionale dell'Eurasia, provocando il sollevamento della catena alpino-himalayana; il mare Tetide si chiude per il progressivo avvicinarsi dell'Africa all'Europa. Il Cenozoico è considerato "l'era dei mammiferi"; tra i mammiferi si differenziano i primati, che, inizialmente adattati alla vita arboricola, assumono le sembianze simili a quelle delle scimmie attuali.
L'ultima era geologica, quella attuale, è detta quaternaria, o neozoica, cioè "della vita nuova", poiché flora e fauna sono costituite da piante e animali tuttora viventi. L'era quaternaria viene divisa in due periodi: Pleistocene e Olocene. Ciò che soprattutto caratterizza quest'era è l'alternarsi di periodi freddi e di periodi caldi, che causarono l'avvicendarsi di grandi glaciazioni (con estensione delle calotte polari a latitudini più basse) e di periodi interglaciali (periodi in cui si riduce l'estensione dei ghiacciai).
Tra gli eventi biologici che hanno caratterizzato l'era quaternaria si deve segnalare soprattutto la "rapida" evoluzione e diffusione sul pianeta del genere Homo.
L'era precambriana, o criptozoica, ha una durata, circa 4 miliardi di anni, in quest'era, circa 3,5 miliardi di anni fa, ebbe origine la vita , come testimonierebbero reperti fossili (soprattutto di organismi invertebrati marini) ritrovati in Australia, nel giacimento fossilifero di Ediacara.
L'era primaria, o paleozoica, comprende sei periodi: Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero e Permiano. All'inizio dell'era primaria, durante il Cambriano, le aree continentali erano suddivise in due grandi blocchi chiamati Gondwana (comprendente Sudamerica, Africa, Australia, Antartide e India) e Laurasia (comprendente Asia, Europa e Nordamerica), che si riunirono successivamente nel supercontinente chiamato Pangea, destinato poi a fratturarsi nuovamente. Grazie alla comparsa dello strato di ozono nell'atmosfera , e alla protezione da esso esercitata nei confronti di radiazioni solari dannose per gli esseri viventi, a partire dal Siluriano la vita vegetale ebbe un grande sviluppo prima nei mari e poi anche sulla terraferma e raggiunse il massimo sviluppo nel Carbonifero , periodo in cui si formarono lussureggianti foreste, con piante d'alto fusto, di cui rimane traccia negli attuali depositi di carbone. L'era dei pesci (la cui grande espansione si ebbe soprattutto nel Devoniano), per quanto riguarda i vertebrati. I primi rettili, comparsi nel Carbonifero, si diversificarono notevolmente nel Permiano, preannunciando il loro grande sviluppo nell'era successiva.
L'era secondaria è detta anche mesozoica, che significa "era di mezzo" Nel Triassico il continente Pangea comincia a frammentarsi e si forma il nuovo oceano Atlantico (lo smembramento completo della Pangea culminerà nel Cretaceo). Nel Mesozoico si assiste alla diffusione dei grandi rettili, i dinosauri, che conquistano tutti gli ambienti: terrestri e aerei. Compaiono, inoltre, le prime specie di uccelli e di mammiferi. Quanto ai vegetali, nel Triassico le piante erano rappresentate soprattutto da felci arboree, sostituite poi dalle gimnosperme, mentre nel Giurassico compaiono le angiosperme (le piante con fiori), che ebbero grande diffusione nel Cretaceo.
L'era terziaria, o cenozoica, è suddivisa in cinque periodi: Paleocene, Eocene, Oligocene, Miocene e Pliocene. La distribuzione delle terre emerse e dei mari corrisponde a quella attuale: l'oceano Atlantico si è allargato, l'Africa e l'India si sono spostate verso il margine meridionale dell'Eurasia, provocando il sollevamento della catena alpino-himalayana; il mare Tetide si chiude per il progressivo avvicinarsi dell'Africa all'Europa. Il Cenozoico è considerato "l'era dei mammiferi"; tra i mammiferi si differenziano i primati, che, inizialmente adattati alla vita arboricola, assumono le sembianze simili a quelle delle scimmie attuali.
L'ultima era geologica, quella attuale, è detta quaternaria, o neozoica, cioè "della vita nuova", poiché flora e fauna sono costituite da piante e animali tuttora viventi. L'era quaternaria viene divisa in due periodi: Pleistocene e Olocene. Ciò che soprattutto caratterizza quest'era è l'alternarsi di periodi freddi e di periodi caldi, che causarono l'avvicendarsi di grandi glaciazioni (con estensione delle calotte polari a latitudini più basse) e di periodi interglaciali (periodi in cui si riduce l'estensione dei ghiacciai).
Tra gli eventi biologici che hanno caratterizzato l'era quaternaria si deve segnalare soprattutto la "rapida" evoluzione e diffusione sul pianeta del genere Homo.
IL CODICE DI HAMMURABI
Hammurabi (XVIII secolo a.C.), re di Babilonia della prima dinastia. Regnò dal 1792 al 1750 ca. a.C. e, con le vittorie sugli amorrei e gli assiri, estese l'impero dal golfo Persico, attraverso la valle del Tigri e dell'Eufrate, sino alle coste del mar Mediterraneo. Fece di Babilonia la capitale del regno e, dopo aver consolidato le sue conquiste, si preoccupò di difendere le frontiere e di garantire la prosperità all'interno dell'impero. Abile amministratore e valoroso guerriero, Hammurabi è noto principalmente per il codice legislativo, conosciuto come Codice di Hammurabi, contenente disposizioni di diritto pubblico e privato, che regolavano la vita del regno babilonese. Il Codice è una raccolta di leggi risalenti al re di Babilonia Hammurabi. È il più antico codice di leggi conservatosi integralmente e la più lunga iscrizione babilonese che tratti di un unico argomento. Impresso su una stele di basalto risalente al 1780 a.C. circa e alta 225 cm, fu scoperto da un gruppo di archeologi francesi a Susa, in Iraq (l'antico regno dell'Elam), nel 1902. La pietra, spezzatasi in tre parti, è ora ricomposta e conservata al Museo del Louvre a Parigi. L'origine divina della legge scritta è sottolineata da un bassorilievo nel quale Hammurabi è ritratto mentre riceve il codice dal dio Sole, Shamash, che a Babilonia era simbolo di giustizia.
Re Hammurabi riceve le leggi da Shamash, dio del Sole
Il codice, in 282 leggi, è redatto su 3600 colonne orizzontali in scrittura cuneiforme e 49 verticali e riporta molte attinenze con le Tavole della Legge che il Signore diede a Mosè sul monte Sinai, secondo la Bibbia. Sarà un caso? Vediamo qui alcuni passi del codice di Hammurabi: - Non commettere rapina. - Non spostare una pietra confinaria. - Non frodare. - Non concupire. - Non desiderare la roba d’altri. - Non rapire. - Non si faccia falsa testimonianza. - Un uomo non deve avere rapporti sessuali ne’ con sua madre, ne’ con la sorella della madre, ne’ con un altro uomo, ne’ con la moglie di un altro uomo. Ne’ l’uomo ne’ la donna devono accoppiarsi con le bestie. Non si deve indulgere in comportamenti provocanti che possano condurre a un’unione proibita. Non sia castrato alcun maschio, ne’ uomo ne’ animale. - Non si nutra il pensiero che esista altra divinità al di fuori del Signore. Non si intagli immagine alcuna. Non si facciano idoli per uso altrui. Non ci si inchini davanti a un idolo e non si facciano libagioni o sacrifici, né si bruci incenso davanti a un idolo. Non si facciano passare i figli attraverso il fuoco del culto del Moloch. - Non profanare il nome di Dio
È innegabile a questo punto l’incredibile somiglianza che c’è tra le varie raccolte di leggi. L’unica soluzione possibile, è quella che alcune parti della Bibbia sono in realtà “copie” di fonti più antiche, in questo caso di origine babilonese. I vari libri che costituiscono la Bibbia sono stati scritti in epoche diverse. Si sa che la Genesi fu redatta intorno al VI sec. a.C e si sa anche che in quel periodo (598 a.C.) il regno di Giuda fu sottomesso dalle truppe dell’impero Babilonese di Nabucodonosor II, che lasciò però una certa autonomia ai territori conquistati. Questo fece si che gli Ebrei mantenessero anche una discreta libertà religiosa, ma non impedì loro di entrare nella sfera d’influenza socio-culturale del paese.
Re Hammurabi riceve le leggi da Shamash, dio del Sole
Il codice, in 282 leggi, è redatto su 3600 colonne orizzontali in scrittura cuneiforme e 49 verticali e riporta molte attinenze con le Tavole della Legge che il Signore diede a Mosè sul monte Sinai, secondo la Bibbia. Sarà un caso? Vediamo qui alcuni passi del codice di Hammurabi: - Non commettere rapina. - Non spostare una pietra confinaria. - Non frodare. - Non concupire. - Non desiderare la roba d’altri. - Non rapire. - Non si faccia falsa testimonianza. - Un uomo non deve avere rapporti sessuali ne’ con sua madre, ne’ con la sorella della madre, ne’ con un altro uomo, ne’ con la moglie di un altro uomo. Ne’ l’uomo ne’ la donna devono accoppiarsi con le bestie. Non si deve indulgere in comportamenti provocanti che possano condurre a un’unione proibita. Non sia castrato alcun maschio, ne’ uomo ne’ animale. - Non si nutra il pensiero che esista altra divinità al di fuori del Signore. Non si intagli immagine alcuna. Non si facciano idoli per uso altrui. Non ci si inchini davanti a un idolo e non si facciano libagioni o sacrifici, né si bruci incenso davanti a un idolo. Non si facciano passare i figli attraverso il fuoco del culto del Moloch. - Non profanare il nome di Dio
È innegabile a questo punto l’incredibile somiglianza che c’è tra le varie raccolte di leggi. L’unica soluzione possibile, è quella che alcune parti della Bibbia sono in realtà “copie” di fonti più antiche, in questo caso di origine babilonese. I vari libri che costituiscono la Bibbia sono stati scritti in epoche diverse. Si sa che la Genesi fu redatta intorno al VI sec. a.C e si sa anche che in quel periodo (598 a.C.) il regno di Giuda fu sottomesso dalle truppe dell’impero Babilonese di Nabucodonosor II, che lasciò però una certa autonomia ai territori conquistati. Questo fece si che gli Ebrei mantenessero anche una discreta libertà religiosa, ma non impedì loro di entrare nella sfera d’influenza socio-culturale del paese.
Vaccini antinfluenzali
Il signor Fazio, dovremmo ricordarlo, è stato uno di quegli esponenti di governo che, in quasi tutto il mondo, ha avallato un costosissimo (per l'erario) piano di vaccinazione di massa contro l'influenza suina. Tale piano deciso in base a raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è stato un completo fiasco, dal momento che sulle 24 milioni di dosi di vaccino comprate dallo stato circa 23 milioni sono rimaste inutilizzate.
Perché sono rimaste inutilizzate? Perchè molti medici e molti comuni cittadini non si sono fidati della campagna mediatica tesa a fare di una banale influenza un malattia così terribile da giustificare una vaccinazione di massa (nonché l'acquisto di numero scorte di farmaci antivirali di dubbio valore). Perché un ministro della sanità (polacco) ha detto pubblicamente tutte queste cose ed ha impedito che quei vaccini venissero distribuiti in Polonia. Perché molte persone erano stufe di questi continui allarmismi ingiustificati prima sull'aviaria, poi sulla SARS, poi sulla suina, perché si sono informate tramite internet, e lì hanno trovato le prove che tali vaccini non erano stati adeguatamente testati, che contenevano additivi (conservanti ed adiuvanti) pericolosi, che i governanti tedeschi si erano fatti preparare un vaccino speciale senza questi discussi componenti, che un sindacato di polizia italiano richiedeva vaccini più sicuri per le forze dell'ordine, perché avevano scoperto che si trattava di una malattia tutto sommato banale della quale i mass media ed i governi esageravano la pericolosità. A questa vicenda è dedicato un intero dossier che potete leggere su questo stesso sito, più tutta una serie di informazioni sulle persone che sono morte (fra le quali un bimbo di appena 21 mesi) o che hanno sviluppato malattie più o meno gravi a causa della vaccinazione, per non parlare dei numerosissimi casi di aborti o di bambini nati morti in seguito alla vaccinazione, notizie che sono piano piano apparse in seguito alla stesura del dossier. L'ultima è la notizia che in seguito a molti casi di narcolessia la vaccinazione contro l'influenza suina è stata bloccata in Finlandia ed in Nepal.
Molti, anzi moltissimi cittadini hanno però evitato quel vaccino perché si sono informati, anche attraverso internet, ed hanno deciso in tutta coscienza che non era il caso di fidarsi. Persino l'Organizzazione Mondiale della Sanità si è lamentata pubblicamente del fatto che internet ha fatto fallire la campagna di vaccinazione di massa contro l'influenza suina.
Forse è per questo allora che di nascosto il governo italiano intende portare avanti prima del solito la campagna di vaccinazione anti-influenzale del 2010/2011? Perché teme che iniziando più tardi il popolo di internet riesca a fare chiarezza sulla composizione dei nuovi vaccini anti-influenzali e sulla loro pericolosità? Quanti sanno che nei nuovi vaccini (che dovrebbero immunizzare anche rispetto all'influenza suina) saranno presenti gli stessi e/o altri componenti tossici?
E forse è per lo stesso motivo che la valente giornalista Jane Burgermeister, che tanto si è data da fare per diffondere tramite internet le informazioni sull'inutilità e sulla pericolosità del vaccino contro l'influenza suina, ha dovuto affrontare un farsesco quanto pretestuoso processo per interdizione a causa di una sua supposta "malattia mentale"; a quanto pare per qualche persona collusa col potere dire la verità è una forma di pericolosa e contagiosa malattia. Specie se si portano le prove che un'azienda multinazionale aveva contaminato i vaccini anti-influenzali col pericolosissimo virus dell'aviaria. Al momento chi scrive questo dossier sta ancora cercando informazioni più dettagliate, ma finora si sa che esistono vaccini col coadiuvante allo squalene MF59, e vaccini senza tale coadiuvante; ma anche questi ultimi potrebbero essere molto pericolosi, dal momento che in Australia hanno causato convulsioni, vomito e febbre alta a decine di bambini (uno dei quali è andato in coma), al punto che in Australia la vaccinazione è stata sospesa per i bambini sotto i 5 anni.
Qui sotto la prova che in Italia stanno per essere inoculati anche vaccini allo squalene (come quelli per l'influenza suina). Alla pericolosità dello squalene sono invece dedicate ben 3 pagine del presente dossier.
Del bisogna sottolineare che i vaccini contro l'influenza non hanno mai dimostrato di fornire una buona protezione contro l'influenza stessa, cosa che invece si può ottenere più efficacemente assumento opportune dosi di vitamina C e vitamina D, per non parlare della validità dell'aglio come anti-influenzale. Consigliamo a tutti di informarsi e valutare attentamente, anche tenendo presenti i consigli dei medici di fiducia (per esempio non si può suggerire a chiunque l'uso di estratto di echinacea per rafforzare le difese immunitarie, alcuni soggetti allergici o con altre malattie auto-immuni potrebbero risentirne) cosa fare per prevenire l'influenza. Di sicuro un buon regime alimentare e l'attenzione a certi veleni che ci vogliono mettere nel piatto è di fondamentale importanza (ricordiamo che nella frutta e nella verdura fresca ci sono alte dosi di vitamina C naturale, che nei cereali integrali ci sono sostanze importanti per il corretto funzionamento del sistema immunitario, che i germogli hanno ottime proprietà nutrizionali.
Cosa c'è in un normale vaccino antinfluenzale? Proteine dell'uovo: possono essere contaminate col virus dell'aviaria e c'è la possibilità di reazioni allergiche e di shock anafilattico ad esse collegate Gelatina: può causare reazioni allergiche e shock anafilattico Polisorbato 80 (Tween80™): può causare serie reazioni allergiche e schock anafilattico Formaldeide: nota sostanza cancerogena Triton X100: un potente detergente Saccarosio: il normale zucchero da tavola Resina: può causare reazioni allergiche Gentamicina: un antibiotico Thimerosal: composto a base di mercurio che si trova ancora nelle fiale dei vaccini multidose
Tutte queste informazioni le trovate sul blog scienzamarcia sul quale potete seguire tutti gli aggiornamenti della questione.
Cosa c'è in un normale vaccino antinfluenzale? Proteine dell'uovo: possono essere contaminate col virus dell'aviaria e c'è la possibilità di reazioni allergiche e di shock anafilattico ad esse collegate Gelatina: può causare reazioni allergiche e shock anafilattico Polisorbato 80 (Tween80™): può causare serie reazioni allergiche e schock anafilattico Formaldeide: nota sostanza cancerogena Triton X100: un potente detergente Saccarosio: il normale zucchero da tavola Resina: può causare reazioni allergiche Gentamicina: un antibiotico Thimerosal: composto a base di mercurio che si trova ancora nelle fiale dei vaccini multidose
Tutte queste informazioni le trovate sul blog scienzamarcia sul quale potete seguire tutti gli aggiornamenti della questione.