mercoledì 17 giugno 2015

Il Grand Canyon è molto più giovane dei dinosauri


È curioso, vista l'abbondanza di tecniche e metodi collaudati a disposizione, che ancora non si sia riusciti a stabilire la data di formazione del Grand Canyon (Usa), neppure all'interno di un ragionevole intervallo di tempo.
 Questo perché non è semplice determinare l'età di un'area soggetta all'erosione. 
 Il tema è da tempo motivo di dibattito tra i geologi, oltre che di curiosità tra quanti si chiedono se, molto prima dell'uomo, a godere di quello splendido panorama siano stati i dinosauri, prima di sparire dalla faccia della Terra.


Secondo alcune teorie il fiume Colorado avrebbe iniziato a scavare tra le rocce circa 17 milioni di anni fa, altre ci dicono che le varie formazioni hanno età diverse tra loro, mentre uno studio del 2012 aveva retrodatato il tutto a 70 milioni di anni fa. 
Dopo quasi tre anni una nuova ricerca, questa volta dell'Arizona State University, rimette tutto in discussione.


 Lo studio, pubblicato il 10 giugno su Geosphere, sostiene che la parte occidentale del Grand Canyon ha tra i 6 milioni e i 18 milioni di anni di età.
 Il che esclude, tra le altre cose, che i dinosauri abbiano potuto vederlo: «Non c'è verso che i dinosauri abbiano convissuto con quello che chiamiamo Grand Canyon», ha dichiarato Andrew Darling, coautore della pubblicazione.

Il risultato è stato ottenuto studiando la forma del paesaggio grazie a un software che ha messo a confronto la parte ovest del canyon con altre formazioni geologiche nella stessa zona e già datate con precisione.
 In base allo studio, le pareti rocciose del Grand Canyon risultano molto più ripide rispetto ad altre pareti delle zone circostanti, come quelle delle Grand Wash Cliffs, che secondo analisi precedenti ha tra i 12 e i 18 milioni di anni di età.
 «Secondo noi questo significa che il Grand Canyon occidentale è più giovane e ha iniziato a erodersi più recentemente, ma più velocemente, rispetto all'area delle Grand Wash Cliffs.» 

 Chissà se questa è l'ultima parola o se, prima o poi, una nuova ricerca rimetterà i T-Rex in cima alla spettacolare gola del Colorado.

 Fonte: focus.it

Gouqi Island, Cina: lo spettacolare villaggio dei pescatori abbandonato


Gouqi Island appartiene a un gruppo di circa 400 isole conosciute come Shengsi Islands, vicino a Shanghai, e che formano una parte dell'arcipelago di Zhoushan, che si trova al di fuori della baia di Hangzhou.
 Siamo in Cina e questo è il più grande complesso di isole che qui possa trovarsi.
 Se venite a farvi un viaggetto da queste parti (Hangzhou è famosa per le sue sete e per il celebre Lago dell'Ovest), potreste trovarvi sommersi dall'incanto di un villaggio abbandonato. 

Tradizionalmente tutto l'arcipelago di Zhoushan viveva solo dei proventi del suo settore primario, che è la pesca (la più grande in Cina). 
Oggi, con lo sviluppo delle industrie secondarie e terziarie, la base economica di Zhoushan si è ampiamente diversificata. 
Costruzioni navali e riparazioni, trasporti, industria leggera, turismo e terziario sono oramai le basi principali della produzione economica locale.
 Di conseguenza, molti villaggi di pescatori sono stati abbandonati e tra i borghi meglio conservati si trova proprio quello di Gouqi Island.
 







Le isole Shengsi sono una popolare destinazione turistica ed è ancora una zona di pesca importante che attira più di 100mila  pescatori ogni inverno.
 Ma a Gouqi Island è ormai il verde a far da padrone: un mucchio di casupole arroccate a ridosso dell'acqua, molte delle quali ricoperte da del soffice fogliame, cattura lo sguardo rimarcando il duro lavoro dei pescatori di un tempo. 

 Germana Carillo
 Fonte : greenme.it

New Mexico: un uomo vive da 25 anni sotto terra per costruire un’opera d’arte




 Siamo nel New Mexico e l’uomo protagonista di questo video, Ra Paulette, vive da ben 25 anni sotto terra dove sta realizzando delle vere e proprie opere d’arte. 
Come viene mostrato nel video e come spiega lui stesso, infatti, sta scolpendo le rocce sabbiose di questa zona per dare vita a delle vere e proprie sculture. 
 Una scelta davvero incredibile la sua, fatta da uomo semplice che non ha mai studiato per diventare ingegnere o architetto né tantomeno scultore, ma nonostante questo quello che sta realizzando è vera arte. Una scelta davvero bizzarra che ha portato tante persone a considerarlo un “ossessionato”, ma come spiega lui stesso la sua è pura passione. 
 La sua gioia non nasce, infatti, dall’opera finita ma dal processo che porta al risultato. 
È quello il momento che ama di più.
 Il lavoro di quest’uomo è rimasto sconosciuto fino a pochissimo tempo fa.
 Solo da poco, infatti, ci si sta rendendo conto di cosa stia realizzando quest’uomo.
 Nella zona nella quale l’uomo risiede ormai da 25 anni tante altre persone hanno richiesto il suo intervento per realizzare un’abitazione decisamente fuori dal comune. 
Nel suo ultimo lavoro Ra Paulette ha realizzato un pavimento, un bagno colorato ed ha creato un’abitazione con tanto di energia elettrica. 
 Insomma un video che vi lascerà davvero senza parole di fronte al talento di quest’uomo che con le sue mani e la sua passione sta dando vita ad un genere di arte del tutto nuova e che di certo in tanti in futuro potrebbero prendere a modello.

 Non resta che ammirare e farsi trasportare dalla passione di questo uomo.

 

Fonte: http://news.fidelityhouse.eu/