domenica 30 settembre 2012

Un'idea vincente


"La patatina tira" recita un recente spot. In effetti le patatine fritte sono uno dei cibi più apprezzati del nostro secolo.
L'idea di friggerle venne allo chef statunitense George Crum non di certo per appagare il palato piuttosto per ripicca verso un cliente pretenzioso.
Si narra infatti che nel 1853 in un ristorante di New York, il "Moon Lake Lodge resort", un cliente incontentabile rimandò indietro per tre volte un piatto ritenendo che le patate, servite per contorno, erano tagliate in modo troppo spesso.
Fu così che il vendicativo chef affettò le patate in maniera sottilissima e le fece friggere, convinto di disgustare l'antipatico cliente; che invece le trovò divine.
Non ci volle poi molto tempo ed il passaparola e la loro commercializzazione ... le avviò alla conquista del mondo.

Uscire dal mondo reale


Sognare , fantasticare, uscire dal mondo reale.Immagini, suoni, colori ti prendono per mano e ti conducono lontano.Intensi amori,nuove conoscenze,nuove esperienze,frutto di sola fantasia,ma che permettono alla tua anima di leggere in profondità e scorgere quel progetto che preme per divenire realtà.

Bravo Pierino !





"Ragazzi è corretto dire :mio fratello ha andato a scuola ?"
No, risponde Pierino, e la maestra :"bravo Pierino e perché? " Perché mio fratello ha rimasto a casa !"

La tettonica della terra

La tettonica delle placche (dal greco τέκτων, tektōn che significa "costruttore") è il modello sulla dinamica della Terra, su cui concorda la maggior parte degli scienziati che si occupano di scienze della Terra.
Le placche tettoniche terrestri. Questa teoria è in grado di spiegare, in maniera integrata e con conclusioni interdisciplinari, i fenomeni che interessano la crosta terrestre quali: attività sismica, orogenesi, la disposizione areale dei vulcani, le variazioni di chimismo delle rocce magmatiche, la formazione di strutture come le fosse oceaniche e gli archi insulari, la distribuzione geografica delle faune e flore fossili durante le ere geologiche e di come le zone interessate da attività vulcanica e quelle di attività sismica siano concentrate su determinate zone. Questo modello ha parzialmente inglobato la precedente teoria della deriva dei continenti, enunciata inizialmente da Alfred Wegener, e sviluppatasi – con accesi dibattiti e scontri nella comunità scientifica – durante la prima metà del XX secolo e gradualmente universalmente accettata a seguito della scoperta, durante gli anni sessanta, dell'espansione dei fondali oceanici.

Si nasce... o si diventa ???









Imbecilli si nasce o si diventa ?Chissà. Una cosa è certa...qualcuno parte già avvantaggiato !

La papessa Giovanna

La papessa Giovanna è stata una figura leggendaria di papa donna, che avrebbe regnato sulla Chiesa dall'853 all'855. È considerata dagli storici alla stregua di un mito o di una leggenda medievale, probabilmente originato nel mondo ortodosso[senza fonte] antipapale, che ottenne in Occidente un qualche grado di plausibilità a causa di certi elementi genuini contenuti nella storia. Secondo la narrazione, era una donna inglese, educata a Magonza che, per mezzo dei suoi convincenti e ingannevoli travestimenti in abiti maschili, riuscì a farsi monaco con il nome di Johannes Anglicus. Sarebbe stata poi eletta papa, prendendo il nome di Giovanni VII, dopo la morte di Leone IV (17 luglio 855), in un'epoca in cui l'elezione del papa avveniva in modo fortuito. La papessa non praticava l'astinenza sessuale e rimase incinta di uno dei suoi tanti amanti. Durante la solenne processione di Pasqua nella quale il Papa tornava al Laterano dopo aver celebrato messa in San Pietro, mentre il Corteo Papale era nei pressi della basilica di San Clemente, la folla entusiasta si strinse attorno al cavallo che portava il Pontefice. Il cavallo reagì, quasi provocando un incidente. Il trauma subito da "papa Giovanni" fu all'origine di un violento travaglio prematuro. Scopertone il segreto, la papessa Giovanna fu fatta trascinare per i piedi da un cavallo, attraverso le strade di Roma, e lapidata a morte dalla folla inferocita nei pressi di Ripa Grande. Fu sepolta nella strada dove la sua vera identità era stata svelata, tra San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vaticano. Questa strada (a quanto sembra) fu evitata dalle successive processioni papali, anche se quest'ultimo dettaglio divenne parte della leggenda popolare, nel XIV secolo, durante la cattività del papato ad Avignone, quando non c'erano processioni papali a Roma. In altre versioni della leggenda (ad esempio in quella riportata nella cronaca di Martino di Troppau) la papessa Giovanna sarebbe morta subito al momento del parto oppure, una volta scoperta, rinchiusa in un convento. Sempre secondo la leggenda, a Giovanna succedette papa Benedetto III, che regnò per breve tempo, ma si assicurò che il suo predecessore venisse omesso dalle registrazioni storiche. Benedetto III si considera abbia regnato dall'855 al 7 aprile 858. Il nome papale che Giovanna assunse venne in seguito utilizzato da un altro papa Giovanni VIII (pontefice dal 14 dicembre 872 al 16 dicembre 882).

Papua Nuova Guinea

Una giungla incontaminata dentro il cratere di un vulcano della Nuova Guinea pullula di creature mai scoperte, evolutesi in totale isolamento dall'ultima eruzione avvenuta 200 mila anni fa. Una spettacolare varietà di uccelli, rane con le zanne, pesci che emettono uno strano grugnito, piccoli marsupiali simili a orsi, gigantesche lucertole predatrici, ratti giganti sono solo alcune delle straordinarie creature scoperte dai fortunati esploratori. Il team era composto da scienziati britannici, americani, hawaiiani e della Papua Nuova Guinea, affiancato da una troupe del dipartimento di Scienza naturale della Bbc che ha filmato l'intera spedizione, ricavandone un documentario in tre parti che verrà mandato in onda domani sera. Calatisi con un elicottero giù nei tre chilometri di profondità del cratere sul monte Basavi, il loro primo incontro è stato con una rana dalle incosuete zanne. Ai biologi è bastato 30 secondi per rendersi conto di trovarsi in un habitat popolato da specie del tutto sconosciute. Nel corso della fortunatissima spedizione, durata soltanto cinque settimane, gli esploratori, infatti, sono riusciti a catalogare almeno 40 nuove specie di animali, incluse 16 rane, un geco che si mimetizza, almeno tre specie di pesci, un nuovo tipo di pipistrello e un ratto gigante, che a quanto pare sarebbe il più grande al mondo. La scoperta costituisce un'ulteriore prova della ricchezza di vita che si nasconde nel mondo delle foreste fluviali, e gli scienziati sperano che ciò contribuisca a sensibilizzare la popolazione internazionale all'azione concreta in difesa di questi ecosistemi. "? stata un'esperienza sbalorditiva che ci ha fatto ulteriormente capire quanto valga la pena difendere questi habitat" ha detto al Guardian il dottor George McGavin, a capo della spedizione. Attualemente le foreste fluviali della Papua Nuova Guinea vengono distrutte del 3,5 per cento ogni anno

Patrimoni dell'umanità - Galápagos

Le Galápagos o Galapagos, nella grafia italiana, note anche come Arcipelago di Colombo o Arcipelago dell'Ecuador o Arcipelago di Colón) sono un arcipelago di 14 isole vulcaniche (8 grandi e 6 minori) situate nell'Oceano Pacifico, a circa 1000 chilometri dalla costa occidentale dell'America del Sud. Politicamente l'arcipelago appartiene alla Repubblica dell'Ecuador. Le isole sono distribuite a nord e a sud dell'equatore, che attraversa la parte settentrionale dell'isola più grande, Isabela. Le più vecchie datano circa 4 milioni di anni, mentre le più giovani sono ancora in via di formazione. L'arcipelago è infatti considerato una delle zone vulcanicamente più attive della Terra e sono composte da bocchinare . Il relativo isolamento dovuto alla distanza dal continente e l'ampia varietà di climi e di habitat dovuta alle correnti marine della zona hanno portato all'evoluzione di numerose specie endemiche di animali e vegetali, dalla cui osservazione Charles Darwin ha tratto ispirazione per la formulazione della teoria dell'evoluzione. Il suo celebre L'origine delle specie contiene numerosissimi riferimenti agli studi di Darwin sulle specie endemiche delle Galápagos.

SCIE CHIMICHE E TECNOLOGIA H. A. A. R. P

Approfondimenti su H.A.A.R.P. un sito di 180 antenne localizzato in Alaska che utilizza le scie chimiche per manipolare i fenomeni atmosferici ormai in tutto il mondo, vengono sparse tonnellate di sostanze chimiche dai tankers, successivamente le formazioni nuvolose originate dalle stesse vengono irradiate da un potente campo elettromagnetico generato dalle antenne del programma H.A.A.R.P. in Alaska. In questo modo riescono a manipolare gran parte dei fenomeni climatici in tutto il mondo creando nuvole e perturbazioni artificiali. Si trova vicino a Gakona, in Alaska (lat. 62.39° N, long. 145.15° W), a ovest del Parco Nazionale Wrangell-Santo Elias. Quest'arma verrà impiegata non solo per il cambiamento climatico ma anche per future guerre climatiche, questa è l'arma più potente mai costruita e sta creando gravi danni all'ecosistema.

Castelli della Loira - Francia

Alcuni castelli della Loira 

 Il castello di Chenonceau è situato nella regione Centre Val de Loire. Proprietà della Corona e poi residenza reale, il castello di Chenonceau è un sito eccezionale, non solo per la sua concezione originale sul fiume Cher ma anche per il suo destino: amato, gestito e protetto da donne come Diana di Poitiers e Caterina de' Medicis. Oggi, il castello di Chenonceau è, dopo Versailles, il castello più visitato della Francia. Il Castello Reale di Blois vi apre le porte della Valle della Loira. Situato nella regione Centre Val de Loire, il Castello Reale di Blois presenta un vero panorama dell'arte e della storia dei Castelli della Loira e ne fa la migliore introduzione alla loro visita. Il castello di Azay-le-Rideau è situato nella Regione Centre Val de Loire. Costruito su un'isola in mezzo alle acque dell'Indre, la costruzione, così come si presenta oggi, fu eretta sotto il regno di Francesco I, da un ricco finanziere, Gilles Berthelot, che desiderava conciliare le innovazioni venute dall'Italia con l'arte della costruzione alla francese. Situato nel cuore di uno scrigno di verde, il castello bagna nelle acque del fiume in cui si riflettono le sue facciate. Classificato monumento storico, il castello di Azay-le-Rideau esprime tutta la perfezione di un castello del primo Rinascimento francese. Situato nella regione Centre Val de Loire, nel comune di Amboise, la fortezza medievale di Amboise cede il posto ad una residenza reale sotto i regni dei Re Carlo VIII e Francesco I (fine XV - inizio XVI secolo). Numerosi studiosi ed artisti europei soggiornano alla Corte di Amboise invitati dai sovrani come, per esempio, Leonardo da Vinci che riposa nella cappella del castello. Il castello d'Angers è situato nella regione dei Pays de la Loire, nel cuore della città d'Angers. Questa vasta fortezza medievale fiancheggiata da diciassette torri fu costruita nel XIII secolo dal giovane San Luigi alla frontiera del suo regno. Dal neolitico al XXI secolo, la località non ha cessato di cambiare d'uso e d'immagine, ne testimoniano le tracce tangibili lasciate da ogni periodo. All'interno del vasto recinto, scoprite edifici residenziali e giardini. Il castello ospita il famoso arazzo dell'Apocalisse, opera di spicco della tappezzeria medievale.

L'ASTON MARTIN ICONA DI UN'EPOCA

Un uomo d'affari americano si è accaparrato la favolosa Aston Martin DB5 del 1964 di James Bond per 2,9 milioni di sterline, oltre tre milioni e 300 mila euro.
L'auto guidata da Sean Connery in 'Goldfinger' e 'Thuderball' è stata battuta all'asta da Rm Auctions a Londra, realizzando però una cifra inferiore a quanto previsto. "E' la macchina che ho sempre voluto e dopo tutto è l'auto più famosa al mondo - ha detto in un comunicato l'acquirente, Harry Yeaggy - Il mio progetto è metterla in mostra nel mio museo privato di automobili in Ohio".
Yeaggy è il secondo proprietario dell'argentea Aston Martin di James Bond. Il venditore, l'americano Jerry Lee, l'aveva comperata direttamente dalla fabbrica per 12 mila sterline nel 1969. L'auto è una delle due - e la sola rimasta - di quelle originali di 007 apparse sullo schermo con Connery. E' stata battuta all'asta con tutti i suoi 'accessori', inclusi mitragliatrici, parabrezza a prova di proiettile, targa ruotante, diffusori di olio e di chiodi e cortina fumogena.

Islanda

Islanda terra di ghiacci e di fuoco Uno dei vulcani islandesi

Fiordi Norvegesi

Fiordi Norvegesi Fiordo (dal norvegese fjord, islandese fjörður, da una radice indoeuropea che significa "approdo") è un braccio di mare che si insinua nella costa (anche per vari km) inondando un'antica valle glaciale o fluviale. Solitamente infatti le pareti del fiordo sono molto simili a quelle dei calanchi, ripide e scoscese, ma coperte di foreste. Quando un ghiacciaio che si estendeva al di sotto dell'attuale livello del mare si veniva a ritirare, il mare riempiva la vallata incisa dal ghiacciaio, con la tipica valle a forma di U. In tal modo si sono formate delle rientranze della costa connesse con il mare e talvolta profonde sino a 1300 m. La morena formata dall'espansione del ghiacciaio viene lasciata dal suo ritiro all'inizio della vallata e nel caso dei fiordi si trova sott'acqua, diminuendone la profondità all'imbocco. L'acqua sul fondo dei fiordi ha spesso una salinità molto bassa, a causa della sua provenienza dai torrenti e dallo scioglimento delle nevi: questa acqua dolce, più fredda tende a scendere sul fondo e a non mescolarsi con l'acqua di mare presente in superficie. I fiordi per la loro stretta imboccatura e per la protezione offerta dalle elevazioni che li circondano sono eccellenti porti naturali

Mu - Lemuria continente scomparso

Tra bianche spiagge, acque cristalline, natura incontaminata questo oceano che apparentemente non ha molto da offrire agli archeologi e storici, fatta eccezione per l’isola di Pasqua, racchiude in realtà una storia particolare, molto più antica di quanto possiamo pensare. Proprio qui infatti gira l’ormai nota leggenda del famoso continente di Mu che un po’ di secoli fa avrebbe ospitato una civiltà rinomata e tecnologicamente avanzata per l’epoca ma che purtroppo, non si sa bene come, sia da un giorno all’altra scomparsa: chi protende per una autodistruzione causata dalla loro stessa tecnologia e chi protende per cataclismi naturali che la avrebbero inabissata. Tra le tante leggende ce n’è una in particolare proveniente dalle isole Caroline dove, ancora una volta, sono protagonisti misteriosi “uomini bianchi con strani arti di magia ”.
Questa leggenda che pone serie domande su che cosa intendessero i polinesiani dell’epoca per strani arti di magia, barche lucenti, navi volanti ecc. viene, come abbiamo detto, dall’ isola di Ponphei che si trova nell’arcipelago delle Senyavin (Caroline), apparentemente un luogo poco archeologico per il profano ma, se guardiamo bene, a detta dell’autore ci sono rovine ciclopiche sorprendenti tra cui un tempio di basalto le cui mura superano i 10 m di altezza circondate da alte rovine e da un labirinto di terrazze e canali. Considerando quindi quanto dice la leggenda: gli uomini bianchi, le barche lucenti, isole che nascono dal nulla barche che volano e le rovine ancora nascoste dalla natura del Pacifico, possiamo dire di trovarci di fronte a un vero e proprio rompicapo dell’antichità di cui è difficile ricostruirne ogni pezzo dato che gli elementi a disposizione non sono tanti e anche quelli che ci sono portano notizie di avvenimenti degni più che altro di una società alla 2001 Odissea nello spazio, piuttosto che di una società della clava e della pietra come si suole definire le più primitive civiltà. Sebbene il materiale storico e archeologico tenda a scarseggiare nell’area del Pacifico per la ricostruzione delle fonti.
Tuttavia, nel continente Asiatico, troviamo stranamente degli elementi archeologici collegabili direttamente con Mu che permettono se non completamente almeno in parte di fare un po’ di luce su questa terra dell’antichità; infatti, il giornalista italiano Gianni Lucarini ci riporta la notizia di un’interessante scoperta archeologica avvenuta in Asia collegabile con l’antica civiltà in questione. Egli ci racconta che nel deserto del Gobi, una regione come sappiamo alquanto desolata, fu ritrovata da parte dell’archeologo sovietico Koslow una misteriosa città molto antica chiamata Khara Khota risalente a circa 5000 anni A .C. Apparentemente, non sembrava avere nulla di eccezionale ma, continuando gli scavi, trovarono resti che risalivano addirittura a 18.000 anni fa e, insieme a queste, una strana pittura murale raffigurante due giovani sovrani e un emblema al cui centro vi era una lettera simile a M ; il tutto inscritto in un cerchio diviso in quattro parti.
La leggenda degli uomini con le barche lucenti, la scoperta di Koslow, le tavolette e i bassorilievi di Churchward con le sue leggende pongono nuove e soprattutto diverse ipotesi al riguardo del continente, infatti: come mai tanti riferimenti si trovano in Asia piuttosto che nel Pacifico? Chi erano quegli uomini biondi con le barche lucenti? Che cosa era la stella di Bal? Perchè le tavolette riportano una diversa collocazione del continente di Mu (Nell’Atlantico piuttosto che nel Pacifico)? Una ipotetica risposta potrebbe essere spiegata con la teoria formulata da parte di alcuni ricercatori alcuni anni fa che ipotizzarono che in tempi antichi Mu fosse stato un grandissimo impero esteso su tutta la terra, tecnologicamente avanzato, dotato di uomini dalle doti eccezionali e che avrebbe avuto la sua capitale in una città proprio dell’Asia centro-orientale (approssimativamente vicino al deserto del Gobi ), ma che, per motivi naturali o per motivi “tecnologici”( forse la stella di Bal era una bomba nucleare?), abbia perso due delle terre che facevano parte del suo impero: una terra nel Pacifico e una nell’Atlantico, identificate dagli studiosi come Mu e Atlantide e, in seguito a questo disastro, una vero e proprio regno di decadenza che l’avrebbe portata definitivamente alla cancellazione e alla dimenticanza. Forse è un’ipotesi molto azzardata, forse la verità è un’altra ma le continue ricerche, le leggende che parlano di terre favolose dove vivevano umani sorprendenti che facevano grandi cose, che usavano mezzi alquanto insoliti per l’epoca, che fluttuavano nell’aria, che compivano insomma dei veri e propri miracoli, ci permettono appieno di porre quante più teorie possibili senza problemi.

Il cane senza pelo messicano

Lo xoloitzcuintli (detto anche xolo, o cane nudo messicano) Prima dell’arrivo degli spagnoli, i cani erano animali da compagnia molto apprezzati nella Mesoamerica. Alcuni venivano sepolti insieme ai loro padroni, come ‘compagni nell’aldilà’. Gli xolo occupavano un posto speciale nella società. Venivano loro attribuite virtù curative. Sì, chi soffriva di reumatismi sembrava trarre beneficio dallo stare a contatto con questo piccolo compagno dalla pelle molto calda. E naturalmente, uno xolo poteva anche tenere caldi i piedi del padrone in una notte fredda! Oggi molti considerano lo xolo l’animale da compagnia ideale. Al pari di molte altre razze, gli xolo si possono addestrare e possono avere varie taglie: ce n’è anche una varietà nana. Soprattutto, l’assenza del pelo evita il problema delle pulci e li rende ideali per chi soffre di allergia. Prendersi cura di uno xolo è molto facile. Per mantenere morbida la sua pelle bisogna applicarvi di tanto in tanto della crema o qualche olio. “Basta un minuto per fargli il bagno”, “e dopo due minuti è già asciutto”. Fino a non molto tempo fa lo xolo era considerato una specie a rischio di estinzione, ma si è fatto molto per salvaguardarlo. Oggi questi cani non si trovano solo in Messico ma anche in altri paesi come il Perú e gli Stati Uniti. Allora, vi piacerebbe vedere uno xoloitzcuintli? Se un giorno vi capiterà l’occasione di vederne uno, non dimenticherete questo cane singolare. In realtà la temperatura corporea dello xolo non è molto più alta di quella di qualunque altro cane; al tatto, però, lo xolo sembra più caldo a motivo della mancanza di pelo.

Mimetizzazione... :-)

Un capitano della marina militare sta navigando in tempi di guerra. Fa cenno al mozzo di avvicinarsi e gli ordina: "Portami la camicia rossa, per favore".
Il ragazzo ubbidisce, ma chiede curioso al capitano: "Come mai vuole la camicia rossa?"
"Semplice", risponde il capitano, "Così se mi colpiscono nessuno vede il sangue!"
Il giorno dopo il mozzo si avvicina al capitano e gli annuncia: "Ci sono cinquanta navi nemiche all'orizzonte!"
E il capitano risponde: "Portami subito i pantaloni marroni!"

Hotel sfera

Sembra una bolla di schiuma, che il mare abbia lasciato sulla scogliera... o un'astronave che vi si sia incastrata nell'atterraggio... E' il progetto dell'Hotel Sfera, che sarà situato tra Dubai e Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, a 300 metri dalla spiaggia di un'isola artificiale. Futuristica e molto ambiziosa l'idea della designer russa Milla Rezanova, come lo sarà la realizzazione, l'hotel infatti verrà letteralmente incastonato nella scogliera. Gli interni e il design di camere e hall saranno contemporanei e meravigliosamente lussuosi, almeno come gli ospiti che arriveranno esclusivamente in elicottero, si aspetteranno di trovare. Il concetto, nasce come è facile immaginare, dall'idea di fornire un luogo impenetrabile ai comuni mortali, un eremo extra lusso con una impareggiabile vista sull'oceano . Non si sa ancora quando verrà completato, il prototipo avrà 200 camere a tema e promette di strabiliare i pochi eletti che ne potranno usufruire.

Unghie lunghe 6mt

Artigli delle mani lunghi sei metri E' la donna con le unghie più lunghe del mondo. Un primato che coltiva da 18 anni e che ha permesso alla cantante statunitense Chris Walton, in arte La Duchesse, di entrare nel libro dei Guinness, edizione 2012. Eppure per raggiungere questo record ha dovuto e deve sopportare sacrifici nella vita quotidiana, come non potere infilare mai le mani in tasca o indossare guanti, o essere costretta a inviare Sms spingendo sui tasti del telefonino con le nocche della dita.

La galassia Leda

Leda 074886, come un brillante tagliato a forma di smeraldo Si chiama "Leda 074886" ed è forse la galassia più strana mai osservata: ha infatti non l'usuale forma circolare o a spirale ma rettangolare, come un brillante tagliato a forma di smeraldo. Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, la galassia - che si trova a circa 70 milioni di anni luce dalla Terra e non è facile da osservare data la scarsa luminosità - è stata scoperta fortuitamente analizzando le immagini fornite dal telescopio giapponese Subaru.

Grotta Azzurra (Capri)

La Grotta Azzurra è quella più conosciuta tra le numerose grotte dell'Isola di Capri in Provincia di Napoli. L'antro ha una apertura parzialmente sommersa dal mare ed a seconda del ciclo delle maree l'accesso può essere più o meno complicato. L'imperatore romano Tiberio che trascorse gran parte del periodo del suo regno sull'isola sembra la utilizzasse come piscina privata, avendo fatto costruire un passaggio tra una sua villa soprastante e la grotta. Oggi questo cunicolo risulta crollato quindi inaccessibile. In ogni caso la Grotta Azzurra divenne conosciuta a partire dal 1826, quando fu visitata da due tedeschi, il poeta e pittore August Kopisch e il pittore Ernst Fries, su indicazione di un pescatore del luogo, Angelo Ferraro. Egli, accompagnandoli sul posto insieme all'albergatore Giuseppe Pagano spiegò loro come in realtà l'antro fosse conosciuto da tempo dai pescatori capresi, i quali però se ne tenevano alla larga per timore degli spiriti maligni. Fatto sta che da allora il prezioso gioiello caprese avrebbe goduto di una fama internazionale grazie anche allo stesso Kopisch che lo descrisse sia in una nota autografa sul registro degli ospiti dell'hotel Pagano, sia nel 1838 nell'annuario 'Italia', con il titolo La scoperta della Grotta Azzurra. Ma le voci sullaffascinante scoperta si diffusero anche grazie alla descrizione di alcuni scrittori romantici come Wilhelm Waiblinger con la sua 'Leggenda della Grotta Azzurra' (1828); Hans Christian Andersen con il romanzo semiautobiografico 'Improvvisatoren' (1835) e Alessandro Dumas padre, con le impressioni dei suoi viaggi raccolte nel libro 'Le Speronare' (1842). A seconda del livello del mare le guide sulle barche a remi chiedono o meno ai turisti di chinarsi in corrispondenza dell'imboccatura e, parlando e cantando, mettono in evidenza echi e sonorità del sito. La caratteristica migliore della Grotta Azzurra è tuttavia il particolare gioco di colore blu nelle sue diverse sfumature creato dalla luce esterna che penetra attraverso la sua parte sommersa, che puo variare nelle diverse ore del giorno e col mutare delle condizioni atmosferiche.

Una casa costruita con materiali riciclati

Altro caso ed eccellenza italiana. Dopo la casa antisismica in legno realizzata dal CNR e pubblicata dagli amici di 100casa, arriva il primo edificio italiano interamente costruito con materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Questa incredibile proposta arriva dalla Savno, azienda di Conegliano (Treviso) che si occupa della raccolta e dello smaltimento di rifiuti per il Veneto orientale, capitanata dallo scoppiettante Riccardo Szumski. I dati d'eccellenza di questa azienda partono dai risultati ottenuto negli ultimi anni: nel solo 2007 l’Azienda ha infatti raccolto e gestito, nei Comuni di competenza, oltre il 72% dei rifiuti in maniera differenziata. Il dato è ancor più significativo se si considerano solo i Comuni nei quali la modalità di raccolta è lo “standard Savno”: qui la percentuale di raccolta differenziata si eleva al 76%. Ma torniamo ora all'edificio interamente costruito con materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Dal recupero delle bottiglie in Pet provenienti dalla differenziata dei 35 Comuni trevigiani, derivano invece gli speciali fogli in poliestere utilizzati per l’isolamento termo-acustico della struttura. Si tratta di fibre di plastica altamente fono e termoisolanti, “termolegati” cioè privi di resine leganti e colle, nonché autoestinguenti, vale a dire che non producono fumi tossici in caso di incendio. Anche l’isolamento dei pavimenti è ottenuto con materiale proveniente dalla raccolta differenziata: è stata infatti impiegata una particolare fibra di cellulosa realizzata utilizzando i quotidiani riciclati, un materiale naturale e con ottime caratteristiche isolanti che richiede poca energia per essere prodotto e può essere riciclato all’infinito. Infine i pannelli in legno-cemento utilizzati per il tamponamento, anch’essi riciclabili al 100% e prodotti con il consumo di pochissima energia, provengono dagli scarti delle segherie. Materiali riciclati e riciclabili quindi, dotati di certificato bio-ecologico, ma non solo: la struttura vanta infatti soluzioni impiantistiche all'avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico e l'utilizzo di fonti rinnovabili.

Fly Geyser - Nevada

E’ inserito nella lista delle dieci meraviglie geologiche del mondo … si tratta del Fly Geyser e per raggiungerlo bisogna arrivare in Nevada, negli Stati Uniti, all’interno del deserto Black Rock, non distante dal vertice di confine con California ed Oregon. E’ uno spettacolo terrestre quello che ci si presenta davanti: sembra di venire catapultati in un paesaggio alieno e stupefacente … lo splendore cromatico generato fa passare in secondo piano l'altezza del suo zampillo (1.5 metri), meno considerevole rispetto ai geysers più noti. L'altezza del geyser è di 3.7 metri e la temperatura del getto d'acqua raggiunge i 200 gradi. Inoltre, l'acqua emessa in superficie, viene raccolta dalle 30-40 vasche formatesi naturalmente che lo circondano. L'acqua della sorgente termale ricca di minerali, peraltro, intersecandosi con le alghe termofile, istallatesi nel tempo, che sono resistenti alle alte temperature e prosperano in ambienti umidi, crea singolari ed affascinanti sfumature di colori.
Sembrerà incredibile, ma questa fontana naturale quale è il Fly Geyser non potrebbe neppure essere fotografata da vicino, senza un regolare permesso, in quanto è situata all’interno del ranch del signor Todd Jacksick. Il Geyser si è generato dal tentativo di cercare sorgenti d'acqua per trasformare il terreno in una fattoria. Nel 1916 i proprietari del terreno scavarono un pozzo e, dopo alcuni decenni, nel 1960, a causa della forte pressione delle acque termali sotterranee, il pozzo cedette permettendo all'acqua termale di risalire in superficie. Con il passare degli anni, la costante fuoriuscita di acqua e il deposito di minerali, diede vita a questo spettacolare geyser.

Un nuovo compagno




Quando muore un fedele animale di casa piangilo, ma sostituisci al dolore l'affetto di un nuovo amico. 
Troverai in strada o in rifugio qualcuno che non rimpiazzerà mai chi l'ha preceduto, ma saprà regalarti nuove emozioni ed un ritrovato sorriso

Krotite - uno dei primi minerali ad essersi formati nel sistema solare.

Scoperto uno dei minerali più antichi del sistema solare: si chiama krotite ed è stata recentemente identificata da Chi Ma, del California Institute of Technology (Usa), e Anthony Kampft, del Museo di Storia Naturale della Contea di Los Angeles (Usa). La notizia è stata riportata dalla rivista American Mineralogist, in cui gli autori dello studio hanno descritto la presenza del componente all'interno del meteorite NWA 1934, ritrovato in Africa nord-occidentale. L'origine del minerale è stata stimata a circa 4,5 miliardi di anni fa. La scoperta getta nuova luce sulle origini del nostro sistema solare. Le analisi nano-mineralogiche e gli studi di diffrazione a raggi X hanno infatti svelato che la krotite è formata da meta-alluminato di calcio a bassa pressione: fino ad oggi questo materiale non era mai stato scoperto in natura, anche se viene prodotto come componente di alcuni tipi di calcestruzzo refrattari. Questi composti, spiegano i ricercatori, possono essere sintetizzati solo a pressioni basse e a temperature molto alte (almeno 1500°C): i ricercatori ipotizzano perciò che la krotite si sia originata a partire dalla nebulosa solare come un condensato ad alta temperatura e che sia, quindi, uno dei primi minerali ad essersi formati nel sistema solare.

Note che danzano con i pensieri


Alcune melodie s’insinuano nella parte più nascosta del tuo essere e restano lì, come dimenticate, per poi tornare un giorno,all'improvviso...note che danzano con i pensieri e che , come una magia,danno un sapore diverso a tutto ciò che vedi

La bugia







Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo
mentre la verità
si sta ancora mettendo le scarpe

Le meravigliose Cascate Iguazù

La bellezza scenica di quest’area nasce dall’incontro tra questo ambiente subtropicale e gli imponenti salti d’acqua che formano le Cascate di Iguazú. Le cascate nacquero 200 mila anni fa dalla confluenza tra i fiumi Iguazú e Paraná. Il luogo é ora conosciuto come “Hito Tres Fronteras” – Unione Tre Frontiere (Argentina, Brasile, Paraguay). Uno dei fattori che ha reso possibile la nascita delle cascate di Iguazú è stata la presenza, nella geografia della regione, di una serie di colate basaltiche sovrapposte. Nella regione delle Cascate di Iguazú, si sovrapposero diverse colate, dando luogo alla formazione di imponenti salti d’acqua che producono una perenne nebbia, permettendo la formazione di molteplici arcobaleni di singolare attrazione. Dentro il Parco Nazionale Iguazú (territorio argentino), situato a 18 km da Porto Iguazú e dichiarato Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1984, si trovano le Cascate di Iguazú. Il fiume Iguazú getta le sue imponenti acque da 70 metri d’altezza tramite 275 salti lungo 2.7 km. Il confine con il Brasile passa attraverso la Garganta del Diablo (Gola del Diavolo), dove la caduta d’acqua crea molteplici arcobaleni. Questo scenario é condiviso tra due Stati e si può ammirare da entrambe le parti. Si può percorrere il Parco Nazionale Iguazú dalla parte argentina ed accedere al Parco Nazionale Iguazú dal territorio brasiliano dal nucleo urbano di Foz do Iguazú. Il Parco Nazionale Iguazú preserva l’esorbitante vegetazione subtropicale che circonda le Cascate di Iguazú. Le Cascate di Iguazú sono di una meraviglia colossale, da sperimentare solamente dal vivo e da assaporare con tutti e cinque i sensi. Si possono realizzare eccitanti escursioni in gommone ed anche camminate lungo i sentieri, con la possibilità di vedere alcuni animali della foresta subtropicale. Le Cascate di Iguazú hanno a disposizione un servizio innovativo, considerato il primo nel suo genere funzionante in Argentina: il cosiddetto Treno delle Cascate di Iguazú, a basso impatto sulla natura e con la possibilità di trasportare 120 passeggeri lungo un percorso di 7 chilometri, fino alla Garganta del Diablo, il più imponente dei salti. Le rotaie seguono le sponde del fiume e il suo percorso ha una durata di 25 minuti, con una “fermata” nella stazione Circuiti, fino ad arrivare al capolinea “Garganta del Diablo”. Da qui si scende per poi accedere alla passerella che arriva fino alle nuove terrazze costruite sopra il bordo dell’enorme cascata di 90 metri d’altezza. Lì, il Rio Iguazú getta le sue acque tra le pietre e la folta vegetazione acquatica dove vivono i rondoni, uccelli imparentati alle rondini, che creano un commovente trino che diviene parte integrante del paesaggio.

Il tasso








In un bosco un tasso incontra un suo simile e gli chiede: "Ma tu le paghi le tasse?"
E l'altro: "No, io piaccio!"

La vita è come una stoffa ricamata





La vita è come una stoffa ricamata in cui ciascuno, nella propria metà dell’esistenza, può osservare il diritto, nella seconda invece il rovescio: quest’ultimo non è così bello, ma più istruttivo, perché ci fa vedere l’intreccio dei fili.

Ischigualasto - Valle della Luna - Argentina -

La prima descrizione paleontologica di Ischigualasto venne fatta nel 1930. Nel 1941 l'area venne studiata più approfonditamente, il che ha portato al ritrovamento di 70 specie di piante fossili. La regione ricevette per la prima volta il nome Valle de la Luna nel 1943, in una pubblicazione curata dall'Automobil Club Argentino. Il primo cinodonte (un rettile che presenta alcune caratteristiche dei mammiferi) di Ischigualasto venne descritto nel 1946 dal dottor Cabrera dell'Università di La Plata, dopo che gli furono spediti alcuni campioni da parte di un geologo che stava facendo prospezioni carbonifere per conto della compagnia mineraria argentina. I lavori accademici e le prospezioni geologiche procedettero lentamente fino al 1958, quando il dottor Alfred Sherwood Romer (un esperto in antichi mammiferi dell'Università di Harvard) scoprì, durante una spedizione, la ricchezza dei giacimenti di fossili. Nel suo diario egli scrisse: È il piacere di ogni paleontologo alzarsi presto la mattina, lasciare la tenda e trovarsi immerso nel più straordinario cimitero di fossili che si possa immaginare. Nel 1970 Ischigualasto venne affidato all'Università di San Juan; l'anno successivo venne dichiarato Parco Provinciale, mentre nel 2000 venne dichiarato Patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO, insieme al Parco Nazionale Talampaya.

venerdì 28 settembre 2012

Il Hallgrímskirkja

Il Hallgrímskirkja è una chiesa luterana è la chiesa parrocchiale in Reykjavík , Islanda . A 74,5 metri (244 ft), è la più grande chiesa in Islanda La chiesa prende il nome dal islandese poeta e sacerdote Hallgrímur Pétursson (1614-1674), autore degli Inni Passione . Architetto Guðjón Samuelsson design 's della chiesa è stato commissionato nel 1937. Si dice che hanno progettato per assomigliare alle colate laviche di basalto del paesaggio islandese. Ci sono voluti 38 anni per costruire la chiesa. I lavori di costruzione iniziarono nel 1945 e si è conclusa nel 1986, la torre punto di riferimento in fase di completamento a lungo prima del completamento effettivo della chiesa. La cripta sotto il coro fu consacrata nel 1948, il campanile e le ali sono state completate nel 1974, e la navata è stata consacrata nel 1986.Si trova nel centro di Reykjavík, è una delle città più noti punti di riferimento ed è visibile in tutta la città. E 'simile nello stile al dell'architettura espressionista della Chiesa di Grundtvig di Copenaghen , Danimarca , completato nel 1940.

Ayurveda" la scienza della vita 1 di 2

Ayurveda è una parola formata da due termini: ayu che significa vita e veda che significa scienza o conoscenza, Ayurveda significa letteralmente scienza o conoscenza della vita. E' opinione comune pensare che l’Ayurveda sia il sistema di medicina tradizionale dell’India, questo è certamente vero, ma è solo una parte della verità. L’Ayurveda è stato concepito in tempi molto remoti e non è frutto della creatività illuminata della mente di qualche saggio dei tempi antichi, l’Ayurveda è presente nella Natura, i suoi principi sono eterni e immutabili, nessuno li ha inventati, ma molti li hanno riconosciuti scoprendone l’esistenza nella Natura. Essendo Scienza della Vita l’Ayurveda è nato insieme alla Vita ed è presente in ogni tempo, in ogni luogo, in ogni cultura, in ogni nazione. L’India ha avuto il compito e il merito di preservare questa conoscenza che adesso, in un momento in cui l’umanità deve affrontare sfide importanti, sta abbandonando il grembo dove è stata custodita amorevolmente per diffondersi nel mondo a beneficio di tutta l’umanità. I testi classici dell’Ayurveda, Charaka Samhita e Sushruta Samhita, sono attribuiti rispettivamente a Charaka e Sushruta, per mancanza di informazioni precise è difficile dire a quando risalgono, probabilmente le prime versioni vennero redatte più di 1000 anni a.C.

Tutti crediamo in cose diverse



Tutti crediamo in cose diverse. Ogni caratteristica individuale non dovrebbe superare il limite. Io non dovrei essere in grado di influenzare la vostra vita, voi non dovreste essere in grado di influenzare la mia, tranne che per mutuo consenso, oppure quando si dà un buon esempio e si dimostra qualcosa.

Richard Bandler

Natural rock pools Pamukkale- Turkey

Pamukkale , che significa "castello di cotone" in turco , è un sito naturale in provincia di Denizli nel sud-ovest della Turchia . Sono sorgenti termali di travertino a terrazze coperti di minerali di carbonato Si trova in interno della Turchia Egeo , nella regione del fiume Menderes valle, che ha un clima temperato per la maggior parte dell'anno.
L'antica città greco-romana e bizantina di Hierapolis venne costruita sulla sommità del bianco "castello", che è in totale circa 2.700 metri (8.860 piedi) di lunghezza, 600 m (1.970 piedi) di larghezza e 160 m (525 piedi) di altezza. Si può vedere dalle colline sul lato opposto della valle, nella città di Denizli , a 20 km di distanza.
Pamukkale è un turista attrazione. E 'riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità insieme a Hierapolis . sono dichiarati Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1988. L'attività vulcanica sotterranea che fa sì che le sorgenti calde anche costretto l'anidride carbonica in una grotta, che è stato chiamato il plutonio luogo significato del dio, Pluto . Questa grotta è stata utilizzata per scopi religiosi da sacerdoti di Cibele , che hanno trovato il modo di apparire immuni al gas soffocante. Girini si possono essere trovare nelle piscine.

Wat Rong Khun - Myanmar

Myanmar Thailand Wat Rong Khun è unico da altri templi in quanto è stato costruito interamente di colore luminoso bianco con riflessi scintillanti di mosaici a specchio di vetro incastrate in intonaco bianco. Il tempio è l'idea del signor Chalermchai Kositpipat, uno degli artisti più famosi della Thailandia, che hanno voluto costruire un tempio di bianco per indicare la purezza del Buddha. La costruzione del Tempio Bianco è un capolavoro

La città di Chiang Rai in Thailandia settentrionale è una delle restanti aree in cui arte tradizionale thailandese e cultura fioriscono. Situato vicino alla città di Chiang Rai, a circa 5 chilometri a sud, è la bella Wat Rong Khun o Tempio Bianco. Il Tempio Bianco del Nord della Thailandia è diventata un punto di riferimento nazionale e, come uno dei templi più noti del paese, attira un numero sempre maggiore di visitatori ogni anno.

 Per affrontare l'ingresso principale della cappella principale, vi è una sorta di passaggio verso l'illuminazione, fiancheggiato da due enormi giganti simili all'uomo



Prima della cappella maggiore e alla fine del ponte ci sono diverse sculture di Buddha in meditazione seduto in un loto circondato da spiriti del mondo. L'esterno decorazione della sala del tempio è tutto di colore bianco che rappresenta la purezza e la saggezza di Buddha,


A sinistra del complesso del tempio è un bagno d'oro che Chalermchai sembra usare anche per trasferire qualche messaggio nascosto ai visitatori. Forse il messaggio è anche che non vi è la bellezza in tutte le cose, proprio come questo bagno d'oro, che colpisce le persone con la sua bellezza piuttosto che il fatto che si tratta solo di una toilette

Giochi di prospettiva

Con i 'giochi di prospettiva' ogni cosa può diventare a portata di mano
 La prospettiva forzata è una tecnica che sfrutta l'illusione ottica per fare apparire un oggetto più lontano, più vicino, più grande o più piccolo di quanto non sia in realtà


surriscaldamento della terra

130 anni di riscaldamento globale in un video di 30 secondi Il riscaldamento globale rischia di avere conseguenze disastrose per il nostro pianeta e, oltre a compromettere numerosi ecosistemi, risulta rischioso anche per la salute umana. Secondo recenti studi le temperature aumenteranno ancora di due gradi nei prossimi quarant’anni mettendo in pericolo la stessa esistenza della specie umana sulla Terra. Un grafico dinamico realizzato dal NOAA, agenzia della NASA che si occupa di oceani e cambiamenti climatici mostra la gravità della situazione sul tema. In questi 26 significanti secondi si mostra la cartina del mondo con le temperature medie mostrate dai vari colori (blu freddo, giallo medio, rosso caldo, con le varie sfumature), che cambiano anno dopo anno. Si nota così che dal 1880, anno della prima rilevazione, un po’ in tutto il mondo, a parte che in Africa dove le temperature sono costantemente calde, si sono alternati periodi caldi e periodi freddi, con una certa tendenza all’aumento delle temperature medie. Dal 1990 le temperature medie di tutto il mondo si sono alzate all’improvviso. Dopodiché sono scese lievemente e negli ultimi 10 anni invece sono aumentate a dismisura, tanto da mostrare Nord America, Europa e Asia di un colore rosso fuoco. Proprio come il caldo infuocato che ha fatto in quest’ultima estate. Secondo le stime le temperature potrebbero essere di un rosso sempre più scuro che andrà peggiorando man mano che passa il tempo, creando effetti disastrosi per tutti noi, nessuno escluso. Intervenire sulla componente antropica del global warming, dunque, è più vitale che mai.

I droni - aeromobile pilotato da un compiuter senza uomini a bordo

Giovedì scorso tre giudici federali degli Stati Uniti hanno chiesto al governo alcuni documenti sul programma dei droni, robot volanti che da circa otto anni la CIA invia in giro per il mondo ad uccidere persone. Quando si è sentito rispondere che il programma non esiste, uno dei giudici ha dichiarato che stando al governo il re non è nudo neanche quando è il re stesso a dire di essere nudo. La battuta del giudice si spiega con il fatto che nei media il governo parla abbondantemente del programma dei droni, ma in tribunale nega la sua esistenza. Nonostante l'insistenza dei giudici, persino quando sono stati citati numerosi esempi di discorsi pubblici in cui si parla apertamente dell'assegnazione del programma droni alla CIA, gli avvocati del governo hanno continuato a sostenere che ufficialmente alla CIA non è stato assegnato nulla del genere. Le ragioni dell'incongruenza sono molteplici. Un primo motivo è che si vuole mantenere il segreto su alcune informazioni, del resto si tratta di una guerra non convenzionale assegnata alla CIA apposta per non rendere conto a nessuno, nemmeno al parlamento, sebbene per molti questo sia anticostituzionale. Una seconda ragione pare essere nella causa legale intentata contro il presidente Obama e Leon Panetta (segretario alla difesa) da alcuni parenti delle vittime, con il supporto della ACLU, un'associazione per i diritti umani. La richiesta della ACLU di accedere ai documenti parte da vari attacchi con droni nello Yemen - paese alleato non in guerra - che hanno portato alla morte di tre cittadini americani accusati (ma mai processati) di terrorismo e di 22 bambini. Stando ai dati raccolti dalla ACLU mettendo insieme varie inchieste giornalistiche, solo in Pakistan – altro paese alleato - la guerra dei droni avrebbe fatto più di 3mila morti accertati, di cui 474 erano civili e 176 bambini. Dato che non esistono dati ufficiali sulle vittime, le stime si basano soprattutto sulle informazioni raccolte da giornalisti inviati sul posto. La ragione delle numerose vittime tra i civili è legata almeno in parte alle modalità tattiche che puntano a colpire i funerali, i matrimoni e, dopo il primo colpo, i soccorritori, nei casi cioè in cui è più facile che gli obiettivi escano allo scoperto. Uno dei casi accertati è quello del tentato omicidio di Baitullah Mehsud, uno dei capi talebani in Pakistan, citato nel libro The Triple Agent di Joby Warrick, corrispondente del Washington Post. Si attese che l'obiettivo partecipasse al funerale di un amico, al quale parteciparono circa 5mila persone. Il drone uccise 83 persone, compresi 45 civili, 10 bambini e 4 capi tribali, ma l'obiettivo dichiarato dell'attacco, Baitullah Mehsud, ne uscì illeso. Il premio nobel per la pace Barak Obama, intervistato sull'argomento, ha risposto che la campagna dei droni è focalizzata su obiettivi mirati e che has not caused a huge number of civilian casualties ovvero non avrebbe causato un alto numero di vittime civili. I pakistani però non sono tanto d'accordo e le proteste si stanno facendo sempre più vivaci, tanto che alcuni analisti iniziano a preoccuparsi dei rischi relativi ai crescenti sentimenti anti-americani, in un paese che possiede 200 bombe atomiche. Dal punto di vista legale, comunque, iniziano ad emergere alcuni problemi. Secondo Naz Modirzadeh dell'Univeristà di Harvard, uccidere in assenza di un conflitto armato equivale a un omicidio, quindi tutte le uccisioni effettuate con i droni in Pakistan, Yemen e Somalia sarebbero illegali e da perseguire come omicidi in territorio extra-giurisdizionale. In aggiunta, anche la pratica di sparare sui soccorritori è considerata illegale, perché sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Secondo l'amministrazione americana, invece, la guerra dei droni sarebbe legale. John Brennan, consigliere a capo dell'anti-terrorismo, ha pubblicamente dichiarato che gli Stati Uniti hanno il diritto di attaccare unilateralmente i terroristi in qualunque parte del mondo, non solo nei campi di battaglia. Questa posizione, tuttavia, inizia a suscitare qualche perplessità, per il fatto che anche Russia e Cina hanno i droni, per cui c'è il rischio che il mondo diventi un grande terreno di caccia all'uomo, in una guerra mondiale più o meno segreta e senza regole. Aggiornamento del 27 settembre 2012: La International Human Rights and Conflict Resolution Clinic dell'Università di Stanford e la Global Justice Clinic dell'Università di New York hanno da poco prodotto un report intitolato Living Under Drones che aggiungiamo in allegato. Hanno prodotto anche il sito livingunderdrones.org contenente la documentazione raccolta sull'argomento, le testimonianze, le analisi e il materiale video. Dal 2004,uccisi 884 civili innocenti, di cui almeno 176 bambini, sono morti per gli attacchi dei droni americani solo nella regione del Nord Waziristan del Pakistan. Un nuovo rapporto della Stanford e scuole di New York University Law trova impiego drone hanno causato post-tramatic disturbo da stress e una ripartizione funzionale globale della società nel Nord Waziristan. Inoltre, il rapporto rileva l'uso di un "doppio tap" procedura, in cui un drone colpisce una volta e colpisce ancora non molto tempo dopo, ha portato alla morte di soccorritori e medici professionisti. Molti intervistati hanno detto i ricercatori che non sapevano quello che l'America era prima droni. Ora, quello che sanno d'America è droni, morte e terrore.

Yin Yang

Questo è un concetto che la cultura occidentale ha dimenticato: tutto è uno! L'idea della dicotomia è profondamente sbagliata e niente meglio di un grande simbolo cinese, la ruota dello yin e dello yang, rappresenta la vita: l'universo è l'amornia degli opposti, perché non c'è acqua senza fuoco, non c'è femminile senza maschile, non c'è notte senza giorno, non c'è sole senza luna... non c'è bene senza male! E questo simbolo è perfetto perché il bianco e il nero si abbracciano e all'interno del nero c'è un punto del bianco e all'interno del bianco c'è un punto del nero. Pensa ad una faccenda sulla quale non riflettiamo mai, noi che perseguiamo il piacere in ogni modo: non c'è piacere senza sofferenza e non c'è sofferenza senza piacere. Solo quando capisci questo godi del piacere e accetti la sofferenza! Noi non accettiamo che la nostra vita abbia in sé la sofferenza. Non l'accettiamo, non ci piace! E allora pasticche contro questo, iniezioni contro quell'altro, droga, gioie effimere... per nascondere la verità che è accanto al piacere: la sofferenza. [...] La cura è un'altra. Non è la cura, è la guarigione che cerco, e la guarigione è la ricostituzione dell'equilibrio. Tiziano Terzani, Anam il Senzanome